Privacy
×
The wam
×
icona-ricerca
Home / Assegno di inclusione » Bonus e Incentivi / Assegno di inclusione disoccupati

Assegno di inclusione disoccupati

Assegno di inclusione e disoccupati, vediamo quando si può ottenere la nuova prestazione e quali sono gli importi.

di Alda Moleti

Ottobre 2023

Nell’articolo di oggi parleremo di Assegno di inclusione e disoccupati, per vedere se e quando spetta la nuova prestazione INPS (scopri le ultime notizie sul Rdc e sui bonus attivi in italia. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Come funziona l’Assegno di inclusione per i disoccupati?

A partire dal 1° gennaio 2024, un nuovo programma assistenziale prenderà il posto del Reddito di cittadinanza. Questa nuova iniziativa, denominata Assegno di inclusione, è stata progettata per fornire un aiuto mirato ai nuclei familiari che affrontano situazioni complesse.

Nello specifico, si tratta di una prestazione che spetta solo alle famiglie che includono almeno un membro minorenne, disabile, over 60 o una persona presa in carico dai servizi sociali a causa di un grave disagio bio-psico-sociale.

I disoccupati, anche se ricevono l’indennità di disoccupazione, avranno il diritto di richiedere l’Assegno di inclusione, a condizione che soddisfino tutti i requisiti previsti dal programma.

Entra nella community, informati e fai le tue domande su Youtube e Instagram.

Assegno di inclusione e Naspi sono compatibili?

L’Assegno di inclusione è pienamente compatibile con la Naspi se i beneficiari rispettano i requisiti richiesti.

Tuttavia, per ottenere la prestazione non basta che la composizione del nucleo familiare includa un disabile, un minore, un over 60 o una persona in carico dei servizi sociali. È infatti necessario rispettare alcune condizioni legate all’ISEE e al reddito familiare e questi due parametri tengono conto delle indennità percepite, tra cui la Naspi.

Inoltre, l’importo dell’Assegno di inclusione può diminuire se il nucleo familiare percepisce la Naspi, in quanto il calcolo delle somme spettanti si basa anch’esso sul reddito familiare dei percettori.

Quali sono i requisiti necessari per richiedere l’Assegno di inclusione?

Per ottenere l’Assegno di inclusione, i richiedenti, inclusi i disoccupati (percettori o meno di Naspi), devono soddisfare una serie di requisiti, che includono cittadinanza, residenza, ISEE, reddito e patrimonio.

Requisiti soggettivi, di cittadinanza, residenza e soggiorno

Ecco i requisiti soggettivi, di cittadinanza, residenza e soggiorno necessari per poter accedere all’Assegno di inclusione:

Assegno-di-inclusione-e-disoccupati-decreto
In foto, i requisiti dell’Adi elencati nel Decreto Lavoro (DL, 48/2023).

Requisiti ISEE e di reddito

I requisiti economici richiesti, cioè legati all’ISEE e al reddito familiare, sono invece i seguenti:

Requisiti patrimoniali (mobiliare e immobiliare)

Infine ecco le condizioni relative ai patrimoni, ossia i beni mobili e immobili, che influenzano l’ammissibilità all’Assegno di inclusione:

Quanto prende di Assegno di inclusione un disoccupato con la Naspi?

Consideriamo prima di tutto che l’Assegno di inclusione costituisce un’integrazione al reddito dei beneficiari. In pratica mira a portare il reddito familiare fino a un massimo di 6.000 euro all’anno (500 euro al mese), calcolati per un single a reddito zero.

Tuttavia, l’Assegno di inclusione può anche rappresentare una valida alternativa alla Pensione di cittadinanza, ma solo se il nucleo familiare è costituito esclusivamente da persone di almeno 67 anni d’età o che presentino gravi condizioni di disabilità o non autosufficienza.

In queste circostanze, l’assegno può raggiungere un importo massimo di 7.560 euro all’anno per un singolo individuo che non percepisca alcun reddito.

Va, infine, tenuto presente che tali importi massimi diminuiscono in presenza di altre fonti di reddito nel nucleo familiare (es. Naspi o Dis-coll), mentre possono salire se nel nucleo ci sono altri componenti in condizione di fragilità.

