Nell’articolo di oggi vedremo come funziona l’Assegno di inclusione con un minore in famiglia (scopri le ultime notizie sul Rdc e sui bonus attivi in italia. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Si può richiedere l’Assegno di inclusione con un minore in famiglia?
L’Assegno di inclusione (Adi), introdotto dal Decreto Lavoro (DL 48/2023, art. 1 ss.), sarà in vigore dal 1° gennaio 2024 e rappresenta il sostituto del Reddito di cittadinanza. Questa prestazione però è rivolta alle famiglie che comprendono almeno un membro minorenne, una persona con disabilità o un individuo ultrasessantenne.
Inoltre, l’Assegno di inclusione si applica anche alle famiglie che includono individui in situazioni svantaggiate, se partecipano a programmi di assistenza e cura forniti dai servizi socio-sanitari locali, certificati dalla Pubblica Amministrazione.
Per chiarire ulteriormente, i beneficiari dell’Assegno di inclusione sono le stesse persone che, nel corso del 2023, hanno diritto al Reddito di cittadinanza per 12 mesi.
Se all’interno di un nucleo familiare è presente un minore, questo ha il diritto di richiedere l’Assegno di inclusione, a condizione che soddisfi tutti i requisiti necessari per ottenere però il beneficio.
Entra nella community, informati e fai le tue domande su Youtube e Instagram.
Come funziona l’Assegno di inclusione con un minore
L’Assegno di inclusione rappresenta anche un’alternativa alla Pensione di cittadinanza, che è l’assistenza erogata ai nuclei familiari in cui tutti i membri soddisfano almeno una delle seguenti condizioni: hanno superato i 67 anni di età o sono affetti da una disabilità grave o non autosufficienti.
Per le famiglie che si trovano in questa situazione, l’Adi offre importi più elevati e ha requisiti di reddito familiare differenti, simili a quelli della Pensione di cittadinanza.
Tuttavia, se all’interno del nucleo familiare è presente un minore, esso in genere non rientra in questa casistica. Salvo nel caso in cui il bambino e tutti gli altri membri del nucleo familiare siano affetti da una disabilità grave, siano non autosufficienti o abbiano compiuto 67 anni.
I requisiti per richiedere l’Adi
L’Assegno di inclusione è un beneficio estremamente selettivo, poiché richiede ai beneficiari di soddisfare una serie di condizioni contemporaneamente. Queste condizioni spaziano dalla residenza a requisiti legati all’ISEE, al reddito e al patrimonio.

Requisiti soggettivi, di cittadinanza, residenza e soggiorno
Per avere diritto all’Assegno di inclusione è necessario soddisfare i requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno, oltre a rispettare alcune condizioni soggettive specifiche. Ecco una spiegazione più dettagliata di queste condizioni necessarie:
- essere cittadino dell’Unione Europea o suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, ovvero titolare dello status di protezione internazionale, di cui al decreto legislativo 19 novembre 2007, n. 251;
- al momento della presentazione della domanda, deve essere residente in Italia per almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 anni in modo continuativo;
- il requisito dei 5 anni di residenza è esteso a tutti componenti del nucleo familiare conteggiati nella scala di equivalenza dell’Assegno di inclusione.
- non essere sottoposto a misura cautelare personale o a misura di prevenzione;
- non avere sentenze definitive di condanna o adottate ai sensi dell’articolo 444 e seguenti del codice di procedura penale (cosiddetto “patteggiamento”), intervenute nei 10 anni precedenti la richiesta.
Requisiti ISEE e di reddito
I requisiti economici necessari per poter richiedere l’Assegno di inclusione riguardano sia il valore ISEE che il reddito familiare complessivo. Ecco in dettaglio i requisiti da rispettare:
- un valore dell’ISEE in corso di validità non superiore a 9.360 euro;
- un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di 6.000 euro annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. La soglia di reddito familiare è invece fissata in 7.560 euro annui, moltiplicata secondo la stessa scala di equivalenza, se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza.
Requisiti patrimoniali (mobiliare e immobiliare)
Le condizioni relative ai patrimoni, cioè i beni mobili e immobili, sono invece queste:
- un valore del patrimonio immobiliare, come definito ai fini ISEE, diverso dalla casa di abitazione di valore ai fini IMU non superiore a 150.000 euro, non superiore a 30.000 euro;
- un valore del patrimonio mobiliare, come definito ai fini ISEE, non superiore a una soglia di 6.000 euro, accresciuta di 2.000 euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10.000 euro, incrementato di ulteriori 1.000 euro per ogni minorenne successivo al secondo; tali massimali sono ulteriormente incrementati di 5.000 euro per ogni componente in condizione di disabilità e di 7.500 euro per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, come definite a fini ISEE, presente nel nucleo;
- nessun componente il nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei trentasei mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente;
- nessun componente deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto, nonché di aeromobili di ogni genere.
Quali sono gli importi Assegno di inclusione con un minore
Come accennato in precedenza, i nuclei familiari che includono un membro di minore età e rispettano i requisiti appena elencati sono idonei a ricevere l’Assegno di inclusione.
