Assegno sociale marzo 2023: date previste e importi

Assegno Sociale a marzo 2023: ecco importi e date di pagamento. Scopri anche quali sono i requisiti per ottenerlo e quando si rischia di perderlo.

Carmine Roca è un giornalista esperto in pensioni e fisco.
Conoscilo meglio

6' di lettura

Assegno Sociale a marzo 2023: quali sono gli importi e le date di pagamento? Ne parliamo in questo approfondimento (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Assegno Sociale a marzo 2023: importi e date

Chiariamo subito che non ci sono novità per gli importi dell’Assegno Sociale a marzo 2023. La prestazione ha già ricevuto l’aumento previsto dalla rivalutazione del 7,3% applicata sugli importi dei trattamenti previdenziali e di tipo assistenziale erogati dall’INPS.

L’importo dell’Assegno Sociale a marzo 2023 è di 503,27 euro (in misura piena, per chi rispetta determinati limiti reddituali). Ma quando verrà pagato?

Le modalità di pagamento in contanti o di accredito della misura destinata alle persone più bisognose, con un reddito al di sotto delle soglie stabilite dalla legge, sono le stesse delle pensioni previdenziali o delle pensioni di invalidità.

Chi preferisce l’accredito sui conti correnti, sui libretti postali, sui conti Banco Posta o sulle Poste Pay Evolution, riceverà quanto dovuto mercoledì 1° marzo (primo giorno bancabile di marzo).

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Chi, invece, preferisce il ritiro in contatti dovrà attenersi al calendario ordinato in base alle lettere iniziali dei cognomi dei pensionati. Di seguito vi riportiamo un possibile calendario dei pagamenti. Vi consigliamo, come sempre, di prendere informazioni presso gli uffici postali del vostro Comune di residenza, poiché il calendario potrebbe subire delle variazioni:

  • mercoledì 1° marzo – Cognomi dalla A alla B;
  • giovedì 2 marzo – Cognomi dalla C alla D;
  • venerdì 3 marzo – Cognomi dalla E alla K;
  • sabato 4 marzo (solo mattina) – Cognomi dalla L alla O;
  • 6 marzo lunedì – Cognomi dalla P alla R;
  • 7 marzo martedì – Cognomi dalla S alla Z.

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Assegno Sociale a marzo 2023: requisiti reddituali

Abbiamo visto l’importo e le possibili date di pagamento dell’Assegno Sociale a marzo 2023. Vediamo, ora, chi può beneficiare di questa prestazione.

Come detto in apertura di articolo, l’Assegno Sociale è una prestazione assistenziale erogata a chi si trova in condizioni economiche precarie.

Per riceverla è necessario presentare domanda, ma non è obbligatorio aver versato anni di contributi.

La circolare dell’INPS numero 135 del 2022 ha stabilito che, per effetto della rivalutazione degli importi delle pensioni ufficializzata tramite decreto lo scorso 9 novembre, il valore dell’Assegno Sociale, per il 2023, è di 503,27 euro.

L’Assegno Sociale si riceve in misura piena soltanto se il richiedente è privo di reddito personale o da coniugato.

Se il richiedente possiede un reddito, ma comunque inferiore a 6.542,51 euro annui (o a 13.085,02 euro da coniugato) avrà diritto all’Assegno Sociale, ma in misura ridotta. In questo caso l’importo della prestazione è calcolato sottraendo il valore del proprio reddito all’importo massimo previsto dalla legge (6.542,51 euro).

Ad esempio, se il richiedente non è coniugato e dichiara un reddito personale di 3.500 euro, avrà diritto a un Assegno Sociale di 3.042,51 euro, pari a 234,04 euro al mese.

Invece, se il richiedente è coniugato e dichiara un reddito di 10.000 euro, avrà diritto a 3.085,02 euro di Assegno Sociale (la differenza tra il suo reddito e il valore massimo di reddito da coniugato), per un assegno mensile di 237,31 euro.

Per il calcolo del reddito si considerano:

  • redditi assoggettabili all’IRPEF, al netto dell’imposizione fiscale e contributiva;
  • redditi esenti da imposta (ad esempio le indennità per gli invalidi civili o anche gli stessi assegni sociali dell’eventuale coniuge);
  • redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta (vincite derivanti dalla sorte, da giochi di abilità, da concorsi a premi, corrisposte dallo Stato, da persone giuridiche pubbliche e private);
  • redditi soggetti a imposta sostitutiva come interessi postali e bancari, interessi dei CCT e di ogni altro titolo di stato, interessi, premi e altri frutti delle obbligazioni e titoli similari, emessi da banche e Società per Azioni, ecc.;
  • redditi di terreni e fabbricati;
  • pensioni di guerra;
  • rendite vitalizie erogate dall’INAIL;
  • pensioni dirette erogate da Stati esteri;
  • pensioni e gli assegni erogati agli invalidi civili, ai ciechi civili e ai sordi;
  • assegni alimentari corrisposti a norma del codice civile.

Non vengono calcolati:

  • il reddito della casa di abitazione;
  • il reddito delle pensioni di guerra;
  • l’indennizzo previsto dalla Legge 25 febbraio 1992, n. 210, in favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazioni di emoderivati;
  • l’indennità di accompagnamento;
  • l’importo aggiuntivo di 154,94 euro, previsto dal comma 7 dell’articolo 70 della Legge n. 388 del 2000;
  • i trattamenti di famiglia;
  • eventuali sussidi economici, erogati da Enti pubblici, che non abbiano carattere di continuità.
Assegno Sociale a marzo 2023
Assegno Sociale a marzo 2023: nella foto la mano di un anziano tiene quella di una persona più giovane.

Assegno Sociale a marzo 2023: quando si perde il diritto alla prestazione?

L’Assegno Sociale viene erogato a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda ai cittadini italiani e stranieri che hanno compiuto 67 anni, sono residenti in Italia da almeno 10 anni, iscritti all’anagrafe del Comune di residenza (se cittadini europei) o in possesso di regolare permesso di soggiorno (cittadini extracomunitari).

Se il cittadino straniero non risiede sul territorio italiano per 6 mesi consecutivi o per oltre 10 mesi in 5 anni (salvo che l’interruzione sia dovuta a gravi necessità, come motivi di salute o il dover adempiere agli obblighi militari), l’erogazione dell’Assegno Sociale viene interrotta.

In caso di ricovero presso un istituto con rette a carico dello Stato o di Enti pubblici, l’importo dell’assegno viene ridotto:

  • del 50%, se la retta è a totale carico dello Stato;
  • del 25%, se la retta versata dall’interessato o dai familiari è di un importo inferiore alla metà dell’Assegno Sociale.

Non subisce diminuzioni, invece, se la retta comporta una spesa superiore al 50% dell’Assegno Sociale.

Abbiamo visto l’importo e quando arriva l’Assegno Sociale a marzo 2023. Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sulle pensioni:

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