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Assegno sociale donne 2023: requisiti, importi e domanda

In questo articolo vediamo i dettagli dell’Assegno Sociale per donne nel 2023 e se ci sono differenze rispetto agli uomini.

Chiara Del Monaco è una linguista e copywriter specializzata in welfare.
Conoscila meglio

7' di lettura

L’Assegno Sociale è una prestazione economica assistenziale destinata a una particolare categoria di persone in difficoltà economica. In questo approfondimento ci concentriamo sull’Assegno Sociale per donne nel 2023 (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

L’Assegno Sociale è un supporto economico molto importante per donne e uomini con più di 67 anni che si trovano in una situazione di disagio economico.

Per ottenere il sussidio erogato dall’INPS è necessario rispettare dei requisiti specifici. Nei prossimi paragrafi vediamo i dettagli sull’Assegno Sociale per donen nel 2023.

Indice

Assegno Sociale per donne nel 2023: differenze tra uomini e donne

L’Assegno Sociale è una prestazione economica di tipo assistenziale che viene erogata mensilmente dall’INPS dopo aver presentato un’apposita domanda. Dal 1° gennaio 1996 l’Assegno Sociale ha sostituito definitivamente la pensione sociale.

Il contributo economico è rivolto a uomini e donne che si trovano in una condizione di grave difficoltà economica e non raggiungono la soglia minima di reddito prevista annualmente dalla Legge. L’Assegno Sociale per donne nel 2023 non è diverso dall’Assegno Sociale per i cittadini uomini.

Sia dal punto di vista dei requisiti, della procedura e dell’importo spettante ai beneficiari, non c’è alcuna differenza tra uomini e donne per il diritto alla prestazione economica.

Visto che nel 2023 saranno applicati dei cambiamenti, soprattutto per quanto riguarda redditi e importi, potrebbe essere utile un riepilogo dei requisiti per ottenere l’Assegno Sociale, la procedura prevista e gli importi erogati dall’Istituto.

Scopri la pagina dedicata a tutti i tipi di pensioni, sociali e previdenziali. Dai un’occhiata al confronto degli importi per l’assegno sociale nel 2021, 2022 e 2023.

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Assegno Sociale per donne nel 2023: requisiti

L’Assegno Sociale per donne nel 2023 viene pagato ogni mese per 13 mensilità dall’Istituto di previdenza Sociale. La prestazione economica ha validità provvisoria, e ciò vuol dire che per mantenere il sussidio bisogna rispettare i requisiti socioeconomici previsti dalla normativa. Infatti, è stesso l’INPS ha effettuare una verifica dei requisiti su cadenza annuale. Ma quali sono questi requisiti?

Dunque, prima di fare domanda per l’Assegno Sociale bisogna assicurarsi di rientrare in queste condizioni:

  • avere almeno 67 anni di età;
  • avere la residenza in Italia continuativa di almeno 10 anni;
  • avere la cittadinanza italiana o situazioni equiparate: essere cittadini comunitari iscritti presso l’anagrafe di un Comune italiano oppure essere cittadini extracomunitari in possesso di permesso di soggiorno valido di lungo periodo.

Ai requisiti anagrafici appena elencati bisogna aggiungere anche i requisiti reddituali, che fanno riferimento al reddito personale dei cittadini non coniugati oppure al cumulo dei redditi dei coniugi in caso di cittadini sposati. In particolare, per avere diritto all’Assegno Sociale bisogna avere un reddito annuo non superiore a 6.529,67euro (da confermare entro fine mese) per cittadini non coniugati; i cittadini coniugati devono avere un reddito complessivo non superiore a 13.059,33 euro (da confermare).

Ricordiamo inoltre che ai fini dei requisiti di reddito si considerano questi redditi:

  • i redditi assoggettabili all’ IRPEF, al netto dell’imposizione fiscale e contributiva;
  • i redditi esenti da imposta;
  • i redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta (vincite derivanti dalla sorte, da giochi di abilità, da concorsi a premi, corrisposte dallo Stato, da persone giuridiche pubbliche e private);
  • i redditi soggetti a imposta sostitutiva come interessi postali e bancari, interessi dei CCT e di ogni altro titolo di stato, interessi, premi e altri frutti delle obbligazioni e titoli similari, emessi da banche e Società per Azioni, ecc.;
  • i redditi di terreni e fabbricati;
  • le pensioni di guerra;
  • le rendite vitalizie erogate dall’INAIL;
  • le pensioni dirette erogate da Stati esteri;
  • le pensioni e gli assegni erogati agli invalidi civili, ai ciechi civili e ai sordi;
  • gli assegni alimentari corrisposti a norma del codice civile.

