Assegno unico 2023, cosa cambia? (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno Unico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Con la nuova normativa cosa cambierà sull’assegno unico 2023? Quali sono le cifre ufficiali? Come fare il calcolo di rivalutazione? Scopriamo tutte le novità in questo approfondimento.
Intanto, abbiamo scritto anche un articolo per chi non vede ancora le date di pagamento dell’assegno unico di novembre.
Indice
- Assegno unico 2023: qual è la percentuale di rivalutazione?
- Assegno unico 2023: come cambieranno le soglie ISEE?
- Assegno unico 2023: cambia anche la maggiorazione con ISEE inferiore a 25 mila euro
- Ricevi tutte le news sempre aggiornate su bonus e lavoro.
Assegno unico 2023: qual è la percentuale di rivalutazione?
Il Governo Meloni, attraverso il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, sta apportando importanti novità per adeguare le misure a favore della famiglia, all’inflazione ormai arrivata all’8%.
È stato firmato un decreto che, a partire dal prossimo anno, dal primo gennaio, ci sarà un adeguamento del 7,3% sulle pensioni.
Questo tasso dovrebbe essere applicato sull’assegno unico 2023.
Ad inizio anno, però, questo valore sarà rivisto e, se ci sarà bisogno, il Governo applicherà un’ulteriore rivalutazione.
Scopri la pagina dedicata all’Assegno unico per conoscere altri diritti e agevolazioni.
Il comma 11 del D.Lgs. 230/2021 stabilisce che gli importi dell’assegno unico universale, le pensioni e le soglie dell’ISEE, devono obbligatoriamente essere riviste ogni anno, per essere rivalutate e commisurate all’aumento dell’inflazione.
L’adeguamento e la rivalutazione sono aspetti molti delicati da mettere in pratica. Pensiamo all’Assegno Unico e alla sua importanza (perché ingloba tutte le misure per la famiglia e la natalità) il fatto che venga rivalutato ogni anno dà la certezza che, nonostante l’inflazione e l’aumento dei prezzi, la somma verrà ricalcolata e aumentata.
Il tasso di rivalutazione per l’assegno unico dovrebbe essere lo stesso di quello applicato per le pensioni, quindi, come abbiamo anticipato prima, del 7,3%.
Questa percentuale è probabilmente provvisoria, perché a gennaio ci sarà un ulteriore ricalcolo e questo potrebbe portare ad un aumento della percentuale.
Questa rivalutazione come influirà sull’assegno unico 2023? Ci sarà un’ampliamento della platea dei beneficiari dovuto all’aumento del limite ISEE, e un aumento dell’assegno unico bonificato ogni mese.
Se dovesse essere confermata una percentuale di rivalutazione del 7,3% anche per l’assegno unico, l’importo massimo mensile passerà da 175 a 187,77 euro, a fronte di un aumento di circa 12 euro al mese.
Ovviamente aumenterà anche l’importo minimo che dovrebbe passare da 50 euro a 53,65 euro.
Per quanto riguarda i figli maggiorenni, il massimo dell’importo arriverà a 91,20 euro mensili, mentre il minimo a 26,82 euro.
Anche le maggiorazioni aumenteranno: quelle dal terzo figlio in poi passeranno da 85 euro a 91,20 euro, mentre quella riguardante le famiglie dove i due genitori lavorano, passerà da 30 a 32,19 euro.
Aggiungiti al gruppo Telegram di news sull’Assegno Unico e i bonus per famiglia ed entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook. Scopri le ultime offerte di lavoro sempre aggiornate nella tua zona.
Assegno unico 2023: come cambieranno le soglie ISEE?
La rivalutazione del 7,3% non riguarderà solo l’adeguamento delle pensioni, dell’assegno unico, ma anche le soglie dell’ISEE, importantissime per poter ottenere i benefici come l’assegno universale.
Cosa cambierà in queste soglie? Mentre fino ad oggi era necessario avere un ISEE non superiore ai 15 mila euro per avere diritto all’importo massimo dell’assegno unico, da gennaio 2023 sarà sufficiente che l’ISEE non superi i 16.095 euro.
Con la rivalutazione delle soglie, l’importo minimo dell’assegno unico 2023 scatterà solo al raggiungimento di un Isee di 42.920 euro e non più a 40mila come oggi.
Esempi di assegno unico 2023
Prendiamo come esempio una famiglia composta da padre che lavora, madre casalinga, due figli e un ISEE di 16mila euro.
Al momento la famiglia percepisce 169 euro a figlio, per un totale di 338 euro. Nel 2023, con la soglia ISEE innalzata a 16.095, la famiglia potrebbe ottenere gli importi massimi dell’assegno unico, ovvero 187,77, arrivando così a un totale di 375,54 euro, godendo di un aumento di 37 euro al mese.
Se invece entrambi i genitori lavorano e hanno un ISEE che non supera i 20mila euro, saranno queste le somme degli assegni unici:
- 149,50 euro per figlio;
- 70,70 euro in più dal terzo figlio in poi;
- 23,90 euro la maggiorazione per il fatto che entrambi i genitori lavorino.
Per un totale di 543,10 euro al mese.
Con una rivalutazione al 7,3% cosa cambierà?
Intanto si passerà ad una somma maggiore di assegno unico perché si apparterrà alla soglia ISEE che 19.957 a 20.065 euro.
- 156,50 per ogni figlio;
- 74,60 in più dal terzo figlio in poi;
- maggiorazione di 25,60 euro a figlio per il fatto che entrambi i genitori lavorino.
In totale sono 621,20 euro, 80 euro in più rispetto a questo momento.

Assegno unico 2023: cambia anche la maggiorazione con ISEE inferiore a 25 mila euro
La maggiorazione dell’Assegno Unico 2023 per famiglie con ISEE non superiore a 25.000 euro è di natura transitoria, ossia valida fino al 2024, solo se si rispettano i seguenti requisiti:
- ISEE familiare non superiore a 25 mila euro;
- aver percepito nell’anno 2021 i classici assegni familiari, gli ANF;
- oggi l’aumento dell’assegno unico percepito arriva fino a 190 euro;
Come espressamente previsto dal decreto da marzo 2023 a febbraio 2024, questa maggiorazione diminuirà, in quanto riconosciuta per i due terzi dell’importo a cui si avrebbe diritto.
La normativa, infatti, afferma che queste maggiorazioni spettano per tutto il 2022, mentre per il 2023 sono previste per una somma pari a 2/3 e per il 2024 pari a 1/3. Da marzo 2025, quindi la maggiorazione in oggetto si azzererà.
Scopri quando sarà pagato l’assegno unico a novembre.
Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sull’Assegno unico: