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Apertura partita Iva come badante o colf: costi e tasse

Apertura partita Iva come badante o colf: vediamo insieme se conviene e a quanto ammontano le tasse per i collaboratori domestici.

di The Wam

Giugno 2023

Ti stai domandando come funziona l’apertura partita Iva come badante o colf? In questo articolo facciamo una panoramica sul tema per sciogliere qualche dubbio: continua a leggerci (entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Apertura partita Iva come badante o colf: conviene?

Se sei un collaboratore domestico e lavori per più datori contemporaneamente, magari per periodi di tempo limitati, ti conviene pensare all’apertura partita Iva come badante o colf.

Se lavori per diverse famiglie, con orari e giorni conciliabili con altri rapporti lavorativi nell’arco della settimana, infatti, la partita Iva ti permette di avere una maggiore flessibilità nella gestione delle collaborazioni.

Naturalmente, per sopperire alla mancanza di strumenti che spettano al lavoratore dipendente – come ferie, indennità di malattia e infortunio, permessi e contributi – puoi pensare di stipulare degli accordi (o contratti) specifici con i datori di lavoro.

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Come aprire la Partita IVA?

Per essere sicuro di aprire la tua Partita IVA nel modo corretto, il commercialista è la persona giusta a cui rivolgerti.

Grazie alla collaborazione con Fiscozen, puoi ricevere subito una consulenza gratuita e senza impegno con un esperto fiscale, compilando il form qui sotto.

Il consulente  ti spiegherà come aprire la tua Partita IVA, trovando le soluzioni migliori per il tuo caso specifico. 

Se poi vorrai affidarti a loro, con Fiscozen avrai 50€ di sconto sul primo anno di gestione.

Costi e tasse della partita Iva

Per l’apertura partita Iva come badante o colf dovrai ti basteranno pochi passaggi. Inoltre, la procedura è del tutto gratuita.

Come prima cosa, dovrai compilare il modello AA9/12, messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate e spedirlo per via telematica tramite il commercialista o un tributarista certificato.

Successivamente dovrai iscriverti alla Gestione Separata INPS per il versamento dei contributi previdenziali.

La gestione separata si paga su base annuale nella dichiarazione dei redditi tramite il modello F24, calcolando il 26,23% del reddito. Se lavori anche come dipendente, la percentuale scende al 24%.

Quando apri la partita Iva e inizi la tua attività di lavoratore autonomo, puoi accedere al regime fiscale forfettario.

Nel regime forfettario non si tiene conto dei costi e degli utili, ma ci si basa solo su dati imposti dal fisco. Tasse e contributi vengono pagate su un coefficiente di redditività, che per badanti e colf è pari al 67%.

La tassazione, per le partita Iva di nuovo apertura, è fissata al 5%.

Speriamo di aver fatto un po’ di chiarezza, ma se hai ancora dubbi su come funziona l’apertura della partita iva come badante non esitare a scriverci su Instagram.

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