Assegno unico, domanda decaduta: vediamo cosa fare quando l’INPS respinge la richiesta per ottenere il sussidio (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno per i figli a carico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Molte famiglie hanno visto respingere la domanda di assegno unico, presentata dopo la scadenza del reddito di cittadinanza. Nella circolare 53/22, l’INPS ha spiegato che chi termina il reddito di cittadinanza deve inoltrare la domanda di assegno unico nello stesso mese in cui è scaduto l’Rdc.
Per esempio, se il reddito di cittadinanza termina a maggio, bisognerà presentare domanda per l’assegno universale entro il 31 maggio. Il sistema dell’ente nazionale di previdenza sociale, però, ha finito per bloccare numerose richieste presentate nei tempi previsti. Un errore di valutazione. C’è un rimedio, ne parliamo in questo articolo.
- Assegno unico: come funziona e a chi spetta
- Come fare domanda per l’assegno unico universale
- Assegno unico domanda decaduta: i motivi INPS e cosa fare
- Quando arriveranno i pagamenti dell’assegno unico?
- Assegno unico figli: tabelle importo, fasce ISEE e maggiorazioni
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Assegno unico: come funziona e a chi spetta
L’assegno unico è una misura di sostegno per famiglie introdotta dal decreto legislativo n.230 del 21 dicembre 2021. Il sussidio è stato erogato per la prima volta a marzo 2022, in favore di famiglie con residenza in Italia e con uno o più figli fiscalmente a carico.
I nuclei familiari, per ottenere l’assegno unico e gli arretrati riconosciuti a partire da marzo 2022, devono presentare domanda sul sito dell’INPS entro il 30 giugno 2022. La procedura può essere svolta da soli o affidandosi a Caf o patronati.
Chi riceve il reddito di cittadinanza, invece, ha diritto in automatico all’assegno universale, che viene riconosciuto come integrazione sulla Carta Rdc. Il sussidio viene pagato mensilmente per ogni figlio maggiorenne fino a 18 anni, per i figli maggiorenni fino ai 21 anni solo in certi casi e per figli con disabilità senza limiti di età.
L’importo del contributo economico cambia rispetto all’ISEE della famiglia, al numero dei figli e alle maggiorazioni alle quali si ha diritto.
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Come fare domanda per l’assegno unico universale
La domanda per l’assegno unico si può presentare online, telefonando all’INPS o mediante intermediari. Nello specifico la richiesta può essere inoltrata:
- attraverso il Contact Center dell’Inps telefonando al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) o al numero 06 164 164 (a pagamento da cellulare);
- affidandosi a CAF o patronati;
- dal sito dell’Inps, procedendo così:
- accedere a questa pagina con identità digitale (SPID, CNS o CIE), inserendo:
- informazioni sui figli;
- dati per il pagamento dell’Assegno;
- dichiarazioni di responsabilità;
- riepilogo dei dati inseriti;
- premere il pulsante per inviare la domanda.
- accedere a questa pagina con identità digitale (SPID, CNS o CIE), inserendo:
Scopri la pagina dedicata all’assegno per i figli e leggi guide e news su diritti e agevolazioni.
Assegno unico domanda decaduta: i motivi INPS e cosa fare
L’INPS ha respinto molte domande di assegno unico presentate il 27, 28, 29 o 30 aprile 2022, da famiglie che avevano terminato le rate del reddito di cittadinanza. La motivazione del rifiuto è legata proprio al fatto che quei nuclei familiari percepivano l’Rdc.
Un errore da parte del sistema informatico dell’INPS, che deve essere ancora rettificato. Consigliamo di andare presso la sede provinciale dell’ente nazionale di previdenza sociale per spiegare la situazione e vedere se è necessario presentare un’altra domanda.

Quando arriveranno i pagamenti dell’assegno unico?
I pagamenti dell’assegno unico sul reddito di cittadinanza sono stati erogati ieri, 30 maggio 2022, e le ricariche continueranno anche nei giorni successivi. Dal 1° e 7 giugno 2022, invece, sono previsti i pagamenti per le famiglie che hanno visto la domanda decadere.
I giorni delle ricariche cambiano da persona a persona e si controllano sul «Fascicolo previdenziale del cittadino», accessibile dal sito INPS con SPID, CNS o CIE. Leggi come compilare il modello Rdc-Com/Au se devi inviare all’INPS ulteriori dati per sbloccare il pagamento dell’assegno unico.
Assegno unico figli: tabelle importo, fasce ISEE e maggiorazioni
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Assegno unico tabelle ISEE
Le maggiorazioni
Leggi l’informativa dell’INPS sull’assegno unico e universale per i figli per scoprire tutte le informazioni utili sulle modalità di domanda, gli importi e le maggiorazioni previste:
- per ogni figlio successivo al secondo spetta una maggiorazione che va da 15 a 85 euro, in base all’Isee;
- per ogni figlio successivo al secondo spetta una maggiorazione che va da 15 a 85 euro, in base all’Isee;
- per figli con invalidità tra 18 e 21 anni spettano 80 euro aggiuntivi al mese. Sopra i 21 anni la maggiorazione oscilla tra 15 euro e 85 euro. Invece, per figli minorenni, spettano:
- 85 euro in caso di disabilità media;
- 95 euro in caso di disabilità grave;
- 105 euro in caso di non autosufficienza.
- in caso entrambi i genitori abbiano reddito da lavoro spettano 30 euro in più al mese per Isee bassi. L’importo comincia a scendere dai 15.000 euro in poi fino ad azzerarsi alla soglia dei 40.000 euro;
- famiglie con più di tre figli avranno altri 100 euro al mese;
- le famiglie con meno di 25.000 euro di Isee che l’anno scorso percepivano ANF avranno un ulteriore bonus, di importo da definire, che andrà diminuendo di anno in anno fino al 2025, quando sparirà del tutto.
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