Assegno Unico 2023: quando fare l’ISEE

Scopri tutti i dettagli sull’ISEE per l’AUU: quando fare l’ISEE per l’Assegno Unico 2023 per avere importi più alti.

Chiara Del Monaco è una linguista e copywriter specializzata in welfare.
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6' di lettura

Molti Bonus per famiglie previsti dal Governo richiedono come requisito la presentazione dell’ISEE aggiornato. Tra questi c’è anche l’Assegno Unico. In questo articolo spieghiamo quando fare l’ISEE per l’Assegno Unico 2023 e come fare per non avere gli importi più bassi (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno Unico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Con l’inizio di gennaio 2023 andiamo incontro a una serie di cambiamenti per quanto riguarda i Bonus per famiglie, ma anche altre prestazioni. Per esempio, a partire da quest’anno l’Assegno Unico non dovrà essere richiesto da tutti i cittadini, ma solo da alcune categorie.

Quello che non è cambiato, però, è che per avere diritto alla stessa somma dell’anno scorso dell’Assegno Unico, è necessario presentare un ISEE aggiornato. Visto che il tempo stringe, nei prossimi paragrafi spieghiamo nel dettaglio quando fare l’ISEE per l’Assegno Unico 2023 e cosa succede se si presenta in ritardo.

Indice

Quando fare l’ISEE per l’Assegno Unico 2023: scadenze

Anche se da marzo di quest’anno non sarà più obbligatorio presentare la domanda per l’Assegno Unico e Universale, ci sono alcune regole che restano uguali al 2022. In particolare, come specificato nella circolare INPS n.132/2022, resta obbligatoria la presentazione dell’ISEE 2023.

L’attestazione ISEE, che mostra la situazione economica di ogni nucleo familiare, ha validità al 31 dicembre di ogni anno e va rinnovata entro il 31 gennaio. In questo modo, i nuclei familiari che percepiscono l’Assegno Unico o altri Bonus, riceveranno gli importi adeguati alle proprie condizioni economiche.

Visto che l’Assegno Unico vale da marzo a febbraio dell’anno successivo, i dati presenti nell’ISEE in corso di validità entro il 31 dicembre 2022 coprono le mensilità di gennaio e febbraio 2023. Da marzo 2023 in poi, se l’ISEE non viene aggiornato si riceveranno gli importi minimi previsti dalla normativa (dl 230/2021).

Ricordiamo, a tal proposito, che l’Assegno Unico, così come il Reddito di cittadinanza, viene calcolato in base alla propria situazione reddituale e patrimoniale. A differenza del Reddito di cittadinanza, per avere diritto all’Assegno Unico non è obbligatorio presentare l’ISEE, perché il sussidio spetta a tutte le famiglie con figli a carico.

Ma attenzione: anche se non è obbligatorio, presentare l’ISEE è molto importante perché permette alle famiglie a basso reddito di ricevere gli importi più alti.

Inoltre, ricordiamo che per fare l’ISEE è necessario compilare la DSU, cioè la Dichiarazione sostitutiva unica. Senza questo documento aggiornato, che dura per un anno solare, non è possibile ricevere le somme spettanti dell’Assegno Unico o di altri Bonus.

Nel prossimo paragrafo ci concentriamo meglio sulla DSU e spieghiamo quali sono le tempistiche per compilarla.

Scopri la pagina dedicata all’Assegno unico per conoscere altri diritti e agevolazioni.

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Quando fare l’ISEE per l’Assegno Unico 2023 e quando presentare la DSU

Nel paragrafo precedente abbiamo spiegato quando fare l’ISEE per l’Assegno Unico 2023. In particolare, abbiamo visto che l’ISEE in corso di validità al 31 dicembre 2022 sarà utilizzato per determinare gli importi dell’Assegno Unico relativi a gennaio e febbraio 2023. Da marzo in poi, invece, è necessario aver rinnovato ISEE e DSU con i nuovi dati per ricevere gli stessi importi dell’anno scorso.

Senza DSU aggiornata, saranno erogato gli importi minimi previsti dalla normativa, perché il nucleo familiare viene inserito nella fascia ISEE più alta, e cioè con reddito superiore a 40mila euro annui.

