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Assegno Unico 2022, obblighi del tuo datore di lavoro

Assegno Unico 2022, obblighi del tuo datore di lavoro. Come cambia la busta paga, quali detrazioni spariranno e quali agevolazioni resteranno.

di The Wam

Gennaio 2022

Assegno Unico 2022 – Con l’entrata in vigore dell’Assegno Unico a marzo 2022 spariranno molti bonus, agevolazioni e detrazioni per i figli a carico. Cambieranno, di conseguenza, anche le buste paga (aggiungiti al gruppo Telegram di news sull’Assegno Unico e i bonus per famiglia ed entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Sarà un anno di transizione, viste le numerose novità non solo dal punto di vista del welfare, ma anche da quello delle imposte: ricordiamo, infatti, che da quest’anno è anche in vigore una nuova Irpef.

I cambiamenti che determinerà l’Assegno Unico avranno un effetto non solo sulle famiglie, ma anche sui datori di lavoro, che dovranno adeguarsi alla nuova normativa.

In questo articolo spiegheremo come dovranno essere rimodulate le buste paga e quali voci non vanno più inserite per il calcolo della retribuzione. Faremo anche riferimento all’informativa congiunta di Inps e Agenzia delle Entrate che dovrebbero ricevere tutti i dipendenti per prepararsi alla transizione.

Prima di procedere, invitiamo i lettori a leggere questi articoli, che riepilogano le caratteristiche principali dell’Assegno Unico, nelle varie declinazioni:

Assegno Unico 2022, come cambia la busta paga

Come anticipato, l’Assegno Unico modificherà le buste paga dei dipendenti. Le tre voci che spariranno e che quindi non dovranno più essere conteggiate nel calcolo sono:

Gli importi di queste voci saranno sostituiti da quello dell’AUF che non sarà erogato dal datore di lavoro, bensì dall’INPS, che lo pagherà direttamente con accredito su conto corrente del dipendente (non andrà quindi in busta paga).

Come anticipato in altre occasioni, a febbraio invece sarà tutto come l’anno scorso: ci saranno le voci citate poco sopra e ci sarà anche l’Assegno temporaneo per i figli minori, la «misura ponte» partita a luglio 2021.

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Assegno Unico 2022: Isee, domanda e arretrati

L’Agenzia delle Entrate e l’Inps in una informativa congiunta hanno invitato i datori di lavoro a informare i propri dipendenti dei cambiamenti che avverranno da marzo.

Chiunque voglia percepire l’Assegno Unico già da questo marzo dovrà fare domanda entro il 30 giugno. Significa che anche se si farà domanda dopo marzo, si matureranno gli arretrati.

Chi invece farà domanda dal 1° luglio perderà gli arretrati e riceverà l’Assegno Unico da agosto.

Ricordiamo che l’importo dell’AUF varia con il variare dell’Isee, che va sempre aggiornato (ogni anno entro il 31 gennaio) per prendere quanto vi spetta.

Se l’Isee sarà presentato dopo gennaio, ma entro giugno, si avrà diritto agli arretrati con un conguaglio su quanto effettivamente spetta in base al nuovo Isee.

Se invece non si presenterà l’Isee si avrà diritto all’importo minimo, ossia quello che spetta alle fasce Isee più alte di tutte.

Assegno Unico 2022, obblighi del tuo datore di lavoro
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