Aiuti per famiglie senza lavoro. In questa breve guida elencheremo tutti i sostegni che possono essere richiesti dalle famiglie senza lavoro (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno Unico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
- Aiuti per famiglie senza lavoro: il Reddito di Cittadinanza
- Aiuti per famiglie senza lavoro: la social card
- Bonus luce e gas, tra i più importanti aiuti per famiglie senza lavoro
- Assegno di vedovanza: aiuti per famiglie senza lavoro
- Aiuti per famiglie senza lavoro: la NASpI
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Aiuti per famiglie senza lavoro: il Reddito di Cittadinanza
Partiamo subito con il re degli incentivi per le famiglie senza lavoro: il Reddito di cittadinanza. Si tratta di una prestazione economica introdotta nel 2019 per sostenere tutte quelle famiglie in crisi economica che sono n possesso di determinati requisiti:
- sono cittadini italiani, europei o lungo soggiornati che risiede in Italia da almeno 10 anni di cui gli ultimi due in maniera continuativa
- hanno un patrimonio immobiliare differente dalla prima casa di abitazione di 30.000 € e non superiore
- hanno un patrimonio finanziario e un reddito familiare di massimo 6.000 €, il primo incrementato in funzione del numero dei componenti e delle loro disabilità, mentre il secondo moltiplicato per la scala di equivalenza. Il secondo, in particolare, potrà essere elevato a 9.360 € se la famiglia risiede in affitto;
- infine, il requisito ISEE, che non deve essere superiore a 9.360 € annui e deve essere aggiornato e consegnato all’istituto nazionale per la previdenza sociale annualmente.
Scopri la pagina dedicata all’Assegno unico per conoscere altri diritti e agevolazioni.
Il Reddito di cittadinanza è uno tra i più importanti aiuti per famiglie senza lavoro, in particolare per il suo duplice obiettivo: ridare dignità alle famiglie con un reddito mensile che permetta loro di reintegrarsi perfettamente nella società, oltre che incrociare domanda e offerta di lavoro per un pieno reinserimento nel mondo del lavoro dei soggetti in difficoltà. Il RdC tra gli aiuti per famiglie senza lavoro è forse il più importante e può essere richiesto attraverso una domanda all’Inps, Poste Italiane, oppure sul sito ufficiale della misura.
Il beneficio economico mensile, introdotto dal Movimento 5 Stelle nel 2019, può essere erogato per 18 mensilità consecutive al termine delle quali potrà essere richiesto il rinnovo, che verrà corrisposto per altre 18 mensilità.
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Aiuti per famiglie senza lavoro: la social card
La social card, conosciuta anche come carta acquisti, è una carta che viene concessa alle famiglie in crisi economica. Si tratta di una carta che viene ricaricata di 40 € mensili e gli accrediti vengono fatti bimestralmente dall’Istituto nazionale per la previdenza sociale. Il prossimo accredito, dato che l’ultimo è stato fatto nel mese corrente, verrà effettuato a settembre.
Gli 80 € che vengono ricaricati ogni due mesi, 40 € per ciascun mese, possono essere utilizzati per l’acquisto di beni alimentari, di prodotti in negozi convenzionati oltre che di farmaci, ma possono essere anche sfruttati per pagare le bollette della luce del gas.

Si tratta di un sostegno che può essere richiesto unicamente da due tipologie di soggetti:
- gli anziani con un’età superiore o uguale a 65 anni;
- i bambini di età inferiore ai 3 anni, anche se in questo caso il titolare della carta sarà il genitore.
Per ottenere la social card, uno dei più importanti aiuti per famiglie senza lavoro, occorrerà avere un indicatore della situazione economica equivalente non superiore a 7.120,39 €, ISEE che viene innalzato a 9493,86 € per i cittadini nella fascia di età superiore a 70 anni.
Scopri i casi particolari di assegno unico per maggiorenni.
Bonus luce e gas, tra i più importanti aiuti per famiglie senza lavoro
Per le famiglie che hanno redditi bassi e che non superino gli 8.256 € troviamo il bonus luce e gas. L’indicatore della situazione economica equivalente calcolato potrà anche essere superiore agli 8.256 € solo in particolari casi:
- appartenere a un nucleo familiare in cui siano presenti più di tre figli a carico con un Isee massimo di 20.000 €;
- appartenere a una famiglia titolare della prestazione economica pentastellata del reddito di cittadinanza, oppure della pensione di cittadinanza;
- avere una malattia che imponga un utilizzo costante di apparecchiature mediche alimentate con energia elettrica indispensabili per il mantenimento in vita.
Questo bonus luce gas è un importante sostegno tra gli aiuti per famiglie senza lavoro che verrà applicato in automatico senza che i cittadini debbano presentare una domanda specifica. Si tratta a tutti gli effetti di uno sconto sulle bollette.
Assegno di vedovanza: aiuti per famiglie senza lavoro
Tra gli aiuti per famiglie senza lavoro abbiamo anche l’assegno di vedovanza che può essere corrisposto alle famiglie formate da un unico genitore con figli, dove la madre non è occupata. Si tratta di un trattamento economico assistenziale che viene erogato dall’Istituto nazionale per la previdenza sociale a tutte le donne rimaste vedove e che non lavorano perché inabili al lavoro, oppure titolari di un accompagnamento (il beneficio è valido per entrambi i sessi).
I requisiti per richiedere l’assegno di vedovanza direttamente all’INPS sono i seguenti:
- essere vedova o vedovo di un lavoratore dipendente del settore pubblico o privato;
- ricevere mensilmente la pensione di reversibilità;
- essere invalidi al 100%, o titolari di un assegno di accompagnamento, oppure ancora inabili al lavoro.
In poche parole, si tratta di un assegno che viene corrisposto a chi non è in grado di prendersi cura autonomamente della propria persona, poiché senza lavoro.
Dai un’occhiata agli importi ufficiali dell’Assegno Unico in base all’ISEE.
Aiuti per famiglie senza lavoro: la NASpI
Infine, tra gli aiuti per famiglie senza lavoro poiché il titolare di un rapporto lavorativo sia rimasto senza un impiego in maniera involontaria, troviamo le indennità di disoccupazione, come la Naspi e la Dis-Coll.
La nuova assicurazione sociale per l’impiego aspetta a tutti i lavoratori subordinati che abbiano perso involontariamente il proprio lavoro, tra cui:
- personale artistico con rapporto subordinato;
- apprendisti;
- dipendenti a tempo determinato della pubblica amministrazione;
- soci lavoratori di cooperative con rapporti di lavoro subordinati con le stesse cooperative.
Un lavoratore che ha perso involontariamente il lavoro potrà godere della nuova assicurazione sociale per l’impiego per un numero di settimane corrispondente alla metà di settimane contributive effettuate negli ultimi quattro anni. Questa indennità di disoccupazione, però, potrà essere percepita per un massimo di 24 mesi.
La Dis-Coll, invece, spetterà per un massimo di 6 mesi ai:
- dottorandi che ricercano borse di studio;
- lavoratori con un’iscrizione attiva alla gestione separata dell’INPS;
- lavoratori con collaborazioni continuative;
- collaboratori a progetto;
- assegnisti.
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