Come calcolare gli importi dell’Assegno di inclusione

Per calcolare l’importo spettante dell’Assegno di inclusione, è necessario moltiplicare il massimo beneficio previsto per un individuo senza reddito, cioè 6.000 euro (o 7.560 euro), per il parametro della scala di equivalenza.

Il risultato rappresenterà l’importo annuale spettante, che può essere suddiviso in importi mensili semplicemente dividendo il numero per i 12 mesi dell’anno.

Come calcolare il parametro della scala di equivalenza

Il parametro della scala di equivalenza è un valore numerico che tiene conto della composizione del nucleo familiare. Per calcolare questo parametro, si parte da un valore base di 1 punto e si incrementa in questo modo:

La formula di calcolo degli importi dell’Adi

Semplificando il tutto, per calcolare gli importi mensili dell’Assegno di inclusione, è possibile utilizzare la seguente formula:

[(6.000 euro x parametro scala di equivalenza) – reddito familiare] : 12 = importo mensile

Tuttavia, è importante notare che questa formula non si applica nel caso in cui il nucleo familiare sia composto esclusivamente da individui con almeno 67 anni di età o affetti da gravi disabilità o non autosufficienza. In questa situazione specifica, la formula per determinare gli importi mensili spettanti dell’Adi è questa:

[(7.560 euro x parametro scala di equivalenza) – reddito familiare] : 12 = importo mensile

Esempio di calcolo degli importi dell’Adi

Supponiamo una famiglia composta da due genitori e due figli minorenni, di cui uno con meno di 3 anni, e che, ricevendo la Naspi, ha un reddito familiare di 2.000 euro all’anno. Grazie alla presenza di minori nel nucleo familiare, questa famiglia ha diritto all’Assegno di inclusione (Ai).

Per calcolare l’importo mensile previsto, dobbiamo prima determinare il parametro della scala di equivalenza.

Nel caso specifico, questo valore si ottiene partendo da 1 punto di base assegnato alla famiglia e aggiungendo: + 0,15 per ciascun minore e + 0,40, per la presenza di un adulto con carichi di cura verso un bambino con meno di 3 anni. Il parametro della scala di equivalenza per questa famiglia è quindi di 1,70 (= 1 + 0,15 + 0,15 + 0,40).

Successivamente, moltiplichiamo l’importo massimo annuale dell’Assegno di inclusione, che è di 6.000 euro, per il parametro della scala di equivalenza, cioè per 1,70. Questo calcolo ci porta a un totale di 10.200 euro all’anno.

Tuttavia, dato che il nucleo familiare ha un reddito annuale di 2.000 euro, dobbiamo sottrarre questo importo dai 10.200 euro dell’importo massimo calcolato in precedenza. In questo modo, otteniamo un totale di 8.200 euro, che rappresenta l’importo reale che la famiglia riceverà nell’arco di un anno.

Infine, per ottenere l’importo mensile, dividiamo gli 8.200 euro per i 12 mesi dell’anno. Di conseguenza, la famiglia riceverà circa 683 euro al mese (= 8.200 euro / 12) dall’INPS.

FAQ: Domande frequenti sull’Assegno di inclusione

Cosa è cambiato per l’Assegno di inclusione a giugno 2023?

A giugno 2023 sono state introdotte alcune modifiche all’Assegno di inclusione. È importante tenere presente che, a partire dal 1° gennaio 2024, l’Assegno di inclusione prenderà il posto del Reddito di cittadinanza. Le modifiche riguardano l’obbligo per il percettore attivabile al lavoro di accettare la prima offerta congrua di lavoro.

Chi può beneficiare dell’Assegno di inclusione se ha più di 60 anni?

Le persone che hanno superato i 60 anni di età, hanno un ISEE di massimo 9.360 euro e rispettano i requisiti di reddito e patrimoni, possono beneficiare dell’Assegno di inclusione.

Ci sono differenze tra la Pensione di Cittadinanza e l’Assegno di inclusione?

Le differenze sostanziali tra la Pensione di Cittadinanza e l’Assegno di inclusione riguardano il calcolo degli importi spettanti. Per il resto i requisiti di età e le condizioni economiche restano pressoché invariati.

Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sull’Assegno di inclusione:

Entra nel gruppo WhatsApp e Telegram

Canale Telegram

Gruppo WhatsApp