Nell’articolo di oggi vedremo come funzionano Assegno di inclusione e Naspi e se le due prestazioni sono compatibili (scopri le ultime notizie sul Rdc e sui bonus attivi in italia. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Assegno di inclusione e Naspi sono compatibili?
A partire dal 1° gennaio 2024 l’Assegno di inclusione (Adi) sostituirà il Reddito di cittadinanza ed è una delle nuove misure introdotte dal Decreto lavoro (DL 48/2023). Questo beneficio è specificamente destinato ai nuclei familiari che includono almeno un membro minorenne, disabile, con 60 anni compiuti o che è stato preso in carico dai servizi sociali a causa di una grave situazione di disagio bio-psico-sociale.
I disoccupati che ricevono la Naspi hanno diritto a richiedere l’Assegno di inclusione, sempre se rispettano tutti i requisiti richiesti. Soprattutto, per ottenere l’Adi è necessario rispettare delle condizioni legate all’ISEE del nucleo e al reddito familiare, entrambi valori che tengono conto delle indennità di disoccupazione percepite, quali la Naspi.
Inoltre, gli importi dell’Adi si calcolano tenendo conto del reddito familiare dei beneficiari e questo sale se si percepisce la Naspi, poiché è una prestazione che fa reddito. In pratica, chi riceve la Naspi avrà importi più bassi rispetto a un nucleo familiare a reddito zero.
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Quali sono i requisiti necessari per richiedere l’Assegno di inclusione?
Per ottenere l’Assegno di inclusione i richiedenti, compresi i percettori di Naspi, devono soddisfare una serie di requisiti soggettivi, legati a cittadinanza, residenza, ISEE, reddito e patrimoni. Li abbiamo elencati qui sotto.
Requisiti soggettivi, di cittadinanza, residenza e soggiorno
Per avere diritto all’Assegno di inclusione è necessario soddisfare i requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno, oltre a rispettare alcune condizioni soggettive specifiche:
- essere cittadino dell’Unione Europea o suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, ovvero titolare dello status di protezione internazionale, di cui al decreto legislativo 19 novembre 2007, n. 251;
- al momento della presentazione della domanda, deve essere residente in Italia per almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 anni in modo continuativo;
- il requisito dei 5 anni di residenza è esteso a tutti componenti del nucleo familiare conteggiati nella scala di equivalenza dell’Assegno di inclusione.
- non essere sottoposto a misura cautelare personale o a misura di prevenzione;
- non avere sentenze definitive di condanna o adottate ai sensi dell’articolo 444 e seguenti del codice di procedura penale (cosiddetto “patteggiamento”), intervenute nei 10 anni precedenti la richiesta.

Requisiti ISEE e di reddito
I requisiti economici necessari a richiedere l’Assegno di inclusione includono la valutazione dell’ISEE e del reddito familiare complessivo. Nello specifico questi sono i requisiti da rispettare:
- un valore dell’ISEE in corso di validità non superiore a 9.360 euro;
- un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di 6.000 euro annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. La soglia di reddito familiare è invece fissata in 7.560 euro annui, moltiplicata secondo la stessa scala di equivalenza, se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza.
Requisiti patrimoniali (mobiliare e immobiliare)
Per quanto riguarda i requisiti legati al patrimonio, le condizioni relative a beni mobili e immobili includono:
- un valore del patrimonio immobiliare, come definito ai fini ISEE, diverso dalla casa di abitazione di valore ai fini IMU non superiore a 150.000 euro, non superiore a 30.000 euro;
- un valore del patrimonio mobiliare, come definito ai fini ISEE, non superiore a una soglia di 6.000 euro, accresciuta di 2.000 euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10.000 euro, incrementato di ulteriori 1.000 euro per ogni minorenne successivo al secondo; tali massimali sono ulteriormente incrementati di 5.000 euro per ogni componente in condizione di disabilità e di 7.500 euro per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, come definite a fini ISEE, presente nel nucleo;
- nessun componente il nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei trentasei mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente;
- nessun componente deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto, nonché di aeromobili di ogni genere.
Quanto si prende di Assegno di inclusione con la Naspi?
Iniziamo considerando che l’Assegno di inclusione rappresenta un’integrazione al reddito, mirato a portare il reddito familiare a 6.000 euro al mese per un nucleo composto da una singola persona e senza reddito.
Tuttavia, l’Assegno di inclusione può anche sostituire la Pensione di cittadinanza. Questo quando il nucleo familiare è composto esclusivamente da individui con almeno 67 anni di età o che presentano condizioni di disabilità grave o non autosufficienza. In questo caso, l’assegno può raggiungere un importo massimo di 7.560 euro all’anno per un single senza redditi.
Gli importi massimi sono concessi solo qualora il nucleo familiare non disponga di alcun reddito e quindi non percepisca la Naspi, perché, come abbiamo detto, questa fa reddito.
Come calcolare gli importi dell’Assegno di inclusione
Nel caso di un single senza reddito, l’Assegno di inclusione ammonta a 6.000 euro all’anno (equivalenti a 500 euro al mese). Se poi il nucleo familiare è costituito esclusivamente da individui 67 anni compiuti o affetti da disabilità grave o non autosufficienza, l’importo massimo è di 7.560 euro all’anno.
