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Assegni familiari Anf 2023, nuovi redditi: tabelle

Ecco le tabelle con i nuovi limiti di reddito per gli Assegni familiari (Anf) 2023.

9' di lettura

Nell’articolo di oggi vedremo quali sono i nuovi limiti di reddito per gli Assegni familiari (Anf) 2023, con delle comode tabelle Pdf da scaricare (scopri le ultime notizie su agevolazioni economiche e diritti per la famiglia. Leggi su Telegram le novità su educazione, cura e salute dei figli, gravidanza, consigli per neo-mamme e relazioni familiari. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Come cambiano i limiti di reddito per gli Anf nel 2023?

L’INPS ha pubblicato, in allegato alla circolare n. 55 del 09-06-2023, le nuove tabelle con i limiti di reddito su cui si stabilisce se e in che misura ai lavoratori dipendenti spetta l’Assegno per il nucleo familiare (Anf).

Le le fasce di reddito su cui si calcolano gli importi degli Anf sono infatti rivalutate ogni anno a luglio al fine di innalzare i limiti in base alla variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.

Nel 2023 i limiti hanno subito un incremento dell’8,1%, proprio come la variazione dell’indice registrata dall’ISTAT tra il 2021 e il 2022. I nuovi limiti saranno applicati dal 1 luglio 2023 al 30 giugno 2024, poi ci sarà una nuova rivalutazione annuale.

Ricordiamo però che con l’entrata in vigore dell’Assegno Unico molte agevolazioni per la famiglia sono sparite, tra cui gli Anf per i nuclei con figli e orfanili.

In pratica nel 2023 chi ha figli a carico non percepisce gli Assegni familiari, ma al suo posto l’Assegno Unico. Di conseguenza possono percepire gli Anf solo ed esclusivamente i nuclei che sono formati da coniugi, fratelli, sorelle e nipoti.

Le tabelle con nuovi limiti di reddito per gli Anf 2023

Potete scaricare le tabelle in formato Pdf con i limiti reddituali degli Anf, aggiornati al 2023, cliccando sul pulsante Download qui sotto.

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Cosa sono gli Anf?

Gli Assegni familiari spettano ai lavoratori dipendenti (pubblici e privati) e vengono corrisposti in busta paga. Si tratta di una somma mensile che spetta se nel nucleo familiare del lavoratore ci sono coniugi, fratelli, sorelle o nipoti.

L’importo mensile degli Anf viene calcolato in base al reddito, al numero di componenti del nucleo familiare e alla composizione dello stesso.

In dettaglio, le tabelle per i limiti reddituali degli Anf nel 2023 sono sette e classificano, in base alla composizione, le sette tipologie di nucleo familiare che hanno diritto agli Assegni familiari.

Per ogni tipologia ci sono infatti limiti diversi di reddito e importi diversi degli Anf. Poi, per il singolo nucleo all’interno di una delle sette tipologie, gli importi cambiano in base al reddito familiare e al numero dei componenti presenti.

Chi ha diritto agli Anf nel 2023?

A partire dal 2023 i nuclei con figli a carico, disabili o entro i 21 anni di età, non percepiscono gli Anf, poiché, come abbiamo detto, possono richiedere l’Assegno Unico.

Nello specifico, questi sono i nuclei che hanno diritto agli Anf nel 2023 e per ciascuno dei quali, all’interno del Pdf che potete scaricare nel precedente paragrafo, trovate la tabella dei nuovi limiti reddituali:

  • nuclei familiari composti solo da maggiorenni inabili diversi dai figli;
  • nuclei familiari con entrambi i coniugi e senza figli, in cui sia presente almeno un fratello, sorella o nipote inabile;
  • nuclei monoparentali senza figli, in cui sia presente almeno un fratello, sorella o nipote inabile;
  • nuclei familiari senza figli, in cui non siano presenti componenti inabili;
  • nuclei monoparentali senza figli con almeno un fratello, sorella o nipote, in cui non siano presenti componenti inabili;
  • nuclei monoparentali senza figli con almeno un fratello, sorella o nipote, in cui solo il richiedente sia inabile;
  • nuclei familiari senza figli, in cui sia presente almeno un coniuge inabile e nessun altro componente inabile.

Quali sono i nuclei familiari che non hanno diritto agli Anf?

I lavoratori dipendenti non hanno diritto agli Anf se nel nucleo familiare ci sono figli a carico disabili o entro i 21 anni di età.

A partire dal 2022 per questi nuclei gli Assegni familiari sono stati sostituiti dall’Assegno Unico, che consiste in un contributo mensile erogato dall’INPS sul conto corrente dei beneficiari. In dettaglio non si ha diritto agli Anf se nel nucleo familiare è presente:

  • un figlio minorenne a carico;
  • un figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni di età, per il quale ricorra una delle seguenti condizioni:
    • frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea;
    • svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui;
    • sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
    • svolga il servizio civile universale;
  • figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.
Limiti-di-reddito-per-gli-Assegni-familiari-Anf-2023-INPS
La pagina dell’Assegno Unico sul sito dell’INPS:

Quali sono le differenze tra Anf e Assegno Unico?

Tra l’Assegno Unico e gli Anf ci sono alcune differenze sostanziali. Prima di tutto l’Assegno Unico non viene accreditato in busta paga, ma tramite bonifico mensile direttamente dall’INPS.

In secondo luogo, questa misura non ha limiti di reddito e ne hanno diritto tutti i nuclei a prescindere dalla situazione economica. Tuttavia gli importi sono modellati sull’ISEE del nucleo familiare e ai redditi più bassi spettano somme più alte.

Nello specifico le famiglie con ISEE più basso (entro i 16.215 euro) percepiscono 189,2 euro per figlio, mentre gli ISEE più alti (oltre i 43.240 euro) 54 euro per figlio minorenne. A questi importi si aggiungono delle maggiorazioni ad esempio in caso di figli disabili, famiglie numerose o bambini entro 1 anno di età.

Infine, l’importo degli Anf è calcolato sul reddito familiare del lavoratore, mentre quello dell’Assegno Unico sull’ISEE familiare del nucleo. L’ISEE tiene conto dell’intera situazione economica della famiglia, valutando oltre al reddito anche i vari patrimoni.

Per ottenere perciò l’Assegno Unico i lavoratori dipendenti devono per prima cosa compilare la DSU e richiedere l’ISEE in corso di validità. Trovate maggiori informazioni nel nostro articolo che spiega come richiedere l’Assegno Unico.

Scopri la pagina dedicata alle offerte di lavoro e ai diritti dei lavoratori.

Come richiedere gli Anf nel 2023?

Dipendenti pubblici

Per quanto riguarda i lavoratori pubblici, questi possono richiedere ogni anno gli Anf a partire dal 1 luglio, utilizzando il modello “Richiesta assegno al nucleo familiare (Dipendente)“.

Devono però essere in possesso della Certificazione Unica (ex CUD) o della dichiarazione dei redditi (modello 730 o Modello Redditi PF) dell’anno precedente.

Le istruzioni approfondite su come richiedere gli Anf sono indicate sul sito NoiPA, nella pagina dedicata all’Assegno al nucleo familiare.

Dipendenti privati

I lavoratori del settore privato devono richiedere gli Anf inviando domanda in via telematica sul sito dell’INPS. Basta collegarsi al sito dell’Istituto quindi digitare “Anf” nella barra di ricerca, poi, tra i risultati, si deve identificare il tipo di prestazione a cui si ha diritto:

  • Assegno per il Nucleo Familiare – ANF (Dipendenti privati), rivolto ai nuclei familiari di lavoratori dipendenti del settore privato non agricolo;
  • Assegno per il Nucleo Familiare – Lavoratori agricoli, per i nuclei familiari di lavoratori agricoli;
  • Assegno per il Nucleo Familiare – Lavoratori ditte cessate e fallite, per i nuclei familiari di lavoratori dipendenti del settore privato le cui ditte hanno cessato l’attività o risultano fallite.

Scelta la prestazione basta cliccare su Approfondisci alla sua destra, quindi autenticarsi con SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi). Infine sarà sufficiente seguire le operazioni indicate sullo schermo per inviare la domanda.

Ricordiamo comunque che per la richiesta degli Anf è possibile anche rivolgersi a Caf e Patronati o contattare telefonicamente il Contact center dell’INPS al numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o allo 06.164.164 (da rete mobile).

FAQ sulle novità degli Assegni familiari Anf

Cosa sono gli Assegni familiari (Anf)?

Gli Assegni familiari (Anf) sono somme mensili che vengono corrisposte ai lavoratori dipendenti in busta paga. Questo beneficio spetta ai lavoratori che hanno coniugi, fratelli, sorelle o nipoti nel loro nucleo familiare.

Chi ha diritto agli Assegni familiari (Anf) nel 2023?

Nel 2023, hanno diritto agli Assegni familiari (Anf) i nuclei familiari che sono formati da coniugi, fratelli, sorelle e nipoti. I nuclei con figli a carico non percepiscono più gli Anf, ma possono richiedere l’Assegno Unico.

Quali sono i nuclei familiari che non hanno diritto agli Assegni familiari (Anf)?

I nuclei familiari che non hanno diritto agli Assegni familiari (Anf) sono quelli in cui nel nucleo familiare ci sono figli a carico disabili o entro i 21 anni di età. Per questi nuclei, gli Anf sono stati sostituiti dall’Assegno Unico.

Quali sono le differenze tra gli Assegni familiari (Anf) e l’Assegno Unico?

Tra gli Assegni familiari (Anf) e l’Assegno Unico ci sono alcune differenze sostanziali. L’Assegno Unico non viene accreditato in busta paga, ma viene erogato mensilmente tramite bonifico dall’INPS. Inoltre, l’Assegno Unico non ha limiti di reddito e ne hanno diritto tutti i nuclei familiari, anche quelli con situazioni economiche più alte.

Come posso richiedere gli Assegni familiari (Anf) nel 2023 se sono un dipendente pubblico?

Se sei un dipendente pubblico, puoi richiedere gli Assegni familiari (Anf) a partire dal 1 luglio di ogni anno. Dovrai utilizzare il modello “Richiesta assegno al nucleo familiare (Dipendente)” e avere la Certificazione Unica (ex CUD) o la dichiarazione dei redditi dell’anno precedente.

Come posso richiedere gli Assegni familiari (Anf) nel 2023 se sono un dipendente privato?

Se sei un dipendente privato, puoi richiedere gli Assegni familiari (Anf) inviando la domanda in via telematica sul sito dell’INPS. Dovrai cercare “Anf” nella barra di ricerca e selezionare il tipo di prestazione corrispondente alla tua situazione (es. ANF per dipendenti privati). Segui le istruzioni sullo schermo e autenticati con SPID, CIE o CNS per inviare la domanda. Puoi anche rivolgerti a Caf e Patronati o contattare il Contact center dell’INPS per ulteriori informazioni e assistenza.

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