Aggiornare l’ISEE è molto importante per ricevere gli importi delle prestazioni adeguati alla propria situazione economica. In questo approfondimento vediamo in particolare come aggiornare l’ISEE dell’Assegno Unico (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno Unico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Con la circolare INPS 132/2022, l’Istituto ha spiegato ai cittadini che da gennaio 2023 l’Assegno Unico non va più richiesto per chi già lo ha ricevuto nel 2022. Chi invece ha avuto la domanda respinta o non ha mai presentato un’istanza dell’Assegno, deve richiederlo preferibilmente entro il 30 giugno 2023.
Tuttavia, l’INPS ci tiene anche a specificare che, anche con l’erogazione automatica degli importi, resta valido l’onere di presentare l’ISEE e la DSU. Solo in questo modo è possibile calcolare l’importo spettante dell’Assegno per ogni famiglia destinataria.
Nei prossimi paragrafi, perciò, ricordiamo come aggiornare l’ISEE dell’Assegno Unico e quali sono le scadenze per farlo.
Indice
Come aggiornare l’ISEE dell’Assegno Unico?
L’ISEE ha l’obiettivo di valutare la situazione economica delle famiglie, per far sì che chi ha meno possibilità riceva delle prestazioni sociali agevolate, come il Rdc e l’Assegno Unico. Nel caso del Reddito di cittadinanza, presentare un ISEE valido è obbligatorio, pena la sospensione del sussidio; per l’Assegno Unico, invece, presentare la dichiarazione è un onere, in quanto il contributo si riceve anche senza ISEE e DSU.
Tuttavia, è molto importante non solo presentarlo, ma aggiornarlo anche ogni anno entro le scadenze previste: solo in questo modo l’INPS ha la possibilità di incrociare i dati anagrafici ed economici e stabilire la somma dell’Assegno Unico spettante per ogni famiglia.
Per presentare l’ISEE è necessario prima compilare la DSU, ossia la dichiarazione unica sostitutiva. Si tratta di un documento che contiene i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali di un nucleo familiare e ha validità dal momento della presentazione fino al 31 dicembre dello stesso anno.
A questo proposito, si ricorda che i redditi da dichiarare nell’ISEE fanno riferimento ai due anni precedenti la dichiarazione. Quindi, se nell’arco dei due anni si verificano cambiamenti drastici, soprattutto negativi, è consigliabile presentare l’ISEE corrente.
Con la manovra finanziaria 2023 (legge di bilancio) il governo ha previsto una procedura più semplice per compilare la DSU, attraverso un modulo precompilato del sito INPS. Per utilizzare questa modalità, bisogna entrare nella propria area riservata del sito INPS attraverso le credenziali SPID, CIE o CNS e cercare il servizio “ISEE precompilato”. Questo servizio contiene tutti i dati auto-dichiarati dall’utente e quelli precompilati forniti dall’INPS e dall’Agenzia delle Entrate.
In alternativa all’ISEE online 2023, è possibile farsi assistere anche da un CAF o ente di patronato per compilare la dichiarazione in modo gratuito e sicuro.
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Come aggiornare l’ISEE dell’Assegno Unico e quando farlo?
Nel paragrafo precedente abbiamo visto come funziona la compilazione dell’ISEE e della DSU e perché è importante farlo. Adesso, invece, è necessario ricordare le scadenze entro cui aggiornare l’ISEE per l’Assegno Unico.
Innanzitutto, chiariamo che la dichiarazione ISEE è valida fino al 31 dicembre di ogni anno e andrebbe rinnovata entro il 31 gennaio dell’anno successivo. Tuttavia, per i destinatari dell’Assegno Unico la scadenza è prorogata al 28 febbraio. Come mai?
Il motivo è che l’annualità dell’Assegno Universale va da marzo a febbraio dell’anno successivo, quindi per gli importi erogati a gennaio e febbraio l’INPS tiene ancora conto dell’ISEE dell’anno precedente. Per esempio per le somme dell’Assegno Unico di gennaio e febbraio 2023 l’INPS ha considerato l’ISEE al 31 dicembre 2022.
Poi, da marzo 2023 ha preso in considerazione i dati dell’ISEE presentato nel 2023. Di conseguenza, i nuclei familiari interessati hanno avuto tempo fino al 28 febbraio 2023 per presentare l’SEE 2023 per l’Assegno Unico.
Tuttavia, se una famiglia non aggiorna l’ISEE entro febbraio, ha la possibilità di rimediare entro il 30 giugno dell’anno di riferimento. Ricordiamo, infatti, che chi presenta la dichiarazione ISEE e la DSU entro il 30 giugno può ricevere gli importi adeguati alla propria situazione economica da marzo dello stesso anno.
Ciò significa che oggi, 30 giugno 2023, è l’ultimo giorno in cui è possibile presentare l’ISEE valido all’INPS e ottenere le quote adeguate dell’Assegno Unico a partire da marzo 2023.
