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Assegni familiari 2022: le nuove tabelle, ecco quanto spetta

Assegni familiari 2022: le novità sui beneficiari degli ANF e sugli importi 2022 con tutte le tabelle.

di Chiara Del Monaco

Giugno 2022

Assegni familiari 2022. Nonostante l’entrata in vigore dell’assegno unico universale dal 1° marzo 2022, ci sono ancora alcuni cittadini che possono beneficiare degli assegni al nucleo familiare. Vediamo chi sono e come calcolare gli importi per quest’anno (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno Unico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Leggi il calendario con i prossimi pagamenti dell’assegno unico dal 14 al 21 giugno, quando dovrebbero essere sbloccate le ricariche degli arretrati dell’assegno universale e quali sono gli importi degli assegni Anf previsti per persone con invalidità civile.

Assegni familiari 2022: a chi spettano?

L’introduzione dell’assegno unico universale, entrato in vigore il 1° marzo 2022, ha sostituito una serie di misure di sostegno destinate alla famiglia, compresi gli Assegni al nucleo familiare o ANF. Tuttavia, nel caso di questi ultimi non sono stati eliminati per tutti, ma solo per i nuclei familiari diversi da quelli che comprendono figli a carico.

Ecco un approfondimento sui bonus sostituiti o cancellati dall’Assegno Unico e Universale.

In particolare, nella circolare n.65 del 2022 l’INPS ha confermato che gli ANF restano in vigore per nuclei familiari composti da coniugi, fratelli, sorelle e nipoti in presenza di specifiche condizioni (per esempio se sono orfani dei genitori e non ricevono alcun sussidio).

Per sapere come vengono calcolati gli importi in base alla composizione del nucleo e al reddito complessivo, ti invitiamo a continuare la lettura di questo articolo.

Il sito Invaliditaediritti.it ha spiegato quando l’assegno unico spetta ai figli con disabilità.

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Scopri la pagina dedicata all’Assegno unico per conoscere altri diritti e agevolazioni.

Assegni familiari 2022: importi e tabelle di riferimento

Per calcolare gli importi spettanti per il sussidio familiare viene effettuata ogni anno una rivalutazione dei livelli di reddito. Questa rivalutazione avviene tenendo conto della variazione degli indici al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), calcolata tra l’anno di riferimento dei redditi e quello precedente.

In questo caso, tra il 2021 e il 2020 l’ISTAT ha registrato una variazione dello +1,9 per cento. Sulla base di questo dato, la revisione dei livelli di reddito e dei relativi importi ANF si applica dal 1° luglio 2022 al 30 giugno 2023.

Inoltre, come si legge nella circolare INPS “gli stessi livelli di reddito avranno validità per la determinazione degli importi giornalieri, settimanali, quattordicinali e quindicinali della prestazione”.

Le tabelle di riferimento per i beneficiari degli assegni familiari 2022 sono le tabelle 19, 20A, 20B, 21A, 21B, 21C, 21D.

TOCCA QUESTO LINK PER SCARICARE TUTTE LE TABELLE

Assegni familiari 2022: circolare INPS

Assegni familiari 2022: come funziona

Chi ha diritto agli assegni familiari 2022 deve presentare apposita domanda ogni anno e comunicare qualsiasi variazione di reddito o di composizione del nucleo familiare. Inoltre, è bene ricordare che il reddito complessivo deve derivare per almeno il 70% da lavoro dipendente e assimilato.

Per quanto riguarda il calcolo degli importi, bisogna considerare i redditi assoggettabili all’Irpef, al lordo delle detrazioni di imposta, degli oneri deducibili e delle ritenute erariali.

Sono inoltre inclusi i redditi esenti da imposta o soggetti alla ritenuta alla fonte a titolo d’imposta o imposta sostitutiva (se superiori complessivamente a 1.032,91 euro).

Per ricevere gli ANF, si considerano i redditi prodotti nell’anno solare precedente dal 1° luglio al 30 giugno. Quindi, per il primo semestre dell’anno si fa riferimento a due anni prima, mentre per il secondo semestre i redditi da dichiarare sono quelli di un anno prima.

Infine, se i beneficiari sono lavoratori dipendenti, il pagamento dell’importo viene effettuato dal datore di lavoro per conto dell’INPS in busta paga.

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