In questo articolo vedremo come si effettua il calcolo dell’Assegno Unico 2023, sia usando il simulatore dell’INPS che manualmente basandoci sulle tabelle degli importi (scopri le ultime notizie sull’Assegno Unico e sui bonus attivi in Italia. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Come effettuare il calcolo dell’Assegno Unico 2023?
L’Assegno Unico, introdotto nel 2022, ha inglobato gran parte dei Bonus famiglia INPS, ed è un sostegno economico mensile destinato ai nuclei familiari con figli affetti da disabilità a carico o che hanno meno di 21 anni.
Questo beneficio è accessibile a tutti i genitori, sia lavoratori che disoccupati, indipendentemente dal reddito familiare, ma gli importi variano in base all’ISEE del nucleo.
Per il 2023, l’Assegno Unico prevede un importo massimo mensile per ogni figlio minorenne compreso tra 54,1 euro e 189,2 euro, dove l’importo diminuisce al crescere dell’ISEE familiare.
A causa delle numerose maggiorazioni, può risultare complicato per i beneficiari capire esattamente l’ammontare dell’Assegno Unico che spetta loro ogni mese. Per questo motivo, l’INPS ha creato un simulatore gratuito che permette, inserendo dei semplici dati, di ottenere il calcolo preciso degli importi mensili.
Nell’articolo verrà prima spiegato come utilizzare questo simulatore e successivamente saranno illustrate le modalità manuali di calcolo dell’Assegno Unico, partendo dagli importi base e passando alle possibili maggiorazioni, in base alla situazione specifica del nucleo familiare.
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Come calcolare l’Assegno Unico 2023 con il simulatore dell’INPS
L’INPS offre un simulatore gratuito e semplice da utilizzare per calcolare gli importi dell’Assegno Unico 2023.
Tuttavia, per ottenere dati accurati, è consigliabile ottenere prima l’attestazione ISEE in corso di validità, compilando la nuova DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica), e successivamente utilizzare il simulatore.
Gli importi dell’Assegno Unico sono infatti calcolati in base all’ISEE familiare, quindi è fondamentale inserire questo valore correttamente nel simulatore per ottenere un calcolo accurato.
Per utilizzare il servizio, è sufficiente collegarsi al sito del simulatore dell’Assegno Unico e digitare, nell’apposito riquadro in basso, il codice alfanumerico visualizzato nel campo “Digita i caratteri del Codice di Controllo“. Dopo aver inserito il codice, basta premere su “Inizia” per avviare la simulazione.
Come rispondere alle domande del simulatore dell’Assegno Unico
Durante il processo di simulazione, vi verranno poste 10 brevi domande, dove in sostanza dovrete rispondere con “SI” o “NO” o inserire informazioni sulla composizione del nucleo familiare. Per passare alla domanda successiva, basterà premere su “Avanti” situato in basso a destra. Ecco come rispondere alle domande del simulatore:
- 1. Sei un figlio maggiorenne che presenta domanda in autonomia? – premere uno dei pulsanti SI o NO a seconda se vi troviate o meno in questa situazione;
- 2. Madre under 21? – rispondere SI solo se nel nucleo la madre non ha ancora compiuto 21 anni;
- 3. Quanti figli sono a carico, compresi anche quelli che non hanno diritto all’AU? – nel riquadro “Numero di figli” inserire il numero di tutti i figli a carico del nucleo familiare, sia maggiorenni che minorenni;

- 4. Quanti di questi sono minorenni? – dovete riempire 3 campi. Al primo campo (Fino a 1 anno) dovete indicare il numero dei figli a carico del nucleo che non hanno ancora compiuto 1 anno. Invece, nel secondo riquadro (Tra 1 anno e 3 anni), quelli che hanno meno di 3 anni e, all’ultimo campo (Oltre ai 3 anni), i figli che hanno già compiuto 3 anni;
- 4.1. Quanti dei figli fino ad 1 anno sono disabili? – ci sono tre riquadri: Non autosufficiente, Grave e Media. Se ci sono figli disabili nel nucleo, che non hanno ancora compiuto 1 anno, indicare in ogni riquadro il numero di quanti sono in condizione di non autosufficienza, quanti affetti da disabilità grave e quanti disabilità media. Ovviamente se nessuno si trova in queste condizione si deve lasciare il valore 0;
- 4.2. Quanti dei figli tra 1 e 3 anni sono disabili? – la stessa cosa della precedente domanda, solo si deve indicare il numero di figli disabili che hanno compiuto 1 anno, ma hanno meno di 3 anni. Basta scrivere il numero di quanti sono in condizione di non autosufficienza, quanti affetti da disabilità grave e quanti disabilità media;
- 4.3. Quanti dei figli minorenni oltre i 3 anni sono disabili? – indicare il numero di figli disabili che hanno compiuto 3 anni di età, in base al grado di disabilità, come in precedenza;
- 5. Quanti figli tra 18 e 21 anni hanno diritto all’AUU? – indicare il numero di figli tra 18 e 21 anni, che hanno diritto all’Assegno Unico. Per i requisiti potete consultare il nostro articolo sull’Assegno Unico per maggiorenni;
- 5.1. Quanti dei figli tra 18 e 21 anni sono disabili? – dovete rispondere a questa domanda solo se nella risposta precedente avete indicato un valore diverso da 0. Qui si deve precisare il numero di figli tra 18 e 21 anni affetti da qualsiasi grado di disabilità;
- 6. Quanti figli oltre i 21 anni sono disabili? – si deve precisare il numero di figli che hanno compiuto 21 anni e sono affetti da qualsiasi grado di disabilità;
- 7. Si è in possesso dell’ISEE? – rispondere SI o NO. Se si risponde SI si deve anche digitare nel riquadro il valore ISEE in corso di validità del nucleo. Se si risponde NO il calcolo sarà effettuato senza tenere conto dell’ISEE e assegnando al nucleo solo l’importo minimo previsto, lo stesso che si assegna agli ISEE alti.
