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Affitti in nero: sanzioni, rischi e sfratto degli inquilini

Affitti in nero: le sanzioni applicate per chi non rispetta la legge, i rischi (sia legali che di opportunità) per locatari e locatori, e come funziona lo sfratto con affitti in nero.

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4' di lettura

Affitti in nero – Il fenomeno degli affitti in nero è molto diffuso in Italia. Si stima una cifra evasa che ammonta addirittura a 132 miliardi di euro: cifre da capogiro! (entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Non stipulare un contratto di affitto e non registrarlo porterebbe un beneficio al locatore, poiché non paga le tasse su quanto incassa, e al locatario, che generalmente paga meno se non stipula documenti ufficiali.

Nonostante questi vantaggi sul breve termine, non registrare un contratto di affitto e non stipularlo non conviene affatto, per più di una ragione.

Ce ne sono di natura legale (illeciti amministrativi), ma anche di praticità e di opportunità (difficile sfratto degli inquilini, recupero di soldi versati, impossibilità di dimostrare l’affitto…).

In questo articolo faremo un riepilogo dei rischi e delle sanzioni per gli affitti in nero, sia per locatari e per locatori. Ci soffermeremo, inoltre, sulla questione dello sfratto degli inquilini, particolarmente spinosa se non ci sono documenti che certificano l’affitto dell’immobile.

Affitti in nero, sanzioni

Innanzitutto c’è da specificare che l’affitto in nero non significa, in genere, commettere un reato. Si tratta infatti di illeciti amministrativi, che si concretizzano in sanzioni pecuniarie che, se non pagate, possono portare anche al pignoramento dei beni.

La situazione è questa poiché si ipotizza che la mancata stipula di un contratto serva a non pagare le tasse e non a commettere illeciti di altra natura.

Nell’improbabile, ma possibile, caso si affitti una casa in nero a persone che hanno fini criminosi, allora ovviamente si commetterebbe un reato. Ma sono casi limite, molto circoscritti.

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Affitti in nero, sanzioni per il proprietario

L’Agenzia delle Entrate, una volta accertata l’entità dell’evasione, provvede al recupero crediti comminando una sanzione che va dal 60 al 120% per redditi non dichiarati nel 730.

La sanzione aumenta, va dal 90 al 180%, se il contratto d’affitto è stato registrato, ma solo parzialmente.

Se l’immobile è residenziale queste sanzioni vanno raddoppiate.

Affitti in nero parziale e registrazione del contratto d’affitto

Una pratica purtroppo molto diffusa è la registrazione parziale del contratto d’affitto. Consiste nel concordare a voce un canone di locazione, ma registrare un contratto con un importo minore.

Ciò ovviamente determina il pagamento di meno tasse da parte del proprietario.

Affitti in nero, sanzioni per l’inquilino

L’inquilino rischia di meno. Il rischio principale, dal punto di vista fiscale, è quello di ritrovarsi con una cartella esattoriale per la mancata registrazione del contratto.

La registrazione del contratto di locazione, sebbene sia responsabilità del locatario, se non effettuata entro 30 giorni dalla stipula, può causare una sanzione anche per l’inquilino.

Affitti in nero, i rischi nascosti

In realtà, oltre alle sanzioni fiscali, ci sono anche rischi di altra natura.

Anche in questo caso a rimetterci di più è sempre chi affitta l’immobile. Mettiamo il caso che ci sia un contratto nullo: l’inquilino potrebbe, legittimamente, richiedere i soldi versati fino a quel momento.

Senza contratto, infatti, quei denari (sicuramente non dichiarati) non avrebbero una finalità trasparente. Potrebbero quindi essere chiesti indietro senza dubbio.

Inoltre, se l’inquilino cada in bassa fortuna o decida di non pagare, sarebbe estremamente difficile liberare l’immobile occupato.

La procedura ordinaria di sfratto non sarebbe perseguibile, perché ovviamente non ci sono carte che certificano l’affitto.

Affitti in nero, come sfrattare gli inquilini

Per provare a sfrattare gli inquilini morosi il proprietario ha principalmente due strade, entrambe lo portano a dichiarare il fatto che ci sia stato un affitto in nero fino a quel momento.

La prima è registrare il contratto in modo tardivo e poi proseguire per la strada canonica di sfratto.

La seconda, più rischiosa e onerosa dal punto di vista economico, sarebbe quella di denunciare gli inquilini per occupazione senza titolo.

In caso di registrazione tardiva del contratto si paga comunque una sanzione, certamente meno salata di quella in seguito ad accertamenti fiscali. Le sanzioni variano in base al ritardo:

  • 30 giorni, la sanzione è pari al 6%;
  • 90 giorni di ritardo, sanzione pari al 12%;
  • un anno di ritardo, sanzione al 15%;
  • tra un anno e due anni di ritardo, sanzione del 17,14;
  • dopo due anni, sanzione del 20%.

A queste sanzioni va aggiunta l’imposta dovuta con l’aggiunta della mora.

Affitti in nero: sanzioni, rischi e sfratto degli inquilini
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