L’Assegno unico è una nuova misura di sostegno e l’Inps, che ne è responsabile, sta ancora cercando di capire come gestirla al meglio (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno Unico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Sono trapelate le prime linee guida su come comportarsi se si vuole fare ricorso o modificare la domanda; se durante l’anno si acquisisce il diritto di percepire l’Assegno unico; se ci sono delle variazioni Isee o di reddito, e quindi di importo.
In questo articolo vi faremo qualche esempio di modifiche di domanda che possono determinare la variazione dell’importo. spiegheremo le tempistiche per la messa in funzione di questo sistema.
- Assegno unico, modifica delle domande
- Assegno unico, nuovi importi: qualche esempio
- Quando un figlio si considera fiscalmente a carico?
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Assegno unico, modifica delle domande
Nel mese di aprile i CAF e le sedi locali dell’Inps dovrebbero essere abilitati alla modifica delle domande dell’Assegno unico.
Questo evento non è da sottovalutare, visto che l’importo dell’Assegno unico varia al variare dell’Isee e anche un minimo cambiamento può determinare un aumento una riduzione nei pagamenti.
I dati aggiornati dovranno essere inviati manualmente. Nonostante Inps si serva di ben 12 banche dati per garantire il corretto funzionamento dell’Assegno unico non sono previsti controlli incrociati in tempo reale.
Significa che chiunque abbia una variazione significativa nei redditi o nella composizione del nucleo familiare dovrà presentarsi personalmente all’Inps o farlo presente ai CAF, consegnando anche la documentazione che dimostra quella variazione.
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Assegno unico, nuovi importi: qualche esempio
Il calcolo dell’importo che spetta di Auf non è complesso, ma è composto da numerose variabili: quella principale è l’indicatore Isee, ma non è l’unica.
Infatti, ci sono tante maggiorazioni che vengono applicate in base a diversi fattori, come ad esempio il numero dei figli a carico o l’età della madre.
La modifica delle domande durante l’anno potrebbe avvenire, per esempio, in caso uno dei figli riceva il verbale di riconoscimento dell’invalidità.
Questo evento infatti determina ben due effetti:
- Non ci sono più limiti anagrafici secondo cui va versato l’Assegno unico;
- Spettano delle maggiorazioni sull’importo.
Un’altra possibilità è quella in cui il figlio maggiorenne venga assunto con un reddito più alto di 8.000 euro annui o venga licenziato.
Ci sono infatti delle regole specifiche per consentire di percepire l’Auf anche se i figli sono maggiorenni.
Un altro caso ancora è quello di quelle famiglie che, rispetto all’anno scorso, prendono meno soldi a causa dell’abolizione degli Assegni al nucleo familiare ANF e delle detrazioni per i figli a carico.
A quelle famiglie spetta la cosiddetta maggiorazione temporanea, ma solo con un Isee inferiore a 25.000 euro. La comunicazione durante l’anno potrebbe proprio essere legata a una diminuzione dell’Isee.
In quel caso la richiesta darebbe diritto anche al conguaglio di possibili arretrati.
Quando un figlio si considera fiscalmente a carico?
Un figlio con meno di 24 anni si considera fiscalmente a carico se ha un reddito annuale inferiore a 4.000 euro.
Oltre i 24 anni si applicano le regole degli altri familiari a carico e la soglia di reddito diminuisce fino a 2.840,51 euro.
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