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Assegno Unico minimo per ISEE difforme: cambia la scadenza

Assegno Unico e ISEE difforme: un recente messaggio dell’INPS comunica che ci sarà più tempo per regolarizzarlo. Scopri le tempistiche.

Romina Cardìa è una scrittrice esperta in diritti delle persone con disabilità.
Conoscila meglio

6' di lettura

Qual è la nuova scadenza per l’Assegno Unico e ISEE difforme? Cosa succede se non provvedo a regolarizzare in tempo l’ISEE? E se il mio ISEE fosse corretto, ma lo sbaglio è del commercialista o del CAF, oppure del gestore finanziario? (scopri le ultime notizie sull’Assegno Unico e sui bonus attivi in Italia. Leggile gratis su WhatsAppTelegram e Facebook).

Assegno Unico e ISEE difforme: nuova scadenza per la regolarizzazione

L’INPS con il messaggio n. 2913 dell’8 agosto 2023, torna sulla questione delle domande di assegno unico presentate con il cosiddetto ISEE difforme, che reca cioè omissioni o difformità in relazione ai dati del patrimonio mobiliare e/o ai dati reddituali auto dichiarati.

Sebbene l’importo mensile venga parametrato in base alla composizione del nucleo familiare e al valore ISEE, l’Istituto accoglie e liquida la prestazione per i figli a carico anche in presenza di un ISEE difforme.

L’Istituto, però, con il messaggio n. 2856 pubblicato sul sito il 1° agosto, aveva annunciato che in questi casi, in assenza di regolarizzazione, avrebbe erogato alle famiglie la prestazione con l’importo minimo a partire dalla mensilità di settembre.

Ricordiamo che per il 2023 l’importo minimo della prestazione senza maggiorazioni, erogato in assenza di ISEE o con un valore pari o superiore a 43.240 euro, è pari a 54,10 euro per figlio.

Con il nuovo messaggio, l’INPS comunica la proroga del termine di settembre, che aveva lasciato non poche perplessità agli interessati, chiamati all’adempimento nel mese di agosto, in cui la maggior parte dei CAF è chiusa per ferie.

Tenendo conto delle possibili difficoltà legate al periodo estivo, dunque, l’Istituto ha esteso il termine alla mensilità di novembre 2023, garantendo così alle famiglie coinvolte un lasso di tempo maggiore per la regolarizzazione.

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Come regolarizzare

Le famiglie con Assegno Unico e ISEE difforme (circa 66mila), dovranno procedere alla regolarizzazione entro e non oltre il prossimo 31 dicembre 2023. A partire da novembre le rate dell’assegno unico saranno corrisposte con importo al minimo.

Come specificato nel messaggio n. 2856 del 1° agosto, le irregolarità saranno segnalate dall’Istituto tramite un’apposita comunicazione via PEC, SMS o email.

Gli interessati possono regolarizzare la propria posizione con le seguenti modalità:

  • richiedendo al CAF intermediario la rettifica della DSU che è stata trasmessa dallo stesso in precedenza, con effetto retroattivo, solo nel caso in cui il CAF abbia commesso un errore materiale;
  • presentando alla struttura INPS territorialmente competente la documentazione idonea a dimostrare la completezza e la veridicità dell’ISEE.

In caso di presentazione di una nuova DSU priva di difformità o della documentazione giustificativa, la regolarizzazione dell’ISEE può avvenire entro il 31 dicembre dell’anno di presentazione.

L’INPS ha introdotto due strumenti digitali per facilitare l’accesso alle informazioni sull’Assegno Unico, comprese le procedure per ottenere il diritto all’Assegno Unico Universale. Ecco quali sono.

Documenti utili per la correzione

Se le incongruenze riguardano il patrimonio mobiliare, si potrà presentare documentazione giustificativa, quale:

  • la documentazione dell’intermediario finanziario (ad esempio, l’estratto conto) che provi la correttezza dei saldi e delle giacenze dei rapporti finanziari indicati nella DSU;
  • la denuncia presentata all’Autorità competente in cui si evince che il rapporto finanziario non dichiarato in DSU è stato aperto all’insaputa del titolare del rapporto;
  • la documentazione rilasciata dall’intermediario finanziario che attesta la chiusura del rapporto finanziario non dichiarato in DSU (ad esempio, conto corrente chiuso, vendita di titoli) negli anni precedenti a quello di riferimento dei dati patrimoniali esposti nella DSU con omissioni/difformità (ad esempio, per una DSU presentata a gennaio 2023, il rapporto omesso deve essere chiuso prima del 2021; infatti, anche un solo giorno di possesso nel 2021 implica che il rapporto debba essere dichiarato);
  • la documentazione rilasciata dall’intermediario finanziario che attesta l’effettiva assenza del rapporto finanziario omesso in DSU, risultante negli archivi dell’Agenzia delle Entrate per un errore dell’intermediario stesso;
  • la documentazione rilasciata sia dall’istituto di credito sia dalla società di gestione del risparmio, dalle quale risulti sostanzialmente la consistenza del medesimo patrimonio mobiliare.

Se invece riguardano il reddito, si può presentare la documentazione rilasciata dall’Agenzia delle Entrate in base alla quale l’omissione/difformità segnalata non è più valida (ad esempio, il datore di lavoro ha comunicato all’Agenzia delle Entrate una Certificazione Unica errata).

Concorsi per lavorare all’Agenzia delle Entrate. Scopri le news sui bandi da 4500 posti che saranno presto pubblicati.

Calcolo dell’importo dopo la correzione dell’ISEE

Dopo avere ricevuto la documentazione che spiega l’errore, l’INPS ricalcola l’importo e versa di conseguenza l’Assegno Unico. Vengono riconosciute le eventuali integrazioni spettanti rispetto ai mesi in cui l’assegno unico è stato pagato al minimo.

Assegno Unico e ISEE difforme
Assegno Unico e ISEE difforme. Nella foto: delle monete in euro e un modello ISEE

FAQ (domande e risposte)

Cosa è l’ISEE e come influisce sull’Assegno Unico?

L’ISEE, ovvero l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, è un parametro fondamentale per stabilire l’accesso all’Assegno Unico. Rappresenta un’analisi del reddito del nucleo familiare, considerando vari fattori come reddito, patrimonio e composizione della famiglia.

Come si calcola l’ISEE?

Il calcolo dell’ISEE coinvolge vari elementi, tra cui il reddito complessivo della famiglia, il valore del patrimonio immobiliare e altre componenti. Si tratta di una procedura che richiede attenzione, ma può portare a vantaggi significativi.

Quali documenti servono per richiedere l’Assegno Unico in base all’ISEE?

Per fare richiesta dell’Assegno Unico basato sull’ISEE, solitamente sono richiesti documenti come la dichiarazione dei redditi, gli estratti conto bancari e altre certificazioni economiche. Questa documentazione è essenziale per valutare la situazione finanziaria della famiglia.

Cosa succede se la situazione economica della mia famiglia cambia?

Se la situazione economica della tua famiglia cambia nel corso del tempo, è importante aggiornare il proprio ISEE di conseguenza. Questo può influenzare l’importo dell’Assegno Unico che hai diritto a ricevere, assicurando che l’aiuto finanziario rifletta la tua attuale situazione economica.

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