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Bonus mamme dei Comuni: come ottenere l’assegno di maternità

L’Assegno di maternità dei Comuni 2023 è uno dei sussidi INPS rivolti alle mamme. Scopri a chi spetta e come funziona.

Chiara Del Monaco è una linguista e copywriter specializzata in welfare.
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6' di lettura

L’Assegno di maternità dei Comuni 2023 è una prestazione assistenziale destinata ad alcune categorie di madri in caso di parto, affidamento preadottivo o adozione. Vediamo meglio come funziona e quali sono i requisiti per riceverlo (scopri le ultime notizie su agevolazioni economiche e diritti per la famiglia. Leggi su Telegram le novità su educazione, cura e salute dei figli, gravidanza, consigli per neo-mamme e relazioni familiari. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Tra i Bonus destinati alle madri ed erogati dall’INPS c’è l’Assegno di maternità dei Comuni o “assegno di base”. Si tratta di un contributo economico di tipo assistenziale rivolto alle mamme che non hanno diritto ad altre forme di assistenza per la maternità e hanno un ISEE basso.

In questo approfondimento analizziamo tutti i dettagli di questo sussidio: a chi spetta, come funziona e come ottenerlo.

Indice

Assegno di maternità dei Comuni 2023: cos’è e a chi spetta

L’Assegno di maternità dei Comuni o “Assegno di base” è un contributo economico concesso dai Comuni e pagato dall’INPS ai sensi del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 51.

Si tratta di una prestazione assistenzale che può essere richiesta in caso di parto, affidamento preadottivo o adozione da coloro che non hanno una contribuzione previdenziale sufficiente per accedere ad altri assegni di maternità, come maternità obbligatoria dipendenti, maternità autonomi o iscritti alla gestione Separata.

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Il nome del contributo economico è Assegno di maternità dei Comuni, ma spesso viene anche chiamato Bonus mamme dei Comuni. Invece, non deve essere confuso con l’Assegno di maternità statale per mamme disoccupate (per lavori atipici o discontinui).

L’Assegno di Maternità dei Comuni 2023 viene concesso direttamente dai Municipi alle madri o ai padri in caso di morte della madre o abbandono del minore. Prima di richiedere il sussidio bisogna assicurarsi di essere:

  • cittadina italiana;
  • cittadina comunitaria;
  • cittadina extra-comunitaria con permesso di soggiorno valido. Per sapere qual è il tipo di permesso necessario per la prestazione economica è necessario rivolgersi al proprio Comune di residenza.

Oltre ai requisiti anagrafici e contributivi (i destinatari non devono essere coperti da una copertura previdenziale obbligatoria), ci sono anche delle condizioni di reddito da rispettare. Ne parliamo meglio nel prossimo paragrafo.

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Assegno di maternità dei Comuni 2023: requisiti e importo

Per ottenere l’Assegno di maternità dei Comuni 2023, le mamme richiedenti devono assicurarsi prima di rispettare i requisiti previsti dalla legge. In particolare, devono essere cittadine residenti italiane, comunitarie o extra-comunitarie con specifico permesso di soggiorno.

Inoltre, prima di richiedere il sussidio con un’apposita domanda, le richiedenti devono assicurarsi di rientrare in questi requisiti:

  • non avere alcuna copertura previdenziale o averla entro un determinato importo fissato annualmente;
  • avere un ISEE basso. Nello specifico, i limiti ISEE da rispettare sono aggiornati ogni anno perché si adeguano alla variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo. In base alla Circolare INPS n. 27 del 18-02-2022, il limite di reddito fissato per il 2022 era di 17.747,58 euro, ISEE riferito al nucleo familiare di cui fa parte la mamma del bambino. Per il tetto massimo del 2023 bisogna aspettare la fine di gennaio;
  • non essere già beneficiarie di un altro Assegno di maternità INPS ai sensi della Legge 23 dicembre 1999, n. 488.

Per quanto riguarda l’importo spettante alle mamme con ISEE basso, anche quello cambia ogni anno in base all’aumento dei prezzi. Per il 2022, l’importo dell’Assegno di maternità dei Comuni era pari a 354,73 euro per 5 mensilità e, quindi, a 1.773,65 euro complessivi.

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Assegno di maternità dei Comuni 2023: come funziona

In attesa di conoscere l’importo preciso dell’Assegno di maternità dei Comuni 2023, ricordiamo che il contributo economico spetta in un’unica soluzione sia per le nascite sia per gli affidamenti preadottivi e le adozioni intervenute tra il 1° gennaio e il 31 dicembre dell’anno di riferimento.

La domanda per richiedere il sussido va presentata al proprio Comune di residenza che verificherà la sussistenza dei requisiti per ottenere l’Assegno di maternità. Invece, il pagamento della prestazione spetta all’INPS.

Inoltre, chiariamo che l’Assegno di maternità dei Comuni 2023 non è cumulabile con altri trattaemnti previdenziali, tranne nel caso in cui si ha diritto alla quota differenziale. Invece, è compatibile con l’Assegno Unico Universale.

Infine, ricordiamo che l’Assegno di maternità non costituisce reddito ai fini fiscali e previdenziali.

Assegno di maternità dei Comuni 2023: in foto, una donna incinta che potrebbe avere diritto alla prestazione economica.

Assegno di maternità dei Comuni 2023: come averlo

L’Assegno di maternità dei Comuni 2023 o assegno di base va richiesto entro presso gli uffici di competenza del Comune entro 6 mesi dalla nascita del figlio o dall’ingresso del minore in famiglia in caso di adozione o preaffidamento. In ogni caso, il minore non può avere più di 6 anni.

Per ottenere la prestazione assistenziale bisogna presentare una domanda apposita all’ufficio di protocollo o all’ufficio preposto del Municipio di residenza. In particolare, alla domanda bisogna allegare questi documenti:

  • DID, la dichiarazione di disponibilità al lavoro, dove la mamma risulta disoccupata o inoccupata;
  • certificato di nascita del Comune di residenza del bambino;
  • modello ISEE in corso di validità con dichiarazione DSU, attestazione ISEE e prospetto calcolo maternità;
  • documento d’identità valido della mamma richiedente ed il permesso di soggiorno CE di lungo periodo, se cittadina extracomunitaria;
  • attestazione della Banca o delle Poste Italiane contenente il codice IBAN, dove accreditare l’importo dell’assegno.

In merito ai tempi di pagamento del contributo economico, purtroppo sono un po’ lunghi. Infatti, l’Assegno di maternità dei Comuni 2023 può arrivare tra i 60 e i 120 giorni dopo la richiesta al Comune. Per controllare lo stato di avanzamento della pratica, è possibile andare sul fascicolo previdenziale del cittadino, la sezione riservata del sito INPS, accessibile tramite le credenziali digitali SPID, CIE o CNS.

Fonti e materiali di approfondimento

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