Quale genitore deve presentare domanda per l’assegno unico 2022 e quale ISEE viene preso come riferimento? Ne parliamo fra poco. (aggiungiti al gruppo Telegram di news su invalidità e Legge 104 ed entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook)
INDICE
- Come funziona l’assegno unico?
- Come fare domanda?
- Quale genitore deve presentare la domanda?
- Cosa cambia per i figli maggiorenni o in affidamento?
- L’importo cambia rispetto a chi presenta la domanda?
- Quale ISEE determina l’importo?
- Ricevi tutte le news sempre aggiornate su bonus e lavoro e informati sui diritti degli invalidi e la legge 104
Assegno unico 2022: come funziona?
L’assegno unico è una misura economica a sostegno di famiglie con uno o più figli a carico. Questo sussidio prevede il pagamento di tredici quote mensili, con un importo variabile fra i 50 e i 175 euro, in base all’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) della famiglia e al numero di figli a carico. L’assegno viene riconosciuto dal 7° mese di gravidanza.
Il contributo economico, che sarà pagato a partire da marzo 2022, sostituirà gli assegni al nucleo familiare, il bonus bebè, il premio alla nascita di 800 euro e le detrazioni per i figli a carico. L’assegno è cumulabile con il bonus asilo nido.
Ricevi ogni giorno sul cellulare le ultime notizie su invalidità e legge 104 da questo gruppo Telegram. Vuoi ricevere ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale? Allora entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube.
Come fare domanda per l’assegno unico?
La domanda per l’assegno unico va presentata da uno dei genitori o da un patronato mediante il servizio online messo a disposizione dall’INPS, accedendo con le credenziali personali valide per i servizi della pubblica amministrazione: CIE (Carta di identità elettronica), CNS (Carta nazionale dei servizi) o SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale).

Fra le informazioni da inserire, al momento della richiesta, ci sono:
- il codice fiscale del figlio o dei figli a carico,
- i dati di pagamento (per esempio l’IBAN del conto corrente sul quale erogare la somma)
- le dichiarazioni di responsabilità rispetto alle informazioni fornite.
La pagina Facebook “INPS per la famiglia” ha comunicato che l’ISEE non andrà fornito al momento della domanda, ma sarà ricavato automaticamente dall’istituto rispetto ai dati forniti dai genitori richiedenti.
Quale genitore deve presentare domanda per l’assegno unico 2022?
Dal messaggio INPS 4748 del 31 dicembre 2021 emerge che la domanda dell’assegno unico può essere presentata, indifferentemente, da uno dei due genitori. Per la richiesta non fa differenza, anche se il genitore che fa domanda non convive col figlio. La procedura, quindi, può essere fatta sia dalla mamma che dal papà, indipendentemente dal fatto che i genitori siano sposati, conviventi, divorziati, separati o non sposati.

Cosa cambia per figli maggiorenni o in affidamento che vogliono chiedere l’assegno unico familiare?
La domanda di assegno può essere presentata anche da un affidatario o dal tutore nell’interesse del minore. I figli maggiorenni possono presentare la richiesta autonomamente, nell’interesse di sé stessi.
L’importo dell’assegno unico 2022 cambia rispetto a chi fa domanda?
L’importo dell’assegno unico 2022 non cambia, a seconda di chi presenta la domanda. Come accade, per esempio, per gli assegni al nucleo familiare (ANF), per i quali era possibile scegliere il genitore con reddito minore in caso di coppie separate, divorziate e non sposate. Una scelta che permetteva di avere una somma più alta per gli ANF.
Quale ISEE determina l’importo dell’assegno unico 2022?
Per calcolare l’importo dell’assegno, in presenza di figli che hanno meno di 18 anni, si prende come riferimento l’ISEE minorenni del nucleo familiare in cui si trova il bambino o la bambina. In caso di genitori non sposati, separati, non conviventi o divorziati, si prenderà perciò in considerazione il nucleo familiare del figlio e non quello del genitore che fa domanda. Per i figli maggiorenni, invece, si utilizza l’ISEE ordinario corrente.