L’importo mensile attribuito varia in base alla composizione specifica del nucleo familiare e al reddito familiare dei beneficiari. Questo contributo mensile è concepito infatti come un’integrazione al reddito familiare, mirando a garantire che il reddito dei beneficiari sia di almeno 6.000 euro all’anno.
Per calcolare l’importo effettivo, si parte dal massimo beneficio previsto per un individuo senza reddito (6.000 euro) e lo si moltiplica per il parametro della scala di equivalenza, ovvero un valore che tiene conto della composizione specifica del nucleo familiare.
Il risultato ottenuto rappresenta l’importo annuale previsto. Qualora il nucleo familiare disponga di redditi, queste entrate vengono sottratte dal totale annuale.
Come si calcola il parametro della scala di equivalenza
Il parametro della scala di equivalenza per l’Assegno di inclusione viene determinato assegnando 1 punto di partenza all’intero nucleo familiare. Successivamente, questo valore aumenta in base alla specifica composizione del nucleo, in questo modo:
- + 0,50 per ciascun altro componente con disabilità grave o non autosufficiente;
- + 0,40 per ciascun altro componente con età pari o superiore a 60 anni;
- + 0,40 per un componente maggiorenne con carichi di cura, cioè che si prende cura di un disabile o di un bambino con meno di tre anni di età;
- + 0,30 per ciascun altro componente adulto in condizione di grave disagio bio-psico-sociale e inserito in programmi di cura e di assistenza certificati dalla pubblica amministrazione;
- + di 0,15 per ciascun minore di età, fino a due;
- + di 0,10 per ciascun minore di età, oltre il secondo.
La formula di calcolo degli importi dell’Adi
Per riassumere, ecco la formula matematica da applicare per calcolare gli importi mensili dell’Assegno di inclusione:
[(6.000 euro x parametro scala di equivalenza) – reddito familiare] : 12 = importo mensile.
Solo quando il nucleo familiare è composto esclusivamente da individui di età superiore a 67 anni o affetti da disabilità grave o non autosufficienza, verrà invece utilizzata questa formula alternativa:
[(7.560 euro x parametro scala di equivalenza) – reddito familiare] : 12 = importo mensile.
Esempio di calcolo degli importi dell’Adi con un minore
Immaginiamo una famiglia, con un reddito annuo di 2.000 euro, composta da due genitori e un figlio di 2 anni. Grazie alla presenza del minore nel nucleo familiare, questa famiglia ha diritto all’Assegno di inclusione.
Per calcolare l’importo mensile previsto, è necessario prima determinare il parametro della scala di equivalenza.
Sulla scala di equivalenza, questa famiglia ha 1 punto di base, a cui si aggiungono: +0,15 punti, per il figlio minorenne a carico, e +0,40 punti a causa della presenza di un adulto con responsabilità di cura nei confronti di un figlio con meno di 3 anni. Di conseguenza, il parametro della scala di equivalenza corrisponde a 1,55 (= 1 + 0,15 + 0,40).
Ora, moltiplichiamo l’importo massimo dell’Assegno di inclusione, cioè 6.000 euro, per 1,55, che è il valore del parametro della scala di equivalenza. Ottenendo così un risultato di 9.300 euro all’anno.
Questi 9.300 euro rappresentano l’importo annuale a cui la famiglia avrebbe diritto se il suo reddito fosse pari a zero. Tuttavia, nel caso specifico, il nucleo familiare dispone di un reddito annuo di 2.000 euro. Perciò, sottraiamo i 2.000 euro del reddito familiare dai 9.300 euro dell’importo massimo e abbiamo un totale di 7.300 euro, che la famiglia riceverà come Adi per un periodo di 12 mesi.
Per calcolare l’importo mensile versato, basta dividere i 7.300 euro per i 12 mesi dell’anno. In conclusione, la famiglia riceverà una somma di circa 608 euro (= 7.300 euro / 12) al mese dall’INPS per un anno.
FAQ: Domande frequenti sull’Assegno di inclusione
Cosa è cambiato per l’Assegno di inclusione a giugno 2023?
A giugno 2023 sono state introdotte alcune modifiche all’Assegno di inclusione. È importante tenere presente che, a partire dal 1° gennaio 2024, l’Assegno di inclusione prenderà il posto del Reddito di cittadinanza. Le modifiche riguardano l’obbligo per il percettore attivabile al lavoro di accettare la prima offerta congrua di lavoro.
Chi può beneficiare dell’Assegno di inclusione se ha più di 60 anni?
Le persone che hanno superato i 60 anni di età, hanno un ISEE di massimo 9.360 euro e rispettano i requisiti di reddito e patrimoni, possono beneficiare dell’Assegno di inclusione.
Ci sono differenze tra la Pensione di Cittadinanza e l’Assegno di inclusione?
Le differenze sostanziali tra la Pensione di Cittadinanza e l’Assegno di inclusione riguardano il calcolo degli importi spettanti. Per il resto i requisiti di età e le condizioni economiche restano pressoché invariati.
Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sull’Assegno di inclusione: