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Assegno Unico giugno più basso: perché?

Assegno Unico di giugno più basso, ecco per chi e perché.

8' di lettura

Nell’articolo di oggi vedremo chi sono quei percettori che riceveranno un Assegno Unico di giugno più basso (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno Unico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Assegno Unico di giugno più basso, per chi?

Alcuni percettori di Assegno Unico potrebbero avere delle brutte sorprese a giugno, con degli accrediti di importo più basso del solito. Questo perché a maggio l’INPS ha iniziato la lavorazione dei conguagli, cioè di eventuali somme mancanti o in eccesso percepite e calcolate a partire da marzo 2022.

Il conguaglio riguarda tutti, sia chi percepisce l’Assegno Unico su domanda sia quanti sono titolari di Reddito di cittadinanza e ricevono la prestazione sulla carta del Rdc.

L’INPS nel comunicato stampa del 26 maggio 2023 ha però chiarito che in realtà sono poche le persone che vedranno un Assegno Unico di importo decurtato. Sono infatti molti di più i percettori che hanno ricevuto dall’INPS somme più basse del dovuto e quindi con il conguaglio riceveranno degli arretrati.

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Il comunicato stampa dell’INPS.

Il perché di questi importi diversi a giugno 2023 e della necessità del conguaglio è da ricercarsi nel fatto che spesso il governo è intervenuto sulla normativa dell’Assegno Unico ed in particolare sono cambiate le maggiorazioni.

Perciò si contano molti percettori che nel 2022 hanno ricevuto un importo diverso da quello realmente spettante, proprio perché le maggiorazioni sono state applicate male o non sono state applicate del tutto.

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Come funziona il conguaglio dell’Assegno Unico di giugno?

I percettori di Assegno Unico a cui spettano gli arretrati li vedranno semplicemente accorpati alla mensilità di giugno.

Invece i percettori che hanno ricevuto più soldi del dovuto dall’INPS, cioè per quanti il calcolo del conguaglio ha dato un risultato negativo, dovranno restituire le somme indebitamente percepite.

Se la somma in eccesso non supera 1/5 dell’importo complessivo della mensilità di Assegno Unico, la cifra verrà sottratta interamente dalla ricarica di giugno. Se invece la somma è più alta sarà sottratta a rate, cioè prelevando un importo anche nelle mensilità successive.

Si tenga comunque presente che il conguaglio ha causato notevoli ritardi nell’erogazione dell’Assegno Unico di maggio e questi rallentamenti potrebbero ripetersi anche a giugno.

Ad ogni modo quanti sono coinvolti nel conguaglio a debito e vedranno degli importi più bassi non troveranno la sorpresa sul conto corrente, ma saranno preventivamente avvisati dall’INPS con un SMS e una email.

In seguito, accedendo all’area riservata del sito dell’INPS, e andando nella sezione dell’Assegno Unico potranno visualizzare il pannello informativo e verificare in dettaglio il calcolo del conguaglio.

Esempio di calcolo dell’Assegno Unico di giugno se il conguaglio è in negativo

Facciamo un esempio pratico per capire come funziona il conguaglio a debito dell’Assegno Unico, ovvero nel caso in cui la mensilità di giugno sia più bassa perché il percettore deve restituire dei soldi all’INPS.

Immaginiamo una famiglia che nel 2023 percepisce 1.432,18 euro al mese di Assegno Unico e a cui spetta la maggiorazione transitoria prevista dell’articolo 5 del decreto legislativo n. 230/2021.

La nostra famiglia ha percepito la maggiorazione transitoria anche a marzo 2022, quando in realtà questa non le spettava. Di conseguenza il conguaglio è a debito, cioè la nostra famiglia ha percepito 42,22 euro in più per questa maggiorazione quando non avrebbe dovuto.

Dall’Assegno Unico di giugno saranno quindi tolti i 42,22 euro in eccesso e la famiglia riceverà solo 1389,96 euro (1389,96 euro = 1432,18 euro – 42,22 euro).

Nel caso in cui la somma dovuta all’INPS sia più alta e nello specifico superi un valore pari ad 1/5 dell’importo complessivo della mensilità di Assegno Unico, allora non sarà prelevata dall’INPS tutta in una volta ma a rate.

In pratica dalle future mensilità sarà sottratto un importo al fine di colmare il debito, ma comunque questo importo non supererà mai 1/5 dell’ammontare complessivo della mensilità di Assegno Unico.

