In aumento gli accordi di separazione fuori dai tribunali

In aumento gli accordi di separazione fuori dai tribunali, con la mediazione degli avvocati o davanti al Comune. Si riduce il contenzioso di coppia di fronte a un giudice. Come funzionano le due procedure che evitano la presenza degli ex coniugi nei palazzi di giustizia.

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6' di lettura

Sono in aumento gli accordi di separazione fuori dai tribunali, senza quindi la necessità di lasciar decidere un giudice. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

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Cresce infatti il numero delle coppie che scelgono la via stragiudiziale per raggiungere un accordo di separazione. Qualche dato:

  • nel 2015 si sono determinate con la negoziazione assistita degli avvocati e con accordi presso lo stato civile del Comune 17.688 separazioni (il 23,4 per cento del totale);
  • nel 2021 la stessa tipologia delle separazioni stragiudiziale è arrivata al 23,4 per cento (il 24,8 per cento del totale, poco meno di un terzo).

I dati sono stati analizzati dall’Istat, in una ricerca che riguarda proprio il sistema scelto dalle coppie per interrompere il matrimonio.

Un lento ma graduale cambio, che segnala anche l’incremento delle separazioni amichevoli, o meglio, che non hanno bisogno di una causa e della deliberazione di un magistrato.

Su questo argomento potrebbe interessarti un articolo che spiega come divorzi e separazioni sono più veloci dal 28 febbraio; in un altro articolo abbiamo verificato nel dettaglio come funziona la separazione in Comune.

Accordi di separazione fuori dai tribunali: quelle giudiziali

È evidente, anche dai numeri, che al momento sono prevalenti le separazioni discusse davanti al tribunale. C’è da dire, comunque, che anche in quel caso sono in maggioranza le separazioni consensuali (nel 2021 sono state più di 60.000) rispetto a quelle senza accordo e dove la decisione è affidata al giudice (14.194).

Questo lascia supporre che nei prossimi anni il trend delle separazioni extragiudiziali sia destinato a crescere ancora (perché ricorrere a un magistrato se c’è già un’intesa tra i coniugi?).

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Accordi di separazione fuori dai tribunali: come funzionano

La normativa sugli accordi stragiudiziali è piuttosto recente, non ha ancora compiuto dieci anni. È stata introdotta dal decreto legge numero 132 del 2014. L’obiettivo era proprio quello di spostare fuori dai tribunali il contenzioso delle coppie in via di separazione.

La norma ha regolato la negoziazione assistita. In pratica i coniugi decidono di raggiungere un’intesa amichevole grazie anche all’assistenza dei rispettivi avvocati. Una sorta di mediazione.

Bisogna sapere che l’accordo raggiunto in questo modo ha lo stesso valore legale di una sentenza di separazione o divorzio.

L’accordo deve però essere inviato al procuratore della Repubblica. La magistratura deve disporre due tipi di controllo:

  • verificare se non ci sono figli minori o maggiorenni con una disabilità grave e non autosufficienti economicamente (se non ci sono e non vengono riscontrate irregolarità la procura dispone in via libera);
  • se invece ci sono figli minori o maggiorenni con disabilità grave o non autosufficienti economicamente, il procuratore dovrà valutare prima se l’accordo raggiunto tutela in modo adeguato i figli per dare l’autorizzazione. Se questa tutela non venisse accertata, la procura avrà l’obbligo di trasmettere gli atti in tribunale per approfondire la questione in udienza.

Accordi di separazione fuori dai tribunali: l’alternativa

C’è un’altra possibilità per separarsi o divorziare senza dover ricorrere a un giudice. L’accordo può anche essere raggiunto davanti all’ufficiale dello stato civile del Comune di residenza (o anche del Comune dove è stato iscritto l’atto di matrimonio).

Per questa separazione stragiudiziale non è necessario farsi assistere da un avvocato. Ma è possibile ricorrere a questa soluzione (che è anche economicamente meno dispendiosa) solo se la coppia non ha figli minori o maggiorenni con disabilità grave o non autosufficienti economicamente.

Ma non solo: in questo caso nell’intesa tra gli ex coniugi non devono essere previsti patti di trasferimento patrimoniale.

Chi aderisce a questa soluzione (e ne ha quindi i requisiti) deve presentare l’accordo in Comune e poi ritornare dopo 30 giorni per la conferma.

Si tratta quindi di una tipologia di separazione più semplice, ma non immediata.

Accordi di separazione fuori dai tribunali: numeri in crescita

Anche i dati successivi al 2021 segnalano un numero di separazioni extragiudiziali in costante crescita. Se è vero che ci sono dei vincoli che regolano questa procedura è anche vero che i coniugi possono evitare di presentarsi in tribunale (nei casi di divorzi e separazioni sono momenti che gli ex componenti di una coppia eviterebbero volentieri). Ovviamente questo è possibile solo se non si richiede un approfondimento da parte del tribunale (può essere disposto in particolare se ci sono figli minori o con disabilità grave).

Accordi di separazione fuori dai tribunali: le Regioni

I dati sulla diffusione della separazione stragiudiziale non sono uguali in tutte le Regioni del Paese. Queste sono quelle dove l’accordo fuori dal tribunale è più utilizzato:

  • Lazio: gli accordi stragiudiziali sono 36.3 per cento del totale delle separazioni consensuali;
  • Toscana: il 34,3 per cento;
  • Friuli-Venezia Giulia; il 31,3 per cento;
  • Emilia-Romagna: il 30,5 per cento;
  • Liguria: il 29,6 per cento.

Il dato in due città di riferimento, come Milano e Roma sono questi (2022):

  • a Milano:
    • separazioni consensuali in tribunale: 915;
    • patti stragiudiziali: 371 (241 in Comune e 130 con negoziazione assistita;
  • a Roma invece:
    • separazioni con negoziazione assistita: 831;
    • accordi in Comune: 413.
In aumento gli accordi di separazione fuori dai tribunali, con la mediazione degli avvocati o davanti al Comune.
Nella foto una coppia che si sta separando in modo non amichevole

Accordi di separazione fuori dai tribunali: divorzi

Per i divorzi la soluzione stragiudiziale è cresciuta in modo significativo rispetto a quella in tribunale. Un dato, quello fornito dall’Istat, che non sorprende, la strada del divorzio con accordo preventivo è stata scelta da molte coppie già dal mese successivo all’approvazione della normativa.

Per il 2021 questi sono i dati a livello nazionale:

  • gli accordi stragiudiziali sono stati 24.732 (17.469 in Comune);
  • i divorzi in tribunale sono stati 34.225.

Se gli accordi in Comune sono stati in maggioranza rispetto a quelli che hanno previsto per l’intesa mediata la presenza di avvocati è soprattutto per un motivo: le probabilità di divorzio sono più alte tra le coppie che non hanno figli.

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