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Assegno unico luglio 2023 dopo il 10: pagamento per chi?

In questo approfondimento vedremo insieme il calendario dei pagamenti dell'Assegno Unico di luglio 2023.

8' di lettura

I pagamenti dell’Assegno Unico di luglio 2023 sono in arrivo, vediamo il calendario completo (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno Unico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Pagamenti dell’Assegno Unico dal 10 luglio, ecco per chi

Il calendario dei pagamenti dell’Assegno Unico è stato migliorato dall’INPS a partire da aprile 2023. Ora i pagamenti seguono finestre regolari di accredito e avvengono in due periodi distinti.

Dal 10 al 20 di ogni mese, viene effettuato il pagamento per coloro che non hanno subito variazioni di importo rispetto al mese precedente.

Dal 20 al 30/31 di ogni mese, ricevono l’accredito coloro che hanno subito variazioni di importo a causa di modifiche nell’ISEE o nella composizione del nucleo familiare.

Di conseguenza i percettori che riceveranno l’accredito a partire dal 10 luglio 2023 sono quelli che rispetto a giugno 2023 non hanno visto cambiamenti nel nucleo o nell’ISEE. Ovvero, per cui il calcolo degli importi spettanti è rimasto invariato rispetto a giugno 2023.

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Quando arrivano gli arretrati dell’Assegno Unico a luglio 2023?

Sono parecchi i beneficiari dell’Assegno Unico che ancora attendono il pagamento della mensilità di giugno 2023, che in alcuni casi presenta un notevole ritardo. Questi ritardi sono iniziati a maggio a causa del fatto che l’INPS ha avviato i conguagli, calcolati da marzo 2022, come specificato nel messaggio n. 1947 del 26 maggio 2023.

Coloro che sono ancora in attesa del pagamento dell’Assegno Unico di giugno 2023 dovrebbero riceverlo entro il 13 luglio 2023, insieme agli arretrati relativi al conguaglio.

È importante notare che l’INPS non ha fornito un calendario ufficiale per il pagamento degli arretrati del conguaglio, ma questi ritardi si sono verificati per diversi mesi. Pertanto, basandoci sui tempi registrati nei mesi precedenti, ci aspettiamo che il pagamento della mensilità di giugno e degli arretrati arrivi entro i primi 15 giorni del mese.

La necessità di effettuare il conguaglio deriva dal fatto che, dall’introduzione dell’Assegno Unico, alcuni beneficiari hanno ricevuto importi diversi da quelli effettivamente dovuti loro.

L’INPS sta attualmente verificando i casi in cui sono state erogate somme diverse da quelle spettanti, ad esempio se era prevista una maggiorazione che non è stata applicata, e sta procedendo a restituire gli importi non percepiti come arretrati.

Il calendario dei pagamenti dell’Assegno Unico di luglio 2023

Ecco il calendario dei pagamenti dell’Assegno Unico di luglio 2023 per tutti i percettori:

  • dal 10 al 20 luglio 2023, pagamento dell’Assegno Unico di luglio per coloro che non hanno avuto cambiamenti nell’importo rispetto a giugno;
  • entro il 13 luglio 2023, pagamento dell’Assegno Unico di giugno (in ritardo) insieme agli arretrati del conguaglio;
  • dal 20 al 31 luglio 2023, pagamento dell’Assegno Unico di luglio per coloro che hanno avuto cambiamenti nell’importo rispetto a giugno, a causa di modifiche nel nucleo familiare o nell’ISEE;
  • dal 28 luglio 2023, pagamento dell’Assegno Unico di giugno per i percettori di Reddito di cittadinanza.

Come verificare la data di pagamento dell’Assegno Unico

Nonostante la maggiore regolarità dei pagamenti dell’Assegno Unico, all’interno delle due finestre di tempo i diversi beneficiari possono comunque ricevere l’accredito in giorni diversi.

Per conoscere il giorno in cui verrà effettuato il pagamento dell’Assegno Unico nel mese di luglio 2023, è possibile accedere al proprio fascicolo previdenziale e verificare la presenza di eventuali disposizioni di pagamento.

La disposizione di pagamento viene caricata nel fascicolo previdenziale alcuni giorni prima della data effettiva di accredito. Per controllare eventuali disposizioni di pagamento relative a luglio 2023, è sufficiente visitare la pagina del fascicolo previdenziale sul sito dell’INPS e fare clic sull’opzione “Utilizza lo strumento” situata in alto a destra.

Successivamente, sarà il momento di accedere utilizzando le credenziali SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

Una volta all’interno del fascicolo, sarà necessario cliccare sulla sezione “Prestazioni” situato sulla sinistra e successivamente su “Pagamenti“. Qui sarà possibile trovare l’Assegno Unico relativo all’anno 2023 e verificare la presenza di disposizioni di pagamento per il mese di luglio, insieme alla relativa data.

In questo modo, si potranno ottenere informazioni precise sulla data di accredito dell’Assegno Unico e restare sempre aggiornati sullo stato dei pagamenti.

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In foto lo screen della pagina di accesso al fascicolo previdenziale sul sito dell’INPS.

