Rivalutazione pensioni: arretrati pagabili anche nel 2024?

Arretrati per la rivalutazione delle pensioni: quando verranno pagati? Ecco alcuni esempi degli importi spettanti.

Carmine Roca è un giornalista esperto in pensioni e fisco.
Conoscilo meglio

5' di lettura

Quando verranno pagati gli arretrati per la rivalutazione delle pensioni? Nel 2024? Ne parliamo in questo articolo (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Arretrati per la rivalutazione delle pensioni: cosa c’è da sapere

A marzo si è finalmente chiuso il cerchio sugli arretrati per la rivalutazione delle pensioni: anche coloro che percepiscono un assegno di importo superiore a 2.101,52 euro lordi hanno ricevuto gli adeguamenti previsti dalla perequazione del 7,3%.

Ma quando si parla di arretrati per la rivalutazione delle pensioni il discorso è molto più ampio. E bisogna compiere un passo indietro per tornare al 9 novembre 2022.

Quel giorno, il ministro Giorgetti firmò il decreto per l’adeguamento delle pensioni del 7,3% rispetto al 2022. L’indice si riferisce al tasso di inflazione registrato il 3 novembre.

A dicembre, però, l’inflazione è arrivata fino all’8,1%. Cosa è accaduto? Che ai pensionati è stata aumentata la pensione sulla base dell’indice provvisorio di novembre 2022 (7,3%) e non su quello definitivo di dicembre 2022 (8,1%).

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Ora ci si domanda: quando verrà pagato lo 0,8% non erogato dall’INPS? Con molta probabilità l’istituto provvederà a erogare quanto non versato nel 2023 (0,8% per 13 mensilità, tredicesima compresa) a gennaio 2024, in un’unica soluzione e in aggiunta alla rivalutazione prevista per l’anno prossimo.

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Arretrati per la rivalutazione delle pensioni: cos’è la rivalutazione?

Abbiamo visto che gli arretrati per la rivalutazione delle pensioni, relativi al conguaglio del 2023 (0,8% in più al mese) verranno pagati a gennaio 2024, inseriti nel primo cedolino di pensione dell’anno prossimo.

Ricordiamo, però, che la percentuale si riduce in base all’importo della pensione percepita. Prima di fare qualche esempio sugli importi degli arretrati per la rivalutazione delle pensioni attesi nel 2024, è opportuno chiarire cos’è la rivalutazione e, soprattutto, come si calcola.

La rivalutazione (o perequazione) è il meccanismo con cui gli importi delle pensioni vengono adeguate al costo della vita, in base al tasso di inflazione medio accertato l’anno precedente.

A gennaio 2023, l’INPS ha utilizzato un tasso di inflazione provvisorio ufficializzato, tramite decreto, dal governo Meloni. Un tasso del 7,3%, inferiore dello 0,8% rispetto al tasso effettivo pari all’8,1%.

Anche l’anno scorso, a novembre, ai pensionati fu erogato un conguaglio dello 0,2% per ogni mese non ricevuto, da gennaio a novembre. Lo stesso accadrà a gennaio 2024 (ma non è da escludere un anticipo a fine 2023).

Arretrati per la rivalutazione delle pensioni
Arretrati per la rivalutazione delle pensioni: in foto alcune banconote di euro.

Arretrati per la rivalutazione delle pensioni: come si calcola la rivalutazione?

Detto questo dobbiamo chiarire che la rivalutazione non si calcola in misura uguale per tutte le pensioni. La rivalutazione piena spetta soltanto sulle pensioni di importo inferiore a 2.101,52 euro lordi al mese.

Quindi, viene applicata in percentuali sempre più basse all’aumentare degli importi delle pensioni, come si evince da questa tabella:

IMPORTO PENSIONIRIVALUTAZIONE
Pensioni fino a 2101,52 euro lordi al mese100%
Pensioni da 2102 euro a 2627 euro lordi al mese80%
Pensioni da 2627 a 3152 euro lordi al mese55%
Pensioni da 3152 a 4203 euro lordi al mese50%
Pensioni da 4203 a 5254 euro lordi al mese40%
Pensioni di importo superiore a 5254 euro lordi al mese35%
Arretrati per la rivalutazione delle pensioni: percentuali rivalutazione nel 2023

Arretrati per la rivalutazione delle pensioni: esempi importi degli arretrati

A quanto ammonterebbero gli arretrati per la rivalutazione delle pensioni? Se il conguaglio verrà effettuato a gennaio 2024, dobbiamo calcolare lo 0,8% (o la percentuale spettante in base alla rivalutazione prevista) per 13 mensilità.

Ad esempio, chi percepisce una pensione di 1.000 euro al mese, riceverà 104 euro lordi di arretrati non corrisposti, pari a circa 73 euro netti.

Con un assegno di 1.500 euro al mese gli arretrati spettanti sono circa 156 euro lordi (107 euro netti), mentre con 2.000 euro al mese di pensione spettano 208 euro lordi di arretrati, pari a 135 euro netti. Chi percepisce 2.500 euro di pensione (e rientra nella seconda fascia di rivalutazione) avrà 221 euro lordi di arretrati (137 euro netti).

Gli importi decrescono a partire dalle pensioni di importo pari o superiore a 3.000 euro (156 euro lordi, 103 euro netti). Con 3.500 euro di pensione arriveranno 169 euro lordi di arretrati (106 euro netti), con 4.000 euro di pensione gli arretrati spettanti sono 195 euro lordi (112 euro netti).

Infine sulle pensioni di 4.500 euro spettano arretrati per 169 euro lordi (99 euro netti), mentre sugli assegni da 5.000 euro verranno erogati arretrati per 182 euro lordi (110 euro netti).

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