Assegno sociale, a chi spetta e importi

Assegno sociale, a chi spetta, quali sono gli importi, come si calcola l'eventuale riduzione o maggiorazione e come funziona con gli invalidi civili. Hanno diritto all'assegno sociale anche le persone che ricevono la reversibilità qualora ricevessero un importo più basso di un certo limite.

7' di lettura

L’assegno sociale ha sostituto dal 1996 la vecchia pensione sociale, vediamo a chi spetta, quando e quali gli importi e le maggiorazioni previste dalla legge. (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

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Partiamo dal primo punto: stiamo parlando di una misura assistenziale e non previdenziale, ed è erogata dall’Inps. Assistenziale significa che non è legato ai contributi versati ma alle condizioni reddito di chi lo riceve.

In pratica viene concesso a chi vive una situazione di svantaggio economico.

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Assegno sociale: requisiti

L’assegno sociale spetta (come informa l’Inps nella circolare numero 197 del 23 dicembre 2021) a chi rientra in questi requisiti:

  • a chi ha compiuto 67 anni (sia uomini, sia donne);
  • a chi versa in una condizione di bisogno economico;
  • a chi risiede in Italia (ma misura viene terminata dopo 29 giorni di residenza all’estero);
  • una residenza continuativa in Italia di almeno 10 anni;
  • a chi non supera un reddito personale annuo di 6.085,30 euro (se è in coppia 12.170,60 euro complessivo).

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Assegno sociale: categorie

Possono ricevere l’assegno sociale le persone che rientrano in queste categorie:

  • ai cittadini italiani;
  • ai cittadini comunitari;
  • alle persone che sono titolari dello status di rifugiato o di protezione sussidiaria;
  • agli stranieri extracomunitari con permesso di soggiorno CE per soggiorni di lungo periodo.

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Assegno sociale: redditi inclusi

Come abbiamo detto è fondamentale essere in possesso dei requisiti di reddito. E vediamo quali sono, appunto, i redditi che chi fa richiesta e l’eventuale coniuge devono dichiarare:

  • tutti i redditi assoggettabili all’Irpef, al netto fiscale e contributivo;
  • i redditi esenti da imposta;
  • i redditi con ritenuta alla fonte a titolo di imposta (sono incluse qui anche le vincite di concorsi a premi corrisposte dallo Stato);
  • tutti i redditi soggetti a un’imposta sostitutiva, come gli interessi bancari e postali, titoli di stato e obbligazioni;
  • i redditi derivanti da terreni e fabbricati;
  • pensioni di guerra;
  • rendite vitalizie dall’Inail;
  • pensioni dirette erogate dagli stati esteri;
  • pensioni e assegni corrisposti a invalidi civili, ciechi civili e sordi;
  • assegni alimentari.

Assegno sociale: redditi esclusi

Questi sono invece i redditi esclusi, quelli cioè che non vengono conteggiati nel calcolo per determinare la soglia di reddito:

  • il Tfr e qualsiasi altra tipologia di indennità di fine servizio, come l’indennità di buonuscita o quella di anzianità;
  • la rendita della casa principale;
  • gli arretrati da lavoro dipendente che hanno una tassazione separata;
  • gli arretrati per lavoro svolto all’estero;
  • l’indennità di accompagnamento per invalidi civili di ogni genere;
  • gli assegni per l’assistenza personale continuativa, nei casi di invalidità permanente assoluta, che vengono riconosciuti dall’Inail.

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Importo

Vediamo ora a quanto ammonta l’importo dell’assegno sociale.

L’Inps eroga ogni mese 468,10 euro (13 mensilità). Complessivamente in un anno sono 6.085,30 euro.

Hanno diritto all’assegno in misura intera:

  • le persone non coniugate che non possiedono alcun reddito;
  • le persone coniugate che hanno un reddito familiare inferiore a 6.085,30 euro

Hanno invece diritto a un assegno ridotto:

  • le persone non coniugate che hanno un reddito fino a 6.085,30 euro;
  • le persone coniugate che hanno un reddito fino a 12.170,60 euro.

