Ape Sociale 2023 entro marzo: quali sono i requisiti e gli importi e come presentare domanda? Ne parliamo in questo approfondimento (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Ape Sociale 2023 entro marzo: domanda e scadenza
- Ape Sociale 2023 entro marzo: requisiti ed esclusi
- Ape Sociale 2023 entro marzo: quali sono i lavori gravosi?
- Ape Sociale 2023 entro marzo: quali date ricordare
- Ape Sociale 2023 entro marzo: importi
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Ape Sociale 2023 entro marzo: domanda e scadenza
Ape Sociale 2023 entro marzo: è iniziato il conto alla rovescia per presentare domanda per l’anticipo pensionistico.
Ricordiamo che i termini per inoltrare la domanda per il riconoscimento delle condizioni di accesso per avere diritto all’Ape Sociale scadono il 31 marzo 2023.
Questo vale per chi ha maturato i requisiti nel 2023 e per chi li ha soddisfatti negli anni precedenti.
La domanda va inviata, telematicamente, sul sito dell’INPS accedendo al servizio “domanda di certificazione delle condizioni per l’accesso all’Ape Social” con una delle credenziali in possesso (SPID, CIE, CNS).
In alternativa potete contattare il contact center dell’INPS, telefonando ai numeri 803.164 (gratuito, da rete fissa) o 06 164 164 (a pagamento, da rete mobile), oppure chiedere assistenza a un patronato autorizzato.
Scopri la pagina dedicata all’Ape Sociale per conoscere altri diritti e agevolazioni.
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Ape Sociale 2023 entro marzo: requisiti ed esclusi
A chi spetta l’Ape Sociale 2023 entro marzo? Possono presentare domanda:
- i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato;
- i lavoratori autonomi;
- i lavoratori parasubordinati iscritti alla Gestione Separata dell’INPS.
I requisiti sono i seguenti:
- aver compiuto almeno 63 anni di età;
- essere disoccupati (aver cessato qualsiasi attività lavorativa dipendente e autonoma), con un’anzianità contributiva minima di 30 anni;
- oppure essere caregiver da almeno 6 mesi e assistere il coniuge o un familiare con disabilità grave, entro il 2° grado di parentela, con un’anzianità contributiva minima di 30 anni;
- oppure essere invalidi civili con una percentuale di invalidità riconosciuta pari o superiore al 74%, con un’anzianità contributiva minima di 30 anni;
- oppure essere operai edili con un’anzianità contributiva minima di 32 anni;
- oppure essere lavoratori impiegati in attività gravose per almeno 6 anni negli ultimi 7 anni di vita o per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni di vita (le donne hanno diritto a uno scontro contributivo pari a 12 mesi per ogni figlio, fino a un massimo di 2 figli), con almeno 36 anni di contributi versati.
Non è possibile accedere all’Ape Sociale 2023 entro marzo in questi casi:
- se l’interessato non ha cessato l’attività lavorativa con un reddito superiore a quello stabilito dalla normativa;
- se l’interessato è già titolare di un trattamento pensionistico diretto;
- se l’interessato è titolare di trattamenti di sostegno al reddito connessi allo stato di disoccupazione involontaria;
- se l’interessato è titolare di assegno di disoccupazione;
- se l’interessato è titolare di un indennizzo per cessazione di attività commerciale;
- se l’interessato ha raggiunto i requisiti per il pensionamento anticipato.
Ape Sociale 2023 entro marzo: quali sono i lavori gravosi?
Per accedere all’Ape Sociale 2023 entro marzo, queste sono le professioni riconosciute come gravose:
- professori di scuola primaria, pre-primaria e professioni assimilate;
- tecnici della salute;
- addetti alla gestione dei magazzini e professioni assimilate;
- professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali;
- operatori della cura estetica;
- professioni qualificate nei servizi personali e assimilati;
- artigiani, operai specializzati e agricoltori;
- conduttori di impianti e macchinari per l’estrazione e il primo trattamento dei minerali;
- operatori di impianti per la trasformazione e lavorazione a caldo dei metalli;
- conduttori di forni ed altri impianti per la lavorazione del vetro, della ceramica e di materiali assimilati;
- conduttori di impianti per la trasformazione del legno e la fabbricazione della carta;
- operatori di macchinari e di impianti per la raffinazione del gas e dei prodotti petroliferi, per la chimica di base e la chimica fine e per la fabbricazione di prodotti derivati dalla chimica;
- conduttori di impianti per la produzione di energia termica e di vapore, per il recupero dei rifiuti e per il trattamento e la distribuzione delle acque;
- conduttori di mulini e impastatrici;
- conduttori di forni e di analoghi impianti per il trattamento termico dei minerali;
- operai semi qualificati di macchinari fissi per la lavorazione in serie e operai addetti al montaggio;
- operatori di macchinari fissi in agricoltura e nella industria alimentare;
- conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento;
- personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci;
- personale non qualificato nei servizi di pulizia di uffici, alberghi, navi,ristoranti, aree pubbliche e veicoli;
- portantini e professioni assimilate;
- professioni non qualificate nell’agricoltura, nella manutenzione del verde, nell’allevamento, nella silvicoltura e nella pesca;
- professioni non qualificate nella manifattura, nell’estrazione di minerali e nelle costruzioni.

Ape Sociale 2023 entro marzo: quali date ricordare
Come visto in apertura, la documentazione per che attesta il rispetto dei requisiti per la domanda dell’Ape Sociale va presentata entro il 31 marzo 2023. L’INPS comunicherà l’esito dell’istruttoria entro il 30 giugno 2023.
Chi non ha presentato domanda entro il 31 marzo, avrà modo di recuperare entro il 15 luglio 2023: l’istituto comunicherà l’esito dell’istruttoria entro il 15 ottobre.
Infine, per i ritardatari è prevista l’ultima finestra con scadenza il 30 novembre 2023: l’INPS informerà dell’esito dell’istruttoria entro il 31 dicembre 2023, ma le domande verranno prese in considerazione soltanto se rimangono a disposizione le risorse economiche per coprire la spesa.
L’Ape Sociale ha decorrenza a partire dal mese successivo a quello in cui viene presentata la domanda, a condizione che il richiedente cessi l’attività lavorativa.
Ape Sociale 2023 entro marzo: importi
L’importo dell’Ape Sociale è pari al valore dell’assegno di pensione maturato al momento in cui si presenta domanda, entro un limite massimo di 1.500 euro al mese.
Solo dopo la liquidazione del primo mese di pensione, l’interessato potrà riprendere a lavorare, ma rispettando questi limiti di reddito da lavoro:
- 8.000 euro lordi per il lavoro dipendente;
- 4.800 euro lordi per il lavoro autonomo.
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