Assegno Unico di luglio 2023: i possibili ritardi e le cause da conoscere

I beneficiari che hanno ricevuto in ritardo il pagamento dell’Assegno Unico di giugno vedranno nel mese di luglio 2023 una ripresa dei pagamenti secondo il normale calendario. Per questi beneficiari, l’INPS ha infatti già calcolato e corrisposto gli importi arretrati insieme al pagamento di giugno 2023.

Tuttavia, è importante tenere presente che il processo di calcolo dei conguagli procede in modo lento. Ci sono molti beneficiari per i quali sarà invece il pagamento dell’Assegno Unico di luglio 2023 a subire ritardi. Ovvero coloro a cui gli importi arretrati verranno erogati insieme a questa mensilità.

Pertanto, è necessario mantenere la pazienza, poiché l’INPS sta lavorando per garantire che tutti i pagamenti siano effettuati correttamente. I beneficiari coinvolti nei ritardi dovrebbero comunque ricevere l’importo completo di luglio, comprensivo degli arretrati, entro la prima metà di agosto 2023.

Cosa fare se i pagamenti dell’Assegno Unico di luglio non arrivano

L’Assegno Unico di luglio 2023 potrebbe essere soggetto a ritardi per alcuni beneficiari a causa del conguaglio. Tuttavia, per risolvere eventuali dubbi sulle cause dei ritardi, è possibile contattare l’INPS sia online che telefonicamente.

Contattare l’INPS online

Per contattare l’INPS online e ottenere informazioni sulle cause del ritardo, è possibile utilizzare il servizio INPS Risponde disponibile sul sito web dell’INPS.

Accedendo alla sezione “INPS Risponde”, è possibile inviare una segnalazione autenticandosi tramite SPID, CIE o CNS. Questo permette all’INPS di avere accesso ai dati personali e fornire una risposta più precisa. In alternativa, è possibile inviare un messaggio senza autenticazione.

Contattare l’INPS telefonicamente

Se si preferisce contattare l’INPS telefonicamente per chiarimenti sui ritardi dell’Assegno Unico di luglio 2023, è possibile utilizzare il Contact Center. Il numero verde 803 164 è gratuito se chiamato da una linea fissa, mentre il numero 06 164 164 è dedicato alle chiamate da dispositivi mobili.

Chiamando questi numeri, sarà possibile parlare direttamente con un operatore dell’INPS per ottenere assistenza e chiarimenti sul proprio caso.

Sia attraverso il contatto online che telefonico con l’INPS, è possibile ottenere le informazioni necessarie per comprendere le cause dei ritardi nell’Assegno Unico di luglio 2023 e ricevere supporto per risolvere eventuali problemi.

FAQ (Domande e Risposte) sui pagamenti dell’Assegno Unico

Quale IBAN va indicato quando si compila la domanda dell’Assegno Unico?

L’IBAN da indicare deve essere intestato al richiedente dell’Assegno Unico. Nel caso di conto corrente cointestato, il richiedente deve essere uno degli intestatari. Inoltre, si deve fare attenzione al fatto che codice fiscale e nome/cognome del richiedente, indicati nella domanda, corrispondano a quelli registrati dalla banca e associati all’IBAN.

Nel caso la prestazione sia divisa tra i genitori e ognuno riceva il 50% dell’importo, si possono indicare due diversi IBAN. Anche in questo caso però gli IBAN devono corrispondere ad un conto (o una carta) intestato ai rispettivi titolari dell’Assegno Unico, cioè uno a un genitore e uno all’altro.

Solo se si presenta domanda di Assegno Unico in qualità di tutore è possibile indicare un IBAN diverso da quello del richiedente e usarne uno intestato al soggetto tutelato.

Come viene pagato l’Assegno Unico?

L’Assegno Unico può essere pagato su:

Solo i titolari di Reddito di cittadinanza non devono richiedere l’Assegno Unico. Se ne hanno diritto per loro la prestazione scatta in automatico e ricevono il pagamento sulla carta del Rdc.

Se a richiedere l’Assegno Unico è un figlio maggiorenne come avviene il pagamento?

Sempre nelle modalità indicate nella FAQ precedente. L’IBAN però deve per forza essere intestato o cointestato al figlio maggiorenne che richiede l’Assegno Unico.

Se il figlio diventa maggiorenne o supera i 21 anni nel mese corrente, il mese viene pagato?

Si! Ad esempio, se un figlio compie 22 anni il 1° luglio 2023 e non si ha più diritto all’Assegno Unico per lui, la mensilità di luglio sarà comunque regolarmente pagata.

Quando richiedere l’Assegno Unico per ottenere gli arretrati?

L’Assegno Unico spetta dal mese successivo a quello della presentazione della domanda. Ad esempio, richiedendo l’Assegno Unico ad agosto, la prestazione spetta dal mese di settembre. Solo nel caso in cui si presenti domanda entro il 30 giugno 2023 si potranno ricevere gli arretrati, calcolati a partire da marzo 2023.

Qual è l’età massima per ricevere l’Assegno Unico?

L’età massima per l’Assegno Unico è fissata a 21 anni, ma il figlio deve essere fiscalmente a carico dei genitori. In caso di figli con disabilità a carico, non si applica il limite di età (possono avere più di 21 anni).

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