Assegno unico universale. Il sistema automatizzato relativo all’agevolazione economica ha spesso sollevato molti dubbi. Ecco allora una guida per controllare lo stato dei pagamenti e della domanda (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno Unico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Assegno unico: cos’è e come funziona
- Assegno unico: verificare lo stato della domanda
- Assegno unico: verificare lo stato dei pagamenti
- Assegno unico: importi e maggiorazioni
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Assegno unico: cos’è e come funziona
Come ormai è noto, l’assegno unico universale è una misura di sostegno introdotta il 1 marzo 2022 per agevolare tutte le famiglie con uno o più figli a carico. Con l’introduzione dell’assegno unico sono stati inoltre eliminati alcuni bonus esistenti in precedenza, come gli ANF, il bonus bebè e il premio alla nascita. A differenza di questi bonus, che venivano caricati in busta paga, l’assegno unico viene erogato sul conto corrente della persona che richiede il sussidio.
Inoltre, il nome del contributo non è casuale: si tratta di un assegno unico, poiché è finalizzato alla semplificazione e al potenziamento degli interventi economici per sostenere la genitorialità e la natalità; ed è universale, poiché viene garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, a prescindere dall’attestazione ISEE. A cambiare, infatti, è l’importo dovuto in base alle fasce di reddito di appartenenza.
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Assegno unico: a chi spetta?
Come disposto dalla legge 46/2021, il bonus viene erogato ogni mese per 13 mensilità. Ma a chi? Lo vediamo subito.
Innanzitutto, per accedere all’assegno universale è necessario avere uno o più figli fiscalmente a carico e avere la residenza in Italia. Inoltre, il sussidio spetta:
- per ogni figlio a partire dal settimo mese di gravidanza fino ai 18 anni;
- per ogni figlio fino a 21 anni in queste condizioni specifiche;
- per ogni figlio con disabilità senza limiti di età.

Assegno unico: verificare lo stato della domanda
Chi percepisce il Reddito di cittadinanza non ha bisogno di inoltrare la domanda di assegno unico, in quanto lo riceverà in automatico sulla carta Rdc. Al contrario, chi non percepisce il sussidio deve presentare la domanda. Per farlo ci sono tre opzioni: fare la richiesta online sul sito Inps, chiamare il Contact Center dell’Inps al numero 803 164 (gratis da rete fissa) o al numero 06 164 164 (a pagamento da cellulare), oppure rivolgersi a un caf o patronato (scelta consigliata per chi non ha dimestichezza con gli altri due metodi).
Scopri la pagina dedicata all’Assegno unico per conoscere altri diritti e agevolazioni.
Come si fa domanda online? Non si tratta di una procedura complicata, però bisogna stare attenti alla documentazione necessaria da allegare.
Per prima cosa, bisogna accedere al sito Inps tramite SPID, CIE o CNS e poi inserire:
- il codice fiscale di ogni figlio fiscalmente a carico per cui si fa domanda;
- il codice fiscale del genitore richiedente e dell’altro genitore;
- gli estremi delle carte su cui sarà erogato il pagamento;
- riepilogo dei dati inseriti.
Una volta inoltrata la domanda, molto probabilmente vorrai controllare lo stato della procedura. Come fare? Lo scoprirai nel prossimo paragrafo.
Leggi anche: Assegno unico e rdc per genitori divorziati: come funziona?
Come controllare la domanda di assegno unico?
Se hai inviato la domanda online senza problemi, controllarne lo stato di elaborazione sarà un gioco da ragazzi.
Innanzitutto, è necessario entrare nella pagina Inps dedicata all’assegno unico e accedere nella tua area riservata attraverso le credenziali SPID, CIE o CNS. A quel punto, per controllare lo stato della tua pratica basta cliccare su “Consulta e gestisci le domande presentate”.
Questa sezione è molto utile anche nel caso in cui volessi modificare i dati inseriti nella richiesta. Ecco una guida su come farlo.
Infine, se nella sezione dedicata la tua domanda risulta “sospesa” o “in evidenza alla sede/al cittadino”, non c’è bisogno di andare in panico. In questo approfondimento c’è scritto esattamente cosa fare in questi casi.
Tuttavia, se invece della domanda vuoi controllare i pagamenti dell’assegno unico, la procedura da seguire è un’altra. Per questo, sei invitato a continuare la tua lettura.
