Ricette via mail e sms: proroga per un altro anno

Riicette via mail e sms: dal 31 dicembre scade il provvedimento, i medici chiedono una proroga. Che è arrivata. Il sistema è stato introdotto durante la pandemia, si è dimostrato molto funzionale e ha impedito lunghe attese per una prescrizione.

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Ricette via mail e sms: scade il 31 dicembre la norma che consente questa possibilità ai medici di base. Il governo ha prorogato per un anno il provvedimento. Scadrà il 31 dicembre del 2023. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

La prescrizione digitale è stata introdotta durante la pandemia per evitare che gli studi si affollassero e che si è rivelata decisamente utile, per i medici e per i pazienti.

INDICE

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Questo articolo era stato compilato prima che il governo confermasse la misura per un altro anno e che si proponesse oltretutto di rendere strutturale la ricetta digitale. Contiene quindi le preoccupazioni dei medici e l’appello al governo. Ma anche una breve storia della prescrizione telematica e dei vantaggi che ha comportato (e continuerà a farlo) per medici e pazienti.

I medici erano preoccupati, temono un ritorno al passato. Per questo motivo hanno scritto un appello al ministro della Salute, Orazio Schillaci.

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Addio ricette via mail e sms: i medici aspettano una risposta

Le associazioni che raggruppano i medici di base hanno contattato la segreteria del ministro. Sono ora in attesa di una risposta, che sperano sia positiva: una proroga del provvedimento che consente l’invio in digitale delle ricette mediche (risposta positiva che è poi arrivata).

Un’innovazione che è stata sì imposta dalle misure per contrastare la diffusione della pandemia, ma che si è rivelata estremamente utile. Non solo per i professionisti, ma anche per i pazienti. Un primo passo verso quella “medicina digitale” che potrebbe razionalizzare il sistema e rendere più praticabile quella medicina di prossimità che è un obiettivo inseguito da anni e mai realizzato.

I medici medicina generale sono ottimisti. O meglio, ritengono che il ministro mostrerà attenzione sull’argomento (come abbiamo visto avevano ragione).

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Ricette via mail e sms: com’era prima

Prima del Covid non si parlava affatto di ricetta dematerializzata. I pazienti avevano l’obbligo di passare dal medico di base, affrontare una molto prevedibile attesa prima di ritirare il promemoria di carta.

Beh, ve lo ricordate tutti: a volte si potevano trascorrere ore prima di prelevare una semplice, banale, prescrizione.

Dal 21 marzo 2020, in piena pandemia, la presidenza del Consiglio dei ministri, ha emesso un’ordinanza che ha sostituito la ricetta cartacea. I medici infatti hanno avuto la possibilità di inviare un codice non criptato (Nre) con un sms o una mail ai pazienti.

Quel codice ha permesso poi ai cittadini di ritirare medicinali in farmacia o prenotare un accertamento o una visita specialistica. Una bella comodità. Che oltretutto non ha lasciato spazio a inconvenienti o incomprensioni. La ricetta digitale ha assolto il suo compito esattamente come quella tradizionale. Ma risparmiando tempo e denaro.

Come detto quell’ordinanza ha una scadenza, che è prossima. L’addio alla ricetta elettronica sarebbe scattato fra dieci giorni. Per evitarlo è arrivato nel Milleproroghe un nuovo provvedimento.

Ricette via mail e sms: proroga di un anno

I medici di base hanno chiesto al governo di prorogare la ricetta elettronica per almeno un anno e nel frattempo valutare un provvedimento che renda strutturale la possibilità di inviare i promemoria medici via mail o con un sms.

Il sistema ha consentito, almeno in parte, di attenuare gli effetti sui pazienti della carenza di medici di base.

Come nel resto di Europa sono pochi e di conseguenza carichi di lavoro e adempimenti burocratici. Una lunga serie di incombenze amministrative che inevitabilmente sottraggono tempo all’attività clinica.

Ricette via mail e sms: non a salti indietro

Senza proroga entro il 31 dicembre si sarebbe tornati alla ricetta cartacea, al periodo pre Covid. Un passo indietro. Sulla questione è intervenuta anche Cittadinanza attiva. «La ricetta elettronica – ha dichiarato la segretaria generale, Annalisa Mandorino – è stata uno strumento prezioso durante la pandemia. I cittadini lo apprezzano perché semplifica le procedure, riduce la burocrazia e consente ai medici di dedicare più tempo all’ascolto dei pazienti, soprattutto i più fragili».

L’associazione di tutela dei cittadini ha anche ribadito come la sanità digitale rappresenti un beneficio soprattutto in contesti dove lo studio medico non è così facilmente raggiungibile. Le persone anziane sarebbero costrette a chiedere aiuto a un familiare. Chi è solo dovrebbe affrontare difficoltà anche maggiori.

Ricette via mail e sms: l’opposizione sollecita il governo

Anche i parlamentari dell’opposizione hanno spinto per far sì che il governo proroghi la ricetta digitale.

«Bisogna evitare questo passo indietro – ha dichiarato Ilenia Malavasi, esponente del Pd e componente della commissione Affari sociali -.  Rischiano di essere penalizzati tutti i cittadini, ma soprattutto i pazienti affetti da malattie croniche e che quindi hanno necessità di avere delle prescrizioni con una certa frequenza».

«Non si capisce – ha aggiunto – il motivo che ha impedito al governo di non rinnovare fino a oggi una norma di civiltà e buon senso. Se non si interviene subito dal 10 gennaio bisognerà di nuovo affrontare le file dal medico di base. Questa è una follia».

Ricette via mail e sms: cosa dice il governo

Cosa dice il governo? Dopo un iniziale silenzio, il ministro ha risposto di sì. Infatti nel decreto Milleproroghe è stata inserita la conferma delle misura per un altro anno. Ma non solo, il governo ha lasciato intendere che la misura sarà resta strutturale.

A dire il vero non si sarebbe compreso un mancato rinnovo del provvedimento.

Nell’immagine un medico compila la ricetta digitale, dopo il 31 dicembre si ritorna alla ricetta solo cartacea?

Ricette via mail e sms: mascherine in ospedale

A proposito di misure in scadenza: il 31 dicembre termina anche l’obbligo di indossare la mascherine in ospedale. In quel caso però è già sicura la conferma. Lo ha dichiarato lo stesso ministro della Salute: «Indossare le mascherine in ospedale è una forma di rispetto verso i pazienti più deboli».

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