Nel frattempo, scopri chi deve presentare la domanda dell’Assegno Unico nel 2023 e di quanto aumentano gli importi con le maggiorazioni. Leggi anche quanto costa non rinnovare l’ISEE per l’Assegno Unico 2023 e l’elenco delle novità dell’Assegno Unico 2023 in breve.
Come aggiornare l’ISEE dell’Assegno Unico: per chi?
Finora abbiamo spiegato come aggiornare l’ISEE dell’Assegno Unico e quali sono le tempistiche da rispettare per ricevere gli importi adeguati alla propria situazione economica. Ma chi sono le famiglie interessate dal rinnovo dell’ISEE?
Si tratta dei nuclei familiari che possiedono i requisiti per ricevere l’Assegno Unico e hanno fatto apposita domanda tramite il sito INPS nel 2023, o nel 2022 e questa risulta accolta.
Per saperne di più, scopri come fare domanda per l’assegno unico, come controllare pagamento e stato della richiesta dell’assegno universale, quali sono i documenti da presentare e come comportarsi quando scade il reddito di cittadinanza.
Anche se da gennaio 2023 le persone che hanno richiesto l’Assegno nel 2022 non sono tenute a presentare una nuova domanda, resta comunque l’onere di aggiornare ISEE e DSU ogni anno. Quindi, il rinnovo dell’ISEE riguarda sia i nuovi richiedenti sia chi ha percepito l’Assegno in automatico nel 2023.
Chi può evitare di rinnovare o presentare l’ISEE?
Tra le famiglie destinatarie dell’Assegno Unico c’è anche chi non deve presentare per forza la dichiarazione ISEE: si tratta cioè dei nuclei familiari che hanno un reddito pari o superiore alla soglia massima prevista dalla normativa vigente. In questo caso, la presentazione dell’ISEE non dà accesso a maggiori agevolazioni, in quanto l’importo erogato sarà sempre quello minimo.
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Come aggiornare l’ISEE dell’Assegno Unico: che succede senza ISEE
Come anticipato, aggiornare l’ISEE è molto importante perché permette all’INPS di definire gli importi spettanti dell’Assegno Unico e di altre prestazioni, in base alla situazione economica dei nuclei familiari.
Ma che succede se non aggiorno l’ISEE?
Chi non rinnova l’ISEE entro i tempi previsti ha diritto solo agli importi minimi dell’Assegno Unico e Universale, che corrispondo alle quote erogate a chi possiede un ISEE pari o superiore a 43.240 euro all’anno.
Tuttavia, se l’ISEE viene aggiornato entro il 30 giugno, è possibile ottenere gli importi giusti a partire da marzo, invece chi lo presenta dal 1° luglio riceverà le quote giuste solo per i mesi successivi e non per gli arretrati.
Ovviamente, le famiglie che si trovano già nella fascia di reddito ISEE più alta possono evitare di aggiornare l’ISEE, poiché riceverebbero comunque gli importi minimi.
FAQ Assegno Unico e ISEE
Come posso aggiornare l’ISEE per l’Assegno Unico?
Per aggiornare l’ISEE per l’Assegno Unico, devi prima compilare la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) che racchiude i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali del tuo nucleo familiare. Puoi utilizzare il servizio “ISEE precompilato” sul sito INPS, oppure richiedere l’assistenza di un CAF o un ente di patronato.
Quando dovrei aggiornare l’ISEE per l’Assegno Unico?
L’ISEE dovrebbe essere rinnovato entro il 31 gennaio di ogni anno. Tuttavia, per i destinatari dell’Assegno Unico, la scadenza è prorogata al 28 febbraio. Se non riesci a rispettare queste scadenze, hai la possibilità di presentare l’ISEE entro il 30 giugno dell’anno di riferimento.
Chi deve aggiornare l’ISEE per l’Assegno Unico?
Sia i nuovi richiedenti dell’Assegno Unico che quelli che lo hanno ricevuto automaticamente nel 2023 devono aggiornare l’ISEE ogni anno. L’obbligo non si applica alle famiglie che hanno un reddito pari o superiore alla soglia massima prevista dalla normativa vigente.
Cosa succede se non aggiorno l’ISEE per l’Assegno Unico?
Se non aggiorni l’ISEE entro i tempi previsti, avrai diritto solo agli importi minimi dell’Assegno Unico. Se riesci a presentare l’ISEE entro il 30 giugno, potrai ottenere gli importi adeguati a partire da marzo. Se lo presenti dal 1° luglio in poi, riceverai le quote giuste solo per i mesi successivi e non per gli arretrati.
C’è qualcuno che può evitare di aggiornare l’ISEE per l’Assegno Unico?
Le famiglie che si trovano già nella fascia di reddito ISEE più alta possono evitare di aggiornare l’ISEE. Anche senza l’ISEE aggiornato, riceveranno gli importi minimi previsti per l’Assegno Unico.
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