- 8. Sono presenti entrambi i genitori? – premere SI o NO (va scelto SI anche se i genitori sono non conviventi);
- 9. Si richiede la maggiorazione art. 5? – scegliere SI e riempire i vari campi solo se si ha diritto alla maggiorazione compensativa, di natura transitoria, riservata a quelli che percepivano gli ANF nell’anno 2021 e sono in possesso di un ISEE di massimo 25.000 euro. La maggiorazione mensile per il 2023 spetta per un importo pari a 2/3 dell’importo ricevuto nell’anno 2022, così come definito nel d.l.vo 230/2021, art. 5 comma 7;
- 10. Si richiede la maggiorazione art. 4? – scegliere SI se entrambi i genitori lavorano, a cui spetta una maggiorazione per ciascun figlio minore.
Al termine della procedura sarà mostrato il risultato della simulazione, cioè l’importo mensile spettante di Assegno Unico, come mostra la foto qui sotto.

Come calcolare manualmente gli importi dell’Assegno Unico 2023
È importante sottolineare che, oltre all’uso del simulatore, è possibile effettuare manualmente il calcolo dell’Assegno Unico.
Questo comporta innanzitutto comprendere l’importo base corrispondente in base al numero e all’età dei figli a carico, come indicato nella tabella del paragrafo seguente. Successivamente, a questi importi base vanno applicate delle maggiorazioni, che possono scattare in base a situazioni specifiche in cui si trova il nucleo familiare.
Quali sono gli importi base dell’Assegno Unico nel 2023
Di seguito, riportiamo una tabella riassuntiva che illustra come varia l’importo base dell’Assegno Unico ogni volta che l’ISEE aumenta di circa 5.000 euro. Per avere un quadro completo e dettagliato delle tabelle degli importi dell’Assegno Unico, comprese le relative maggiorazioni, vi invitiamo a scaricare il Pdf cliccando sul pulsante “Download” alla fine del paragrafo.
Tabella degli importi dell’Assegno Unico 2023
La tabella qui sotto è solo riassuntiva e mostra come cambia l’importo spettante di Assegno Unico ogni volta che l’ISEE familiare sale di circa 5.000 euro.
ISEE | Assegno figli minori e disabili | Assegno figli 18-20 anni |
fino a 16.215,00 euro | 189,2 euro | 91,9 euro |
da 19.998,51 a 20.106,60 euro | 169,7 euro | 82,6 euro |
da 24.214,41 a 24.322,50 euro | 148,6 euro | 72,4 euro |
da 30.051,8 1a 30.159,90 euro | 119,5 euro | 58,4 euro |
da 35.024,41 a 35.132,50 euro | 94,6 euro | 46,5 euro |
da 40.429,41 a 40.537,50 euro | 67,6 euro | 33,5 euro |
oltre i 43.240,00 euro | 54,1 euro | 27,0 euro |
Elenco delle maggiorazioni dell’Assegno Unico 2023
È importante sottolineare che a questi importi base dell’Assegno Unico si aggiungono delle maggiorazioni a seconda della composizione del nucleo familiare, come ad esempio la presenza di bambini molto piccoli o disabili.
Nello specifico agli importi base vanno aggiunte le seguenti maggiorazioni dell’Assegno Unico 2023:
- Nuclei con figli da 0 a 1 anno: + 50% dell’importo (a prescindere dall’ISEE) per ogni figlio con meno di 1 anno di età;
- Nuclei con figli da 1 a 3 anni e con 3 o più figli a carico: + 50% dell’importo per ogni figlio da 1 a 3 anni di età (per livelli di ISEE fino a 42.240 euro)
- Nuclei con 4 o più figli a carico: aumento della maggiorazione forfettaria per le famiglie numerose che da 100 euro passa a 150 euro;
- A fini degli importi i figli maggiorenni e disabili a carico, saranno considerati come i figli minorenni;
- Per ciascun figlio dopo il secondo: un aumento compreso tra i 16,2 euro (ISEE sopra i 43.240 euro) e i 91,9 euro (ISEE fino a 16.215 euro);
- Ulteriore maggiorazione per i figli con disabilità fino ai 21 anni: 91,9 euro, se affetto da disabilità media; 102,7 euro, se affetto da disabilità grave; 113,5 euro se in condizione di non autosufficienza.