L’importo assegnato al nucleo familiare diminuisce in presenza di qualsiasi forma di reddito, Naspi inclusa, mentre aumenta se vi sono ulteriori membri oltre al primo in condizioni di fragilità.
Per calcolare l’importo previsto dell’Assegno di Inclusione, è necessario moltiplicare il massimo beneficio attribuibile a un individuo senza reddito (6.000 euro o 7.560 euro) per il parametro della scala di equivalenza.
Il risultato ottenuto rappresenterà l’importo annuale previsto. Nel caso in cui il nucleo familiare disponga di entrate, queste verranno sottratte dal totale finale. Successivamente, per determinare l’importo mensile dell’Assegno di inclusione, è sufficiente dividere l’importo annuale per i 12 mesi dell’anno.
Come calcolare il parametro della scala di equivalenza
Il parametro della scala di equivalenza è un valore numerico che riflette la struttura del nucleo familiare. Per calcolare il parametro, si assegna inizialmente 1 punto al nucleo familiare e si incrementa in base ai seguenti criteri:
- + 0,50 per ciascun altro componente con disabilità grave o non autosufficiente;
- + 0,40 per ciascun altro componente con età pari o superiore a 60 anni;
- + 0,40 per un componente maggiorenne con carichi di cura, cioè che si prende cura di un disabile o di un bambino con meno di tre anni di età;
- + 0,30 per ciascun altro componente adulto in condizione di grave disagio bio-psico-sociale e inserito in programmi di cura e di assistenza certificati dalla pubblica amministrazione;
- + di 0,15 per ciascun minore di età, fino a due;
- + di 0,10 per ciascun minore di età, oltre il secondo.
La formula di calcolo degli importi dell’Adi
Per determinare gli importi mensili dell’Assegno di inclusione, è possibile utilizzare la seguente formula:
[(6.000 euro x parametro scala di equivalenza) – reddito familiare] : 12 = importo mensile
Questa formula non si applica nel caso in cui il nucleo familiare sia composto solo da individui con 67 anni compiuti o affetti da disabilità grave o non autosufficienza. In questo caso specifico, la formula per determinare gli importi mensili spettanti di Assegno di inclusione è la seguente:
[(7.560 euro x parametro scala di equivalenza) – reddito familiare] : 12 = importo mensile
Esempio di calcolo degli importi dell’Adi
Supponiamo una famiglia composta da due genitori e due figli minorenni, di cui uno con meno di 3 anni, e con un reddito familiare di 2.000 euro all’anno. Per calcolare l’importo mensile previsto, è necessario prima calcolare il parametro della scala di equivalenza.
Nel caso specifico, il parametro della scala di equivalenza di questa famiglia è di 1,70 (1 + 0,15 + 0,15 + 0,40), tenendo conto dei membri del nucleo familiare: 1 punto per il richiedente; +0,15 per il primo figlio minorenne a carico; +0,15 per il secondo figlio minorenne; +0,40 per la presenza di un adulto con carichi di cura nei confronti di un minore sotto i 3 anni.
Successivamente, moltiplichiamo l’importo massimo annuale dell’Assegno di inclusione, che è di 6.000 euro, per il parametro della scala di equivalenza, cioè per 1,70. Ciò ci porta a un totale di 10.200 euro all’anno.
Tuttavia, dato che il nucleo familiare ha un reddito annuale di 2.000 euro, sottraiamo questo importo dai 10.200 euro dell’importo massimo calcolato in precedenza. Otteniamo così un totale di 8.200 euro, che rappresenta l’importo annuale dell’Assegno di inclusione che la famiglia riceverà.
Infine, per ottenere l’importo mensile previsto, dividiamo gli 8.200 euro per i 12 mesi dell’anno. Di conseguenza, la famiglia riceverà un importo mensile di circa 683 euro (= 8.200 euro / 12) dall’INPS come Assegno di inclusione.
FAQ: Domande frequenti sull’Assegno di inclusione
Cosa è cambiato per l’Assegno di inclusione a giugno 2023?
A giugno 2023 sono state introdotte alcune modifiche all’Assegno di inclusione. È importante tenere presente che, a partire dal 1° gennaio 2024, l’Assegno di inclusione prenderà il posto del Reddito di cittadinanza. Le modifiche riguardano l’obbligo per il percettore attivabile al lavoro di accettare la prima offerta congrua di lavoro.
Chi può beneficiare dell’Assegno di inclusione se ha più di 60 anni?
Le persone che hanno superato i 60 anni di età, hanno un ISEE di massimo 9.360 euro e rispettano i requisiti di reddito e patrimoni, possono beneficiare dell’Assegno di inclusione.
Ci sono differenze tra la Pensione di Cittadinanza e l’Assegno di inclusione?
Le differenze sostanziali tra la Pensione di Cittadinanza e l’Assegno di inclusione riguardano il calcolo degli importi spettanti. Per il resto i requisiti di età e le condizioni economiche restano pressoché invariati.
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