Per l’assegno unico cosa significa quando lo stato della domanda è “Accolta”, “Respinta”, “Decaduta”, “Rinunciata”, “In evidenza alla sede” o “In evidenza al cittadino”? Ne parliamo in questo articolo. (Scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno Unico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
- Assegno unico: che cos’è
- Assegno unico, a chi spetta?
- Come richiedere l’assegno unico?
- Assegno unico e stato della domanda: cosa significa “accolta”, “respinta”,”in evidenza”
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Assegno unico: che cos’è
L’assegno unico e universale è un contributo economico per famiglie che hanno figli a carico a partire dal 7° mese di gravidanza e fino ai 21 anni per i maggiorenni che rispettano alcuni requisiti specifici. Non ci sono limiti di età per i figli disabili.
L’assegno viene definito “universale” perché è riconosciuto a tutte le famiglie con figli a carico. Nessun nucleo familiare viene escluso, per esempio, per ragioni di reddito o patrimonio.
Il contributo economico si definisce “unico” perché da marzo 2022 assorbirà tutte le altre misure di sostegno alla famiglia. Nello specifico spariranno:
- il bonus premio alla nascita o all’adozione (cosiddetto “bonus mamma domani“);
- l’assegno di natalità (“bonus bebè“);
- l’assegno al nucleo familiare con almeno tre figli (anche detto “bonus terzo figlio“);
- gli assegni familiari (ANF) in busta paga e le detrazioni fiscali per i figli a carico fino ai 21 anni.
Resteranno, invece, validi:
- gli assegni familiari per il coniuge e gli altri parenti a esclusione dei figli;
- il bonus asilo nido.
L’importo dell’assegno varia rispetto alle fasce ISEE e al numero di figli a carico. In questo approfondimento abbiamo spiegato anche quali famiglie rischiano di perdere soldi con l’introduzione del nuovo contributo economico.
Approfondisci le notizie sull’assegno unico, visitando il sito dell’INPS “assegnounicoitalia.it“
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Assegno unico, a chi spetta?
L’assegno unico e universale spetta:
- per ogni figlio minorenne a carico;
- per i nuovi nati a decorrere dal settimo mese di gravidanza;
- per ogni figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, che:
- svolge un tirocinio o un’attività lavorativa che produce un reddito inferiore agli 8mila euro annui;
- frequenta un corso professionale, universitario o di formazione;
- svolge il servizio civile universale,
- è registrato come disoccupato e in cerca di lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego.
- per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.

Come richiedere l’assegno unico?
La domanda per il contributo economico si può presentare dal 1° gennaio 2022. L’assegno unico e universale sarà pagato a partire da marzo 2022 e fino a febbraio 2023, poi dovrebbe essere rifinanziato.
Chi presenta la domanda entro il 30 giugno 2022 riceverà i pagamenti a partire da marzo 2022. Chi presenta la domanda dopo il 30 giugno 2022, riceverà i pagamenti dal mese successivo a quello della richiesta. Per esempio: chi presenta domanda il 1° luglio 2022, riceverà il pagamento dell’assegno ad agosto.
Chi riceve il reddito di cittadinanza non dovrà presentare domanda, l’assegno viene versato in automatico sulla Carta Rdc.
L’assegno si richiede:
- online attraverso il sito www.inps.it;
- rivolgendosi al contact center: 06164164 mobile | 803164 rete fissa;
- attraverso i patronati.
Di seguito il video dell’INPS in cui è spiegato come richiedere l’assegno unico.
Assegno unico e stato della domanda
Dal momento della richiesta dell’assegno, lo stato della domanda può variare in:
- “accolta”: quando la procedura è andata a buon fine e può essere messa in pagamento. In questi casi bisogna attendere l’accredito;
- “in evidenza alla sede”: c’è un problema che di solito può essere risolto fornendo altra documentazione presso una sede provinciale dell’INPS;
- “in evidenza al cittadino”: l’utente dovrà integrare la documentazione online, seguendo le indicazioni apparse sul Sisto dell’INPS;
- “decaduta”: la domanda non è più efficace. Con l’assegno temporaneo, questa situazione è capitata a molti beneficiari che attendevano i mesi di gennaio e febbraio. I pagamenti dovrebbero comunque arrivare;
- “rinunciata”: quando si assiste appunto a una rinuncia da parte del cittadino;
- “respinta”: i dati forniti dal cittadino non sono ritenuti idonei per il pagamento dell’assegno.