- Una maggiorazione transitoria per i nuclei entro i 25.00 euro di reddito che percepivano gli Anf nel 2021.
- Maggiorazione mensile per ciascun figlio minore, nel caso in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro.
Esempio di calcolo degli importi dell’Assegno Unico 2023
Dopo aver esaminato la teoria, è il momento di vedere con un esempio pratico come calcolare gli importi dell’Assegno Unico per il 2023.
Immaginiamo di avere una famiglia con tre figli di 6 mesi, 2 anni e 8 anni. L’ISEE familiare per il 2023 è di 20.000 euro e nel nucleo familiare c’è un solo genitore che lavora.
Consultando le tabelle degli importi, alla nostra famiglia spettano 169,7 euro al mese di Assegno Unico per ogni figlio minorenne. Tuttavia, ha anche diritto a una serie di maggiorazioni.
Iniziamo con il bambino di 6 mesi, che non ha ancora compiuto un anno. A lui spetta il 50% in più della sua quota, quindi un extra di 84,85 euro. Pertanto, la famiglia percepirà 254,55 euro al mese di Assegno Unico solo per il bambino piccolo.
Inoltre, la famiglia ha 3 figli a carico, un ISEE inferiore a 40.000 euro e il secondo bambino ha meno di 3 anni, quindi ha diritto a un’altra maggiorazione. Anche per il secondo bambino spetta il 50% in più della sua quota, cioè 254,55 euro in totale.
Ora, sommando gli importi per i bambini più piccoli, otteniamo 509,1 euro al mese. A questa somma si aggiunge la quota per il bambino di 8 anni, che è di 169,7 euro, portando l’importo totale dell’Assegno Unico a 678,8 euro al mese.
Ma non finisce qui, poiché la famiglia ha diritto anche a una maggiorazione se ci sono figli ulteriori al secondo. In base l’ISEE familiare, questa maggiorazione consiste in un extra di 81 euro al mese.
In conclusione, la famiglia oggetto dell’esempio riceverà 759,8 euro di Assegno Unico al mese, considerando tutte le maggiorazioni a cui ha diritto.
FAQ: Domande frequenti sull’Assegno Unico
Quale IBAN va indicato quando si compila la domanda per l’Assegno Unico?
L’IBAN da indicare deve essere per forza intestato al richiedente dell’Assegno Unico. Nel caso di conto corrente cointestato, il richiedente deve essere uno degli intestatari. Inoltre, si deve fare attenzione al fatto che codice fiscale e nome/cognome del richiedente, indicati nella domanda, corrispondano a quelli registrati dalla banca e associati all’IBAN.
Nel caso la prestazione sia divisa tra i genitori e ognuno riceva il 50% dell’importo, si possono indicare due diversi IBAN. Anche in questo caso però gli IBAN devono corrispondere ad un conto (o una carta) intestato ai rispettivi titolari dell’Assegno Unico, cioè uno a un genitore e uno all’altro.
Solo se si presenta domanda di Assegno Unico in qualità di tutore è possibile indicare un IBAN diverso da quello del richiedente e usarne uno intestato al soggetto tutelato.
Come viene pagato l’Assegno Unico?
L’Assegno Unico può essere pagato su:
- conto corrente bancario o postale;
- bonifico domiciliato presso sportello postale;
- libretto postale;
- conto corrente estero area SEPA;
- carta prepagata con IBAN.
Solo i titolari di Reddito di cittadinanza non devono richiedere l’Assegno Unico. Se ne hanno diritto per loro la prestazione scatta in automatico e ricevono il pagamento sulla carta del Rdc.
Se a richiedere l’Assegno Unico è un figlio maggiorenne come avviene il pagamento?
Sempre nelle modalità indicate nella FAQ precedente. L’IBAN però deve per forza essere intestato o cointestato al figlio maggiorenne che richiede l’Assegno Unico.
Se il figlio diventa maggiorenne o supera i 21 anni nel mese di competenza, il mese viene pagato?
Si! Ad esempio, se un figlio compie 22 anni il 1° agosto 2023 e non si ha più diritto all’Assegno Unico per lui, la mensilità di agosto sarà comunque regolarmente pagata.
Quando richiedere l’Assegno Unico per ottenere gli arretrati?
L’Assegno Unico spetta dal mese successivo a quello della presentazione della domanda. Ad esempio, richiedendo l’Assegno Unico ad agosto, la prestazione spetta dal mese di settembre. Solo nel caso in cui si presenti domanda entro il 30 giugno 2023 si potranno ricevere gli arretrati, calcolati a partire da marzo 2023.
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