Nei prossimi 5 anni saranno chiuse 1.200 scuole in Italia, è la conseguenza del costante calo demografico. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
INDICE
- 1200 scuole chiuse in 5 anni: emorragia continua
- 1200 scuole chiuse in 5 anni: disastro Sud
- 1200 scuole chiuse in 5 anni: scuole statali
- 1200 scuole chiuse in 5 anni: calo demografico
- 1200 scuole chiuse in 5 anni: cattedre in meno
- 1200 scuole chiuse in 5 anni: risvolti positivi
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Meno nascite, più aule deserte. Le prime scuole a ridursi saranno quelle dell’infanzia e della primaria. Per le medie e le superiori bisognerà aspettare solo qualche anno.
I numeri sono chiari e li ha ricordati qualche giorno fa lo stesso ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara: tra 10 anni gli studenti saranno 6 milioni, nel 2021 erano 7,4 milioni. Un calo costante, che viaggia nell’ordine di 110/120.000 ragazzi in meno ogni anno.
Un calo che è molto più marcato in Italia rispetto ad altri Paesi europei:
- in Italia il numero di studenti tra i 6 e i 16 anni scenderanno tra il 2015 e il 2030 da 100 a 85;
- nello stesso periodo i coetanei svedesi saliranno a 125;
- gli inglesi e i tedeschi saliranno invece a 109.
Su questo argomento potrebbe interessarti un post che spiega come nei prossimi 10 anni ci saranno 125.000 cattedre in meno; vediamo poi quali sono i concorsi scuola 2023: bandi in uscita e posti disponibili.
1200 scuole chiuse in 5 anni: emorragia continua
Questa chiusura di istituti scolastici non è un fenomeno nuovo, ma sta iniziando ad assumere toni drammatici. Negli ultimi 10 anni (e quindi a partire dal 2013) sono già state eliminate oltre 2.600 scuole, soprattutto tra le scuole d’infanzia e le primarie (alunni fra i 3 e gli 11 anni).
Come accennato nei prossimi 5 anni a quelle 2.600 se ne aggiungeranno altre 1.200, tra statali e paritarie.
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1200 scuole chiuse in 5 anni: disastro Sud
È il Sud che fa registrare la situazione peggiore. Delle 2.600 scuole chiuse negli ultimi 10 anni, oltre 1.700 (i due terzi) hanno sospeso le attività per mancanza di un numero minimo di studenti nel Mezzogiorno.
Il 15 per cento degli istituti è stato chiuso nel Nord-Ovest (meno 382), il 10 per cento nel Nord-Est (meno 245) e l’11 per cento al Centro (meno 289).
I territori dove si sono registrate le chiusure sono stati molto spesso quelli interni e montani, colpiti in maniera ancora più seria della denatalità e dalla conseguente diminuzione di alunni.
Ora il trend inizierà a diffondersi anche nei centri urbani più grandi.
1200 scuole chiuse in 5 anni: scuole statali
Le chiusure hanno riguardato per oltre il 55 per cento le scuole paritarie e in particolare quelle dell’infanzia private. Del resto è inevitabile: a differenza degli istituti statali le scuole private devono affrontare una duplice difficoltà, la diminuzione degli alunni per il calo delle nascite e la crisi economica, che ha spinto tanti genitori a privilegiare gli istituti pubblici.
Ma nonostante tutto, la chiusura delle scuole dell’infanzia e delle primarie ha riguardato e in modo consistente anche gli istituti statali:
- lo Stato ha chiuso 1.176 scuole:
- 400 dell’infanzia;
- 726 primarie.
Un fenomeno che riguarda un po’ tutte le Regioni, ma che è stato molto più evidente nel Sud e nelle Isole (delle 1.175 chiusure, il 70 per cento ha riguardato quelle zone).
Un esempio (riportato da Tuttoscuola) può essere la Campania, che negli ultimi 15 anni ha vissuto un calo costante delle nascite: una riduzione di mille nuovi nati ogni anno. Il numero delle culle è sceso da 64.310 del 2003 a 49.990 del 2017. Una riduzione del 22 per cento.
La Campania è solo un esempio: la denatalità è diffusa su tutta la Penisola. In alcune zone senza il contributo degli stranieri la discesa sarebbe stata ancora più verticale.
1200 scuole chiuse in 5 anni: calo demografico
Va male e andrà peggio. Il calo demografico ha effetti negativi per tutto il sistema Paese, ma la scuola è l’istituzione che prima di altre ne pagherà le conseguenze.
Il ministro Valditara ne ha già parlato, e con toni drammatici, agli Stati generali della natalità, che si sono svolti nelle scorse settimane.
Quei i numeri riferiti dal ministro:
- scuole superiori: nei prossimi 10 anni ci saranno 500.000 studenti in meno;
- nella scuola secondaria di primo grado (le medie): il calo sarà di 300.000 studenti;
- nella scuola primaria (elementari): il calo sarà di 400.000 alunni;
- nella scuola dell’infanzia: ci saranno 156.000 bambini in meno.

1200 scuole chiuse in 5 anni: cattedre in meno
Scuole chiuse e meno classi significa anche che ci sarà bisogno di un numero più ristretto di insegnanti. In dieci anni passeranno dagli attuali 684.000 a circa 558.000. Con una perdita costante di 10/12.000 cattedre ogni anno.
1200 scuole chiuse in 5 anni: risvolti positivi
Per paradosso, questo dimagrimento forzato del nostro sistema scolastico potrebbe anche avere dei risvolti positivi. O meglio è l’occasione per riqualificare l’istruzione pubblica senza la necessità di nuovi onerosi investimenti.
Ci saranno meno strutture aperte e meno costi del personale (che incidono per il 90 per cento sulla spesa complessiva). Ma non solo, ci sarà anche un notevole ringiovanimento della classe docente: oggi l’età media è di 51 anni.
Ci sarà dunque una rigenerazione del personale che potrebbe anche prospettare un deciso cambio di mentalità e di sistemi di insegnamento.
Ma ovviamente per far sì che tutto questo si possa trasformare in una occasione sarà necessaria una riprogrammazione proprio sulla base di una situazione che è già cambiata e continuerà a farlo.
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