Come contattare l’INPS se l’Assegno Unico di giugno è più basso?

Come già detto, accedendo all’area personale del sito dell’INPS, i percettori di Assegno Unico possono verificare in dettaglio come è avvenuto il calcolo del conguaglio.

Tuttavia se si riceve un importo più basso e si vogliono chiedere chiarimenti all’INPS è possibile mettersi direttamente in contatto con l’Istituito.

Via abbiamo spiegato in dettaglio tutte le strade per contattare l’INPS nel nostro articolo dedicato, ma il modo più veloce è certamente farlo online o telefonicamente.

Tramite il portale INPS Risponde è possibile infatti inviare una segnalazione online e chiedere chiarimenti in merito agli importi dell’Assegno Unico. In alternativa è possibile telefonare al Contact center dell’INPS chiamando il numero verde 803 164 o il numero di rete fissa 06 164 164.

Scopri la pagina dedicata all’Assegno unico per conoscere altri diritti e agevolazioni.

Il calendario dei pagamenti dell’Assegno Unico di giugno 2023

Secondo i piani il calendario dei pagamenti dell’Assegno Unico di giugno 2023 dovrebbe rispettare queste scadenze:

  • dal 10 al 20 giugno 2023, pagamento dell’Assegno Unico su domanda se gli importi non sono variati rispetto al mese precedente;
  • dal 20 al 30 giugno 2023, pagamento dell’Assegno Unico su domanda se importi sono variati rispetto al mese precedente;
  • dal 28 giugno 2023, pagamento dell’Assegno Unico su Rdc.

Ci sono comunque buone possibilità che quanti sono interessati dal conguaglio, soprattutto se in positivo, ricevano la mensilità di giugno in netto ritardo, persino a luglio.

In ogni caso i percettori possono verificare se sono presenti disposizioni di pagamento per giugno 2023 e in che data consultando il proprio fascicolo previdenziale. Se non sapete come fare potete leggere la nostra guida che spiega proprio come accedere al fascicolo previdenziale.

FAQ Assegno Unico giugno più basso

Perché l’Assegno Unico di giugno è più basso?

In alcune circostanze, i beneficiari dell’Assegno Unico possono notare un importo più basso a giugno. Questo accade perché a maggio l’INPS inizia a lavorare sui conguagli, ovvero su eventuali somme mancanti o in eccesso percepite e calcolate a partire da marzo 2022. Tuttavia, secondo un comunicato stampa dell’INPS del 26 maggio 2023, poche persone vedranno un Assegno Unico di importo ridotto.

Come funziona il conguaglio dell’Assegno Unico di giugno?

Se i beneficiari dell’Assegno Unico hanno diritto a dei crediti arretrati, questi verranno semplicemente accorpati alla mensilità di giugno. Per coloro che hanno ricevuto più soldi del dovuto dall’INPS, e per cui il calcolo del conguaglio ha dato un risultato negativo, dovranno restituire le somme percepite in eccesso.

Come si calcola l’Assegno Unico di giugno se il conguaglio è in negativo?

Consideriamo una famiglia che nel 2023 riceve 1.432,18 euro al mese di Assegno Unico e a cui spetta la maggiorazione transitoria. Supponiamo che a marzo 2022 questa famiglia abbia percepito la maggiorazione quando in realtà non le spettava. Di conseguenza, dovrà restituire 42,22 euro. Quindi, dalla mensilità di giugno saranno sottratti questi 42,22 euro in eccesso.

Come contattare l’INPS se l’Assegno Unico di giugno è più basso?

Se hai ricevuto un importo più basso e desideri chiedere chiarimenti all’INPS, puoi accedere all’area personale del sito dell’INPS per verificare come è avvenuto il calcolo del conguaglio. Puoi anche contattare l’INPS direttamente online tramite il portale INPS Risponde, o telefonando al Contact center dell’INPS.

Quando vengono effettuati i pagamenti dell’Assegno Unico di giugno 2023?

Il calendario dei pagamenti dell’Assegno Unico di giugno 2023 dovrebbe rispettare queste scadenze: dal 10 al 20 giugno 2023, pagamento dell’Assegno Unico su domanda se gli importi non sono variati rispetto al mese precedente; dal 20 al 30 giugno 2023, pagamento dell’Assegno Unico su domanda se gli importi sono variati rispetto al mese precedente; dal 28 giugno 2023, pagamento dell’Assegno Unico su Rdc.

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