La DSU è un documento che va rinnovato ogni anno e allegato all’ISEE. Si tratta di una dichiarazioneche contiene le informazioni anagrafiche, reddituali e patrimoniali necessarie a descrivere la situazione economica di un determinato nucleo familiare. Grazie alla DSU e quindi all’ISEE, l’INPS può registrare la condizione economica di una famiglia e erogare l’importo adeguato dell’Assegno Unico.

Ma cosa succede se la DSU non viene aggiornata entro il 31 gennaio 2023?

Se non viene rinnovata la DSU per il 2023, l’Assegno Unico sarà calcolato da marzo 2023 con gli importi minimi.

Ma non tutto è perduto. Infatti, se la DSU viene presentata entro il 30 giugno 2023, è possibile ricevere gli importi adeguati alla propria situazione reddituale a partire da marzo. Quindi, anche se l’INPS ha già pagato le mensilità da marzo a giugno, provvederà a restituire le somme dovute arretrate.

Invece, se l’ISEE e la DSU vengono rinnovati dal 1° luglio 2023, allora i cittadini non avranno diritto agli arretrati, ma riceveranno gli importi spettanti solo dal mese succesivo in poi.

Leggi le tabelle con tutti gli importi dell’assegno unico, controlla se ti stanno pagando tutte le maggiorazioni dell’assegno universale, vedi come funziona per chi è disoccupato e come cambiano le cifre dell’assegno unico con i figli con disabilità

Quando fare l’ISEE per l’Assegno Unico 2023: in foto, una pial di documenti.

Quando fare l’ISEE per l’Assegno Unico 2023: chi lo riceve in automatico

Nei paragrafi precedenti abbiamo visto quando fare l’ISEE per l’Assegno Unico 2023 e abbiamo anche chiarito che è obbligatorio presentare l’ISEE e la DSU per ricevere gli importi giusti dell’Assegno Unico 2023. Senza questa documentazione, i nuclei familiari avranno diritto solo agli importi minimi previsti dalla normativa.

Se l’obbligo di presentare l’ISEE per l’Assegno Unico è rimasto, quello che è cambiato è invece l’obbligo di presentare la domanda per la prestazione per figli a carico.

In particolare, in base alla circolare INPS del 15 dicembre 2022, tutte le famiglie che l’anno scorso hanno presentato una domanda per ricevere l’assegno per figli a carico, non dovranno fare una domanda di rinnovo per il 2023. Infatti, dopo il 28 febbraio 2023, continueranno a percepire il sussidio per un altro anno.

Ciò è possibile perché i dati delle famiglie che hanno già presentato una domanda validasono conservati nelle banche dati dell’INPS. Quindi, l’Istituto deve solo prelevare i dati già registrati ed erogare l’importo dell’Assegno Unico dovuto in base ai singoli nuclei familiari.

Tuttavia, il rinnovo automatico vale solo per coloro che già percepivano la misura per famiglie e non hanno avuto variazioni di tipo reddituale o familiare nel corso dell’anno. Infatti, l’INPS ci tiene a precisare che è necessario presentare una nuova domanda o modificare quella già presentata in questi casi:

  • coloro che non hanno mai presentato una domanda dell’Assegno Unico da marzo 2022 al 28 febbraio 2023 e ne avrebbero diritto perché hanno figli a carico, devono seguire la procedura per richiedere il sussidio sul sito dell’INPS. Ricordiamo che se la domanda viene presentata entro giugno 2023, si avrà diritto anche agli importi arretrati da marzo 2023;
  • i nuclei familiari che nel corso del 2022 hanno presentato una domanda dell’Assegno Unico, ma questa è stata respinta, revocata o decaduta, sono tenute a ripresentare la richiesta all’INPS;
  • le famiglie beneficiarie dell’Assegno Unico che hanno subito delle variazioni nel corso del 2022, devono integrare la propria domanda con i dati aggiornati.

Nello specifico, devono modificare la domanda già presentata sul sito dell’INPS i nuclei familairi che sono stati interessati da uno di questi eventi nel corso dell’anno:

  • nascita di uno o più figli;
  • inserimento o variazione della condizione di disabilità;
  • separazione;
  • variazioni nel codice IBAN;
  • figli che diventano maggiorenni;
  • variazioni dell’ISEE.

Per saperne di più, scopri come fare domanda per l’assegno unico, come controllare pagamento e stato della richiesta dell’assegno universale, quali sono i documenti da presentare e come comportarsi quando scade il reddito di cittadinanza.

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