Assegni familiari: tabelle, requisiti, importi e come fare domanda. Un incentivo destinato ai lavoratori che hanno famigliari a carico. In questo articolo spieghiamo anche come recuperare gli arretrati.
(Nel gruppo Telegram contenuti speciali su offerte di lavoro e bonus) (Entra nel gruppo whatsapp con offerte di lavoro, bonus e concorsi sempre aggiornati) (Qui la pagina riservata ai concorsi sempre aggiornata)
Indice:In questa pagina, ogni giorno, trovi tutti gli aggiornamenti sui bonus, le agevolazioni fiscali, le guide più utili per famiglie, liberi professionisti e aziende.
Assegni familiari: cosa sono
Gli assegni familiari sono una misura di sostegno economico riservata a lavoratori italiani e stranieri e spettano a chi rispetta un limite di Isee indicato ogni anno. A pagarli sono i datori di lavoro per chi ha dei dipendenti e dall’Inps per chi è iscritto alla gestione separata, i lavoratori di ditte cessate o fallite, i dipendenti agricoli o i lavoratori domestici. (In questa guida abbiamo spiegato la differenza con gli assegni familiari erogati dai Comuni)

A chi spettano e requisiti
Per ogni familiare il numero degli assegni familiari viene calcolato sul numero di componenti del nucleo familiare. Per esempio, infatti, sei hai tre persone a carico, ti toccano tre assegni familiari. Vediamo a chi spettano:
- Dipendente;
- Dipendente agricolo,
- Domestico,
- Iscritto alla gestione separata;
- Pensionato;
Inoltre può ricevere questi soldi anche il titolare di prestazioni previdenziali (per esempio di assegno ordinario di invalidità). Per i lavoratori part-time il calcolo dei soldi dovuti si esegue sui giorni per i quali hai effettivamente prestato servizio. Per avere l’assegno intero devi lavorare più di 24 ore.
Gli esclusi
Non vengono considerati parte del nucleo familiare:
- il coniuge legalmente separato o che ha abbandonato la famiglia
- chi è sciolto da unione civile
- il coniuge ed i figli non residenti in Italia o gli equiparati del cittadino stranieri
- i figli maggiorenni abili, che non sono studenti non hanno un lavoro da apprendisti
Tabelle assegni familiari 2020
In queste tabelle in Pdf, che potete leggere CLICCANDO SU QUESTO LINK, viene spiegato come cambia l’importo dell’assegno, per le persone presenti nel nucleo familiare, quali sono i limiti di reddito da rispettare.
La domanda e video per compilarla
La domanda va presentata ogni anno col modulo ANF/DIP SR16 direttamente all’Inps sul sito nella sezione dedicata, attraverso il call center (numero 803 164, gratuito da telefono fisso e il numero 06 164 164 da cellulare) oppure attraverso un patronato.
Alla domanda va allegata una autocertificazione nella quale si dichiara il proprio stato di famiglia. Di seguito il link per scaricare il modulo ANF/DIP SR16,
Autorizzazione INPS
Per alcuni casi particolari serve l’autorizzazione dell’Inps per inserire delle persone nel nucleo familiare. Per esempio:
- genitori non sposati,
- coniugi separati,
- familiari residenti all’estero.
- Fratelli, sorelle e nipoti;
- Familiari residenti all’estero;
- Figli di genitori separati legalmente o divorziati;
- Figli con età tra 18 e i 21 anni, studenti o assunti come apprendisti, se il nucleo familiare è numeroso;
- Familiari disabili (senza certificazione sanitaria).
Arretrati degli assegni familiari
Per cinque anni è possibile richiedere gli assegni familiari arretrati non incassati. Anche in questo caso, per presentare domanda, si può usare il sito dell’Inps, il call center o servizi dei patronati. (A questo link tutti i dettagli per chiedere gli arretrati Inps)
Assegni familiari: cosa fa reddito?
Per capire a quanto ammontano gli assegni familiari un requisiti importante è il reddito riferito all’intero nucleo familiare, calcolato rispetto all’anno precedente. Concorrono a formarlo:
- tutti i redditi assoggettabili all’Irpef di chi fa parte del nucleo familiare
- i redditi di qualsiasi natura, compresi quelli esenti da imposte e quelli soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o ad imposta sostitutiva se superiori a 1.032,91 euro
Non contribuiscono a comporre il reddito del nucleo familiare:
- le somme percepite a titolo di TFR (Trattamenti di Fine Rapporto) o le anticipazioni sulle stesse;
- le somme inerenti sui trattamenti di famiglia;
- le rendite vitalizie erogate dall’INAIL, le pensioni di guerra e le pensioni tabellari ai militari di leva vittime di infortunio;
- le indennità di accompagnamento agli invalidi civili, ai ciechi civili assoluti, ai minori invalidi che non possono camminare e ai pensionati di inabilità e quelle di comunicazione per sordi e le indennità speciali per i ciechi parziali;
- gli indennizzi per danni irreversibili da vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazioni di emoderivati;
- gli arretrati di cassa integrazione riferiti ad anni precedenti a quello di erogazione;
- l’indennità di trasferta per la parte non assoggettabile a imposizione fiscale;
- gli assegni di mantenimento percepiti dal coniuge legalmente separato a carico del/della richiedente e che servono al mantenimento dei figli.
Pagamento
Per i lavoratori dipendenti, l’accredito degli assegni familiari è previsto direttamente in busta paga, dal mese successivo a quello della domanda. In caso di ritardi, al primo versamento vengono accreditati gli arretrati. L’Inps, invece, impiega due tre mesi per il primo accredito nel quale include tutti gli assegni familiari che spettano al lavoratore.