Assegno unico: verificare lo stato dei pagamenti
L’assegno unico universale viene accreditato sul conto corrente del beneficiario a partire dal mese successivo a quello di presentazione della domanda. Poiché si tratta di una procedura automatizzata, quindi non gestita da operatori fisici, non è possibile prevedere una data precisa di pagamento per tutti. Generalmente, l’INPS fornisce una fascia temporale (di solito 5-7 giorni) in cui dovrebbe essere erogato il sussidio.
Talvolta, può succedere che si riceva prima il pagamento per un figlio e poi quello per un altro. Ma niente paura, riceverai tutti i pagamenti dovuti.
Assegno unico: pagamento per un solo figlio
Come controllare i pagamenti dell’assegno unico che mi spetta?
Per fortuna, anche in questo caso la procedura è abbastanza semplice. Ecco i passi da svolgere in ordine:
1. accedere al sito INPS tramite SPID, CIE o CNS;
2. digitare nella barra di ricerca “Fascicolo previdenziale del cittadino” e cliccare su questa sezione;
3. andare sulla sezione “Prestazioni” e poi cliccare su “Pagamenti”;
4. Cliccare sull’anno di riferimento “2022”.
A questo punto, dovrebbe uscire fuori una schermata simile a quella qui sotto con l’indicazione dell’importo e della data di accredito sulla modalità di pagamento selezionata durante la domanda.
Agenzia INPS | Importo Pagato | Prestazione | Data disponibilità | Ufficio Pagatore | Note |
---|---|---|---|---|---|
XXXXXX | 525,00 | ASSEGNO UNICO | 18/03/2022 | Banca xxxxxx | ASSEGNO UNICO PER 3 FIGLI/O PER IL PERIODO DA 01-03-2022 A 31-03-2022 – NUMERO PRATICA xxxxxxxx |
Assegno unico: importi e maggiorazioni
Come anticipato all’inizio, tutte le famiglie con figli fiscalmente a carico hanno diritto all’assegno unico e universale, a prescindere dall’ISEE. A cambiare è la quantità dell’importo mensile, che va da un massimo di 175 euro a figlio per ISEE fino a 15mila euro a un contributo minimo di 50 euro per ISEE pari o superiore a 40mila euro o in mancanza di attestazione ISEE.
Per avere un quadro completo, ecco la tabella con gli importi ufficiali dell’assegno unico figli.
Al di là della fascia ISEE di appartenenza, possono essere previste delle maggiorazioni, per esempio in caso di famiglie con più di tre figli o in presenza di figli con invalidità.
Vediamo nel prossimo paragrafo quali sono e quando spettano.
Leggi anche: Assegno universale 2022: quando rinnovare l’ISEE per non perderlo
Assegno unico: maggiorazioni
Nella tabella qui sotto puoi vedere gli importi base dell’assegno unico per famiglie. In particolare, nella prima colonna sono indicate le fasce di reddito ISEE considerate per l’assegno unico. Nella seconda e terza colonna si possono vedere gli importi per figli minorenni e per figli tra 18 e 21 anni a seconda della fascia ISEE.
ISEE | IMPORTI ASSEGNO UNICO | |
| Figli minorenni | Figli fino a 21 anni |
Fino a 15 mila euro | 175 euro | 85 euro |
20 mila euro | 150 euro | 73 euro |
25 mila euro | 125 euro | 61 euro |
30 mila euro | 100 euro | 49 euro |
35 mila euro | 75 euro | 37 euro |
Da 40 mila euro | 50 euro | 25 euro |
Approfondisci questo contenuto: Assegno universale 2022: guida alle maggiorazioni
A questi importi base vanno poi aggiunte delle maggiorazioni nei seguenti casi:
- per ogni figlio successivo al secondo spetta una maggiorazione che va da 15 a 85 euro, in base all’ISEE;
- per i figli con disabilità tra 18 e 21 anni spettano 85 euro aggiuntivi al mese. Sopra i 21 anni la maggiorazione oscilla tra 15 e 85 euro;
- per figli disabili minorenni spettano: 85 euro in caso di disabilità media, 95 euro in caso di disabilità grave, 105 euro in caso di non autosufficienza;
- in caso entrambi i genitori abbiano reddito da lavoro spettano 30 euro in più al mese per ISEE bassi;
- le famiglie con ISEE inferiore a 25mila euro che l’anno scorso percepivano gli ANF avranno un ulteriore bonus che andrà diminuendo di anno in anno fino al 2025.
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