Assegno unico figli: la misura a sostegno delle famiglie dovrebbe partire a luglio 2021. L’importo della prestazione cambierà a seconda del reddito: si potranno raggiungere i 250 euro. Ecco come potrebbe funzionare. (Qui la nostra pagina con tutti gli aggiornamenti sui bonus)
(Nel gruppo Telegram contenuti speciali su offerte di lavoro e bonus) (Nel gruppo whatsapp offerte di lavoro, incentivi e concorsi sempre aggiornati) (Qui la pagina riservata ai concorsi) (Qui il link al nostro canale youtube con le video-guide)
Assegno unico figli: i requisiti
Assegno unico figli: la misura che accorperà le diverse prestazioni a favore delle famiglie dovrebbe partire il primo luglio 2021. Come funzionerà? L’assegno spetterà dal settimo mese di gravidanza e fino al 21esimo anno di età di ciascun figlio. Nella platea dei beneficiari compariranno anche lavoratori autonomi e disoccupati (oltre ai lavoratori dipendenti cui sono riservate ad oggi la maggior parte delle agevolazioni per la famiglia) con reddito Isee fino a 50-60mila euro (in pratica, più del 90% delle famiglie italiane rientrano in questa soglia).

L’importo
Assegno unico figli: d’altra parte, non ci sono ancora certezze per quanto riguarda i requisiti da soddisfare per poter ricevere l’assegno. Stessa cosa si può dire a proposito dell’importo: detto ciò, stando alle indiscrezioni che circolano sulla stampa specializzata, dovrebbe essere garantito per ciascun figlio un assegno tra i 50 e i 100 euro.
La cifra potrebbe arrivare intorno a 200 o 250 euro per i nuclei familiari a basso reddito (una cifra in generale soddisfacente guardando ai sussidi attualmente in vigore). Dovrebbe trovare spazio anche una maggiorazione del 20% per ogni figlio dal terzo in poi; la maggiorazione dovrebbe essere del 30-50% in caso di figli disabili.
Come funzionerà?
L’incertezza domina ancora anche nel campo modalità di erogazione. Per esempio, non è ancora ben chiaro se al compimento della maggiore età – e fino ai 21 anni – l’assegno unico andrà direttamente ai figli. Forse l’erogazione – con importo ridotto – sarà legata all’iscrizione all’università oppure a un corso di formazione professionale (difficile però che si scelga di escludere dalla platea dei beneficiari i maggiorenni disoccupati o in cerca di lavoro a carico).
Potrebbe interessarti:
- Bonus per mamme e casalinghe
- Rem e Rdc finito: che fare? La guida
- Bonus alternativi al reddito di cittadinanza