Agevolazioni assunzioni giovani 2023: quanto risparmi

Scopri quali sono le agevolazioni per l’assunzione di giovani nel 2023 e quali sono le novità del Decreto lavoro.

Chiara Del Monaco è una linguista e copywriter specializzata in welfare.
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6' di lettura

Con il Decreto lavoro sono state introdotte diverse novità sul fronte del lavoro, delle pensioni e delle misure di inclusione sociale. In questo approfondimento ci concentriamo soprattutto sulle agevolazioni per l’assunzione di giovani nel 2023 (scopri tutti gli annunci e le offerte di lavoro sempre aggiornati. Ricevi su WhatsApp e sul canale Telegram la rassegna stampa con le ultime novità sui concorsi e sul mondo del lavoro. Resta sempre aggiornato sulla nostra pagina Facebook e Prova il nostro tool online per la ricerca di lavoro in ogni parte d’Italia. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Gli ultimi giorni sono focalizzati sulle novità del Decreto lavoro, sia per quanto riguarda il taglio del cuneo fiscale, sia per l’Assegno di inclusione che sostituirà il Reddito di cittadinanza. Tra le novità, ci sono anche alcuni nuovi incentivi per chi assume giovani lavoratori nel 2023.

Nei prossimi paragrafi, vediamo di che si tratta e quali sono in generale le agevolazioni per l’assunzione di giovani nel 2023.

Indice

Agevolazioni per l’assunzione di giovani nel 2023: novità del Decreto lavoro

In questi giorni avrai sicuramente sentito parlare del Decreto lavoro, che include alcune novità interessanti per i lavoratori italiani, per le famiglie e per chi si trova in condizioni di povertà assoluta. Tra i provvedimenti, sono incluse anche nuove agevolazioni per l’assunzione di giovani nel 2023.

Per esempio, per favorire l’occupazione giovanile, i datori di lavoro hanno diritto a incentivi pari al 60% della retribuzione per un periodo di 12 mesi, se assumono giovani lavoratori di età inferiore a 30 anni. Per ottenere l’agevolazione, i neoassunti non devono essere inseriti in programmi formativi e devono essere registrati nel PON “Iniziativa Occupazione Giovani”.

Inoltre, è prevista un’agevolazione anche per coloro che assumono i componenti occupabili nei nuclei familiari percettori di Assegno di inclusione. Ricordiamo che l’Adi è la misura che da gennaio 2024 sostituirà il Reddito di cittadinanza ed è rivolta solo ai nuclei familiari aventi al loro interno almeno un componente con disabilità, minorenne o di oltre 60 anni.

Tuttavia, se nel nucleo ci sono componenti in età lavorativa e che non hanno disabilità, sono tenuti a partecipare alle politiche attive del lavoro, quindi a corsi di formazione e riqualificazione professionale. Inoltre, se questi cittadini occupabili rifiutano la prima offerta di lavoro a tempo parziale o a tempo pieno, scatta la decadenza del sussidio per l’intero nucleo familiare.

A questo proposito, i datori di lavoro privati che assumono queste categorie di percettori dell’Adi hanno diritto, in presenza di determinate condizioni, a un esonero contributivo previdenziale. Allo stesso tempo, i patronati, le associazioni senza fini di lucro e altri enti di mediazione possono fruire, per ogni persona con disabilità assunta a seguito dell’attività da loro svolta, di un contributo compreso tra il 60 e l’80 per cento di quello riconosciuto ai datori di lavoro.

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Agevolazioni per l’assunzione di giovani nel 2023: quali sono

Al di là delle novità del Decreto lavoro descritte nel paragrafo precedente, le agevolazioni per l’assunzione di giovani nel 2023 sono rimaste le stesse che già esistevano prima del Decreto lavoro.

Innanzitutto, è bene chiarire che quando si parla di incentivi all’occupazione si fa riferimento a benefici normativi, economici e contributivi che vengono riconosciuti ai datori di lavoro per l’assunzione di specifiche categorie di persone, come i giovani.

Lo scopo delle agevolazioni è supportare economicamente l’ingresso e la stabilizzazione dei lavoratori attraverso la riduzione o l’azzeramento totale degli oneri contributivi, oppure tramite l’erogazione di un contributo economico.

Agevolazioni per l’assunzione di giovani nel 2023: in foto, una stretta di mano dopo un colloquio di lavoro.

Per quanto riguarda le assunzioni di giovani lavoratori, la normativa ha stabilito una serie di incentivi a partire dalla legge di bilancio 2018 (Legge 27 dicembre 2017, n. 205, art. 1 commi 100-105 e 107), che sono incrementati con le successive leggi di bilancio, fino al 2023. In particolare, ecco un elenco delle agevolazioni previste nei confronti dei datori di lavoro:

  • i datori di lavoro privati che dal 1° gennaio 2018 assumono lavoratori con contratto a tempo indeterminato hanno diritto per un periodo massimo di 36 mesi, l’esonero contributivo del 50%, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL nel limite massimo di importo di 3.000 euro annui. L’esonero è previsto solo in caso di giovani lavoratori di età inferiore a 30 anni;
  • per le assunzioni avvenute entro il 31 dicembre 2020, invece, l’esonero del 50% spetta anche ai lavoratori di età inferiore a 35 anni. In ogni caso, L’agevolazione spetta solo ai datori di lavoro che nei 6 mesi precedenti non abbiano licenziato per giustificato motivo individui della stessa unità produttiva;
  • con la legge di bilancio 2021 (Legge 30 dicembre 2020, n. 178) l’esonero contributivo è stato esteso al 100% per le nuove assunzioni a tempo indeterminato e per le trasformazioni dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato avvenute nel biennio 2021-2022, per un periodo massimo di 36 mesi e nel limite di 6.000 euro annui. L’agevolazione spetta solo per i lavoratori di età inferiore a 36 anni. Inoltre, l’esonero è esteso a 48 mesi per le assunzioni avvenute in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna;
  • la legge di bilancio 2022 ha invece introdotto degli incentivi nei confronti dei Centri per l’Impiego per le attività legate alle politiche attive del lavoro a favore di giovani tra i 16 e i 29 anni;
  • la legge di bilancio 2023 ha confermato l’esonero del 100% per chi assume giovani lavoratori con contratti a tempo indeterminato o per il passaggio dal contratto determinato a quello indeterminato, dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, nel limite di 8.000 euro annui;
  • sempre secondo la legge di bilancio 2023, è riconosciuto l’esonero contributivo del 100% per un periodo massimo di 24 mesi per le nuove iscrizioni di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali di età inferiore a 40 anni.

Inoltre, chiariamo che l’esonero contributivo spetta ai datori di lavoro che nei 6 mesi precedenti l’assunzione e nei 9 mesi successivi non effettuino licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo oppure licenziamenti collettivi nei confronti di lavoratori inquadrati con la stessa qualifica nella stessa sede.

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