Al contrario, sono esclusi dal conteggio questi redediti:

  • i trattamenti di fine rapporto e le anticipazioni sui TFR;
  • il reddito della casa di abitazione;
  • le competenze arretrate soggette a tassazione separata;
  • le indennità di accompagnamento per invalidi civili, ciechi civili e le indennità di comunicazione per i sordi;
  • l’assegno vitalizio erogato agli ex combattenti della guerra 1915-1918;
  • gli arretrati di lavoro dipendente prestato all’estero.

Assegno Sociale per donne nel 2023: come funziona

Nel paragrafo precedente abbiamo ricordato i requisiti per accedere all’Assegno Sociale per donne nel 2023, specificando che il requisito reddituale cambia ogni anno in base all’inflazione prevista.

Un altro dettaglio importante è che la prestazione ha validità provvisoria: se da un lato non va rinnovato ogni anno con una nuova domanda perché viene pagato automaticamente, dall’altro bisogna fare attenzione ai requisiti anagrafici e reddituali previsti dalla legge e controllati dall’INPS. Infatti, se viene a mancare uno dei requisiti descritti nel paragrafo precedente il sussidio decade.

Quindi, se dopo i controlli annuali dell’INPS risulta che i redditi percepiti superano la soglia massima consentita, l’Assegno Sociale viene sospeso. Il diritto alla prestazione può essere ripristinato quando si rientra di nuovo nei requisiti.

Inoltre, l’Assegno Sociale viene sospeso anche se il cittadino soggiorna all’estero per più di 29 giorni. Dopo un anno dalla sospensione, il sussidio viene revocato. Ricordiamo, infatti, che l’Assegno Sociale per donne nel 2023 non è esportabile, quindi non viene riconosciuto se il beneficiario risiede all’estero.

Infine, il contributo economico non è reversibile ai familiari superstiti.

In foto, due donne in cucina che percepiscono l’Assegno Sociale per donne nel 2023.

Assegno Sociale per donne nel 2023: importi

Ora che sappiamo come funziona l’Assegno Sociale per donne nel 2023 e quali sono i requisiti da rispettare per mantenere il sussidio ogni anno, vediamo brevemente quanto spetta ai beneficiari.

Come per le soglie di reddito, anche gli importi subiscono delle variazioni ogni anno perché, proprio come succede con la rivalutazione delle pensioni, si adeguano alla situazione economica del Paese.

In particolare, l’importo dell’Assegno Sociale del 2022 corrispondeva a 468,11 euro al mese per 13 mensilità. Invece, per il 2023 viene applicato un aumento del +7,3% (da confermare a fine gennaio) e quindi la somma aumenta a 502,28 euro per 13 mensilità.

Inoltre, ricordiamo anche che l’importo dell‘Assegno Sociale spetta in misura piena a:

  • tutti i disoccupati non coniugati che non possiedono alcun reddito;
  • i disoccupati o pensionati coniugati che possiedono un reddito complessivo inferiore alla soglia annuale prevista per l’Assegno Sociale INPS (quindi 6.529,64 euro annui).

Invece, l’Assegno Sociale spetta in misura ridotta in base al reddito del richiedente quando i redditi ci sono ma risultano comunque inferiori al limite reddituale annuo (nel 2023 6.529,64 euro per le persone sole e 13.059,33 euro per i coniugati).

Assegno Sociale per donne nel 2023: domanda

Per richiedere l’Assegno sociale per donne nel 2023 è necessario presentare un’apposita domanda sul sito dell’INPS. In particolare, bisogna accedere nella propria area personale tramite le credenziali digitali SPID, CIE o CNS e selezionare il servizio online “domanda di prestazioni pensionistiche“.

A questo punto, dopo aver inserito il proprio codice fiscale e lo SPID, bisogna cliccare sulla voce “Nuova prestazione pensionistica – Assegno Sociale” e compilare i campi richiesti.

Alla domanda bisogna allegare questi documenti:

  • documento d’identità del richiedente in corso di validità;
  • eventuale permesso di soggiorno di lungo periodo in caso di cittadini extracomunitari;
  • lo stato di residenza storico in autocertificazione o certificato storico di residenza all’Ufficio anagrafe del proprio Comune.

Dalla presentazione della domanda, bisogna aspettare tra i 30 e i 60 giorni per la conclusione della procedura (e quindi l’accettazione della domanda e l’erogazione del pagamento).

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