Assegno Unico 2023, aumenta senza ISEE?

Assegno Unico 2023 senza ISEE, come funzionerà? Chi non presenterà l'ISEE potrà ricevere comunque l'assegno unico?

Immacolata Duni è un'avvocato e copywriter, specializzata in welfare.
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6' di lettura

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Assegno Unico 2023 senza ISEE, come funzionerà? Coloro che non presenteranno la certificazione ISEE in tempo, potranno ricevere comunque il bonifico dell’Assegno Unico? Scopriamo i dettagli nell’approfondimento.

Indice

Assegno Unico 2023 senza ISEE, come funzionerà?

INPS ha dichiarato che non ci sarà alcuna necessità, dal 2023, di presentare istanza sul sito INPS per ottenere l’Assegno Unico, a meno che non ci siano variazioni dei requisiti della famiglia ovvero:

  • maggior numero di figli;
  • raggiungimento dell’età limite, 22 anni;
  • modifica dell’Isee cioè variazioni di reddito o del patrimonio del nucleo familiare.

L’Assegno è Unico e Universale proprio perché ha carattere universalistico e può essere richiesto anche in assenza di ISEE.

Se il richiedente non ha un ISEE valido al momento di presentazione della domanda, l’Assegno sarà bonificato con l’importo minimo previsto dalla normativa.

Il nuovo limite ISEE stabilito dalla Legge di Bilancio per ricevere l’Assegno Unico è aumentato: chi ha un ISEE pari o superiore a 40 mila euro o chi non lo ha affatto, potrà ottenere il minimo dell’importo dell’Assegno, che è passato da 50 a 55 euro.

Ricordiamo inoltre che, per il prossimo anno, non è necessario ripresentare la domanda per l’ottenimento dell’assegno unico se già ne avete beneficiato.

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Assegno Unico 2023 senza ISEE: chi sono gli esclusi?

L’obbiettivo del Governo Meloni è ottenere un ISEE più realistico dell’effettiva condizione economica delle famiglie. In questo modo si eviterebbe che famiglie davvero bisognose non ricevano il sussidio.

Tra le altre opzioni c’è anche quella di conferire un peso minore alle proprietà diverse dalla prima casa che non producono reddito. A trarre vantaggio dalla possibile riforma sarebbero tutte quelle famiglie che sono state penalizzate finora e non hanno ricevuto l’assegno unico.

Questo comporterebbe ovviamente un allargamento della platea dei beneficiari

Nessuno viene escluso dagli aumenti e nessuno viene penalizzato. L’assegno viene aumentato nel 2023 del 50% a tutti per il primo anno di vita del bambino.

È prevista, inoltre, una maggiorazione del 50% ulteriore per le famiglie dai tre figli in su, per i primi tre anni di vita.

Quindi non ci sono figli esclusi, ma solo un’attenzione maggiore per le famiglie più numerose nei primi anni di vita dei bambini.

Per godere dell’Assegno Unico 2023 non ci sarà bisogno di fare domanda a meno che non sia cambiato il nucleo familiare o ci sia una modifica nel proprio ISEE.

Questo beneficio ha riunito tutte le misure a favore delle famiglie e dei figli, come i vecchi ANF, ed è universale perché è previsto per tutti.

Scopri la pagina dedicata all’Assegno unico per conoscere altri diritti e agevolazioni.

Assegno Unico 2023 senza ISEE
Assegno Unico 2023 senza ISEE

Assegno Unico 2023 senza ISEE: come richiederlo

Per usufruire dell’assegno unico è necessario:

  • avere un figlio minorenne a carico;
  • avere un figlio maggiorenne fino ai ventuno anni, che frequenti corsi di formazione o universitari;
  • avere un figlio disabile, senza limiti di età.

La domanda va presentata online, sul sito dell’INPS, attraverso l’area personale MyInps e il proprio SPID. Oppure rivolgendosi al contact center: 06 164164 mobile oppure 803 164 rete fissa o al proprio patronato o CAF di fiducia.

Quando fare domanda per l’Assegno Unico? La compilazione e la consegna della prima istanza di Assegno Unico dovranno essere effettuate a partire da gennaio 2023: il pagamento arriverà da febbraio.

Se invece hai già richiesto e ottenuto l’Assegno Unico nel 2022, il Governo sta valutando un rinnovo automatico se non ci sono state variazioni di importi di reddito o di nucleo familiare (esempio, un figlio è diventato maggiorenne).

Per avere la certezza assoluta, però, si attende una circolare dell’INPS che chiarisca finalmente la questione. Sicuramente ne daremo notizia su The Wam, per questo se non ti sei ancora iscritto alla community, fallo ora, in modo da essere informato tempestivamente. Puoi seguirci su Telegram.

Puoi controllare lo stato della domanda sull’Assegno Unico tramite il tuo fascicolo previdenziale. Per consultarlo devi accedere con una delle identità digitali (Spid, Cie o Cns) nell’apposita sezione del sito ufficiale dell’Inps.

A quel punto vai nella sezione “Prestazioni” e clicca su Assegno Unico Universale. Lì potrai consultare tutte le informazioni di cui hai bisogno.

Il direttore generale dell’Inps, Tridico ha dichiarato che non ci sarà alcuna necessità, dal 2023, di presentare istanza sul sito INPS per ottenere l’Assegno Unico,a meno che non ci siano variazioni dei requisiti della famiglia ovvero:

  • maggior numero di figli,
  • raggiungimento dell’età limite, 22 anni
  • modifica dell’Isee cioè variazioni di reddito o del patrimonio del nucleo familiare.

 Intanto proseguiamo con il nostro articolo e vediamo quando fare domanda per l’Assegno Unico.

Se state già ricevendo un Assegno Unico di 100 euro mensili per ogni figlio, e avete due figli al di sotto dei tre anni, riceverete:

  • 150 euro + 150 euro (l’assegno più il 50% dell’aumento) + 100 euro (per il figlio al di sotto dei 3 anni)= 400 euro al mese.

Da quando accadrà questo? A partire dal 2023. Nella legge di bilancio 2023 vengono introdotte due nuove maggiorazioni automatiche che tutelano soprattutto le famiglie numerose o nei primi anni di vita dei figli:

  • l’aumento del 50% sull’importo di assegno unico erogato nei primi 12 mesi di vita del figlio, periodo nel quale le spese sono maggiori; Il massimo dell’Assegno Unico Mensile diventerà 262,50 euro al netto di altre maggiorazioni.
  • la seconda maggiorazione riguarda le famiglie numerose, composte da 3 o più figli. Una maggiorazione pari al 50% dell’importo percepito e verrà riconosciuta per un periodo di 3 anni.

Potete trovare la tabella precisa degli aumenti in questo articolo.

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