Quanto al mese con l’Assegno di inclusione? Nell’articolo di oggi vedremo come si calcolano gli importi del sussidio (scopri le ultime notizie sul Rdc e sui bonus attivi in italia. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Come funziona l’Assegno di inclusione
Il Reddito di cittadinanza sarà sostituito dal 1° gennaio 2024 dall’Assegno di inclusione (Adi), una delle misure previste dal Decreto Lavoro.
L’Adi sarà destinato esclusivamente alle famiglie che includono almeno un individuo minorenne, disabile, con almeno 60 anni d’età o sotto l’assistenza dei servizi sociali a causa di gravi problemi di disagio bio-psico-sociale.
In aggiunta a queste condizioni, per poter accedere all’Assegno di inclusione, sarà fondamentale soddisfare anche requisiti legati a cittadinanza, soggiorno, ISEE, reddito e patrimoni.
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Quali sono i requisiti per ottenere l’Adi?
L’Assegno di inclusione è un beneficio molto selettivo, poiché richiede che i beneficiari soddisfino una serie di requisiti allo stesso tempo. Vediamoli tutti!
Requisiti soggettivi, di cittadinanza, residenza e soggiorno
Per avere diritto all’Assegno di inclusione, è fondamentale soddisfare i requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno, oltre a rispettare alcune condizioni soggettive specifiche:
- essere cittadino dell’Unione Europea o suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, ovvero titolare dello status di protezione internazionale, di cui al decreto legislativo 19 novembre 2007, n. 251;
- al momento della presentazione della domanda, deve essere residente in Italia per almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 anni in modo continuativo;
- il requisito dei 5 anni di residenza è esteso a tutti componenti del nucleo familiare conteggiati nella scala di equivalenza dell’Assegno di inclusione.
- non essere sottoposto a misura cautelare personale o a misura di prevenzione;
- non avere sentenze definitive di condanna o adottate ai sensi dell’articolo 444 e seguenti del codice di procedura penale (cosiddetto “patteggiamento”), intervenute nei 10 anni precedenti la richiesta.

Requisiti ISEE e di reddito
Di seguito sono elencati i requisiti economici necessari per presentare domanda per l’Assegno di inclusione, che includono l’ISEE e il reddito familiare:
- un valore dell’ISEE in corso di validità non superiore a 9.360 euro;
- un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di 6.000 euro annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. La soglia di reddito familiare è invece fissata in 7.560 euro annui, moltiplicata secondo la stessa scala di equivalenza, se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza.
Requisiti patrimoniali (mobiliare e immobiliare)
Ch vuole richiedere l’Assegno di inclusione deve soddisfare anche i requisiti legati al proprio patrimonio, il quale comprende sia beni mobili che immobili. Le condizioni relative ai patrimoni includono:
- un valore del patrimonio immobiliare, come definito ai fini ISEE, diverso dalla casa di abitazione di valore ai fini IMU non superiore a 150.000 euro, non superiore a 30.000 euro;
- un valore del patrimonio mobiliare, come definito ai fini ISEE, non superiore a una soglia di 6.000 euro, accresciuta di 2.000 euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10.000 euro, incrementato di ulteriori 1.000 euro per ogni minorenne successivo al secondo; tali massimali sono ulteriormente incrementati di 5.000 euro per ogni componente in condizione di disabilità e di 7.500 euro per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, come definite a fini ISEE, presente nel nucleo;
- nessun componente il nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei trentasei mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente;
- nessun componente deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto, nonché di aeromobili di ogni genere.
Quanto al mese con l’Assegno di inclusione?
L’Assegno di inclusione costituisce un’integrazione al reddito familiare, con l’obiettivo di elevarlo fino a 6.000 euro all’anno, calcolati per un nucleo familiare composto da un solo individuo.
Tuttavia, l’Adi può anche sostituire la Pensione di cittadinanza qualora il nucleo familiare sia formato esclusivamente da individui di almeno 67 anni o con disabilità grave o non autosufficienti. In tal caso, l’assegno per un single può raggiungere un massimo di 7.560 euro all’anno.
Tuttavia, gli importi massimi sono concessi soltanto se il nucleo familiare non dispone di alcun altro reddito.
Per essere più precisi, nel caso di un single privo di qualsiasi forma di reddito, l’Assegno di inclusione ammonta a 6.000 euro all’anno, corrispondenti a 500 euro al mese. Nel caso in cui il nucleo familiare sia costituito esclusivamente da individui con più di 67 anni affetti da gravi disabilità o non autosufficienza e privi di reddito, l’importo massimo per un single senza reddito è di 7.560 euro all’anno.
Questi importi massimi scendono in presenza di qualsiasi fonte di reddito, mentre crescono se sono presenti ulteriori membri in condizioni di fragilità oltre al primo beneficiario.
Come calcolare gli importi dell’Assegno di inclusione
Per calcolare l’importo spettante dell’Assegno di inclusione è necessario moltiplicare il massimo beneficio attribuibile a un individuo che vive solo e senza reddito (che può essere di 6.000 euro o 7.560 euro) per il parametro della scala di equivalenza. Questo parametro altro non è che un numero che descrive come è formato il nucleo familiare.
Il risultato ottenuto rappresenterà l’importo annuale previsto e, nel caso in cui il nucleo familiare disponga di qualche reddito, questo verrà sottratte dal totale finale. Per determinare quindi l’importo mensile dell’Assegno di inclusione sarà sufficiente dividere l’importo annuale per i 12 mesi dell’anno.
Come calcolare il parametro della scala di equivalenza
Il parametro della scala di equivalenza è un valore numerico che riflette la composizione del nucleo familiare. Per calcolarlo, si assegna inizialmente 1 punto base al nucleo che poi viene incrementato in questo modo:
- + 0,50 per ciascun altro componente con disabilità grave o non autosufficiente;
- + 0,40 per ciascun altro componente con età pari o superiore a 60 anni;
- + 0,40 per un componente maggiorenne con carichi di cura, cioè che si prende cura di un disabile o di un bambino con meno di tre anni di età;
- + 0,30 per ciascun altro componente adulto in condizione di grave disagio bio-psico-sociale e inserito in programmi di cura e di assistenza certificati dalla pubblica amministrazione;
- + di 0,15 per ciascun minore di età, fino a due;
- + di 0,10 per ciascun minore di età, oltre il secondo.
La formula di calcolo degli importi dell’Adi
In sintesi, la formula per calcolare gli importi mensili dell’Assegno di inclusione è la seguente:
[(6.000 euro x parametro scala di equivalenza) – reddito familiare] : 12
Quest’altra formula, invece, è applicabile solo quando il nucleo familiare è costituito esclusivamente da individui di almeno 67 anni o affetti da gravi disabilità o non autosufficienti e genera importi più elevati:
[(7.560 euro x parametro scala di equivalenza) – reddito familiare] : 12
Esempio di calcolo degli importi dell’Assegno di inclusione
Immaginiamo una famiglia composta da due genitori e tre figli minorenni, di cui uno che non ha ancora compiuto 3 anni, e con un reddito familiare di 2.000 euro all’anno. A causa della presenza di minori nel nucleo familiare, questa famiglia ha diritto all’Assegno di inclusione. Per calcolare l’importo mensile previsto è necessario prima calcolare il parametro della scala di equivalenza.
Sulla scala di equivalenza, la famiglia in questione ha 1 punto di base, al quale si aggiungono: +0,15 per il primo figlio minorenne a carico; +0,15 per il secondo figlio minorenne; +0,10 per il terzo figlio minorenne; +0,40 per presenza di un adulto con carichi di cura nei confronti di un minore sotto i 3 anni. Di conseguenza, il parametro della scala di equivalenza corrisponde a 1,80 (1 + 0,15 + 0,15 + 0,10 + 0,40).
A questo punto, moltiplichiamo l’importo massimo dell’Assegno di inclusione per un single, ovvero 6.000 euro, per il parametro della scala di equivalenza, ottenendo così un totale di 10.800 euro all’anno.
Questi 10.800 euro rappresentano l’importo annuale dell’Assegno di inclusione a cui la famiglia avrebbe diritto se il suo reddito fosse pari a zero. Tuttavia, nel caso specifico, il nucleo familiare dispone di un reddito annuale di 2.000 euro. Pertanto, sottraiamo i 2.000 euro del reddito familiare dai 10.800 euro dell’importo massimo, ottenendo così un totale di 8.800 euro che la famiglia riceverà come Adi per un periodo di 12 mesi.
Per calcolare l’importo mensile previsto come Assegno di inclusione è sufficiente dividere gli 8.800 euro per i 12 mesi dell’anno. In conclusione, la famiglia riceverà un importo mensile di circa 733 euro (= 8.800 euro / 12) dall’INPS.
FAQ: Domande frequenti sull’Assegno di inclusione
Cosa è cambiato per l’Assegno di inclusione a giugno 2023?
A giugno 2023 sono state introdotte alcune modifiche all’Assegno di inclusione. È importante tenere presente che, a partire dal 1° gennaio 2024, l’Assegno di inclusione prenderà il posto del Reddito di cittadinanza. Le modifiche riguardano l’obbligo per il percettore attivabile al lavoro di accettare la prima offerta congrua di lavoro.
Chi può beneficiare dell’Assegno di inclusione se ha più di 60 anni?
Le persone che hanno superato i 60 anni di età, hanno un ISEE di massimo 9.360 euro e rispettano i requisiti di reddito e patrimoni, possono beneficiare dell’Assegno di inclusione.
Ci sono differenze tra la Pensione di Cittadinanza e l’Assegno di inclusione?
Le differenze sostanziali tra la Pensione di Cittadinanza e l’Assegno di inclusione riguardano il calcolo degli importi spettanti. Per il resto i requisiti di età e le condizioni economiche restano pressoché invariati.
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