Calcolo riduzione

Ma come si calcola la riduzione eventuale dell’assegno sociale?

In questo modo:

si deve sottrarre dal reddito massimo (6.085,30 se la persona non è coniugata, o 12.170,60 euro se coniugata) il reddito effettivo della famiglia e poi dividere per 13.

Un esempio pratico, prendendo come riferimento una persona non coniugata ha un reddito annuo di 3.000 euro.

6.085,30 – 3.000 : 13 (mensilità) = 237,33 euro

Ovvero avrà un assenso di 237,33 euro al mese.

Se invece la persona è coniugata e il reddito complessivo è di 8.000 euro al mese:

12.170,60 – 8.000 : 13 = 320,81 euro al mese.

Come vedete il calcolo è semplice.

Assegno sociale: maggiorazione

Ma oltre alle riduzioni l’assegno sociale potrebbe subire anche degli aumenti.

Vediamo quando e come:

  • una maggiorazione di 12,92 euro al mese per i soggetti con un’età compresa tra i 67 e i 70 anni che abbiano un reddito inferiore a 6.151,60 euro, oppure a 12.854,11 euro, se coniugati;
  • un incremento al milione una volta superati i 70 anni: sono previsti 191,74 euro in più per i pensionati over 70 il cui reddito non superi gli 8.476,26 euro, o i 14.459,80 euro, per i coniugati.

Anche le maggiorazioni saranno concesse per intero solo se la persona che lo riceve non ha reddito, in caso contrario avrà una maggiorazione ridotta.

Per ottenere la maggiorazione una volta compiuti i 70 anni sarà comunque indispensabile presentare una nuova domanda. Dovranno essere specificati:

  • l’età;
  • il reddito.

Assegno sociale: invalidità

L’assegno sociale viene erogato anche ai cittadini che ricevono la pensione di inabilità civile o l’assegno mensile di assistenza a partire dal 67esimo anno di età.

In questo caso non c’è bisogno di presentare una domanda, la trasformazione scatta automaticamente (e viene definito assegno sociale sostitutivo).

Vediamo in questo caso qual è l’importo.

L’assegno sociale sostitutivo prevede un importo base di 381,23 euro (per il 2022), un limite di reddito annuo personale di 5.010,14 euro (e potrà essere ricevuto fino a un massimo di 17.050,42 euro l’anno).

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Anche con l’assegno sociale sostitutivo è possibile (con determinati requisiti di reddito) avere diritto a una maggiorazione di 86,88 euro al mese.

L’assegno sociale sostitutivo viene erogato a:

  • gli invalidi civili titolari di assegno mensile;
  • i titolari di pensione di invalidità totale;
  • i sordi titolari di pensione non reversibile: questi soggetti acquisiscono automaticamente il diritto all’assegno sociale erogato dall’Inps.

Assegno sociale: reversibilità

L’assegno sociale può essere erogato, dopo i 67 anni, anche alle persone che ricevono la pensione di reversibilità, ma solo se l’importo ricevuto per quel trattamento sia inferiore al limite dei 6.085,30 euro l’anno.

Assegno sociale: documenti

Vediamo ora quali sono i documenti necessari per ricevere l’assegno sociale:

  • l’autocertificazione dei dati personali;
  • la dichiarazione della situazione reddituale;
  • la dichiarazione di responsabilità, relativa ad eventuali ricoveri ospedalieri, con retta a carico dello Stato: in questi casi si avrebbe diritto all’assegno sociale ridotto.

Assegno sociale: domanda

La domanda può essere presentata tramite:

  • il sito dell’INPS, effettuando l’accesso all’area Servizi per il cittadino, tramite l’utilizzo del Pin dispositivo, dello Spid almeno di secondo livello o della carta nazionale dei servizi;
  • chiamando il call center dell’INPS, al numero 803.164 da fisso, oppure 06.164.164 da cellulare;
  • chiedendo il supporto di un Caf, di un patronato o di altri intermediari dell’Inps (consulenti, commercialisti e così via).

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