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Assegno Unico luglio 2023: arretrati quando?

Ecco le date di pagamento dell'Assegno Unico di luglio 2023 con gli arretrati.

8' di lettura

Nell’articolo di oggi vedremo quando è previsto il pagamento dell’Assegno Unico di luglio 2023 e degli arretrati dovuti al conguaglio (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno Unico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Quando arrivano gli arretrati dell’Assegno Unico a luglio 2023?

Sono in molti i percettori dell’Assegno Unico che aspettano ancora la mensilità di giugno 2023 che è in netto ritardo.

I rallentamenti sono iniziati a maggio e sono dovuti al fatto che l’INPS, come specificato nel messaggio n. 1947 del 26 maggio 2023, ha avviato i conguagli, calcolati a partire da marzo 2022.

I percettori di Assegno Unico che ancora attendono la mensilità di giugno 2023 dovrebbero comunque riceverla entro il 13 luglio 2023 insieme agli arretrati dovuti al conguaglio.

Chiariamo che l’INPS non ha fornito un calendario ufficiale del pagamento degli arretrati, tuttavia sono mesi ormai che si verificano questi rallentamenti. Quindi, basandoci sulle tempistiche dei mesi scorsi, la mensilità di giugno 2023 dovrebbe arrivare entro la prima metà di luglio.

La necessita di effettuare questo conguaglio è dovuto al fatto che, dall’introduzione dell’Assegno Unico, alcuni beneficiari hanno ricevuto importi diversi da quelli effettivamente dovuti loro. Motivo per cui l’INPS sta verificando chi ha ricevuto somme diverse da quelle spettanti, ad esempio chi aveva diritto ad una maggiorazione che non è stata applicata, e sta restituendo le cifre non percepite come arretrato.

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Chi avrà il pagamento dell’Assegno Unico di luglio 2023 in ritardo?

Per quanto riguarda la regolare mensilità di luglio 2023 di Assegno Unico, chi ha avuto quella di giugno in ritardo, dovrebbe vedere a luglio la ripresa dei pagamenti secondo le scadenze regolari.

Per questi percettori infatti l’INPS ha già effettuato il calcolo degli arretrati e li ha erogati appunto con la mensilità di giugno 2023.

Tuttavia, il calcolo dei conguagli procede a rilento e ci sono anche molti percettori che avranno la mensilità di luglio 2023 in ritardo, perché a loro gli arretrati saranno corrisposti insieme a questo versamento. Anche in questo caso dobbiamo considerare che l’Assegno Unico di luglio potrebbe arrivare entro la metà di agosto 2023.

Il calendario dei pagamenti dell’Assegno Unico di luglio 2023

Mettendo da parte i rallentamenti eccezionali di questi mesi, l’Assegno Unico da aprile segue un calendario più regolare dei pagamenti, che avvengono in due diverse finestre di tempo.

Dal 10 al 20 di ogni mese viene pagato l’Assegno Unico ai percettori che non hanno subito variazioni di importo rispetto al mese passato.

Dal 20 al 30/31 di ogni mese viene pagato a chi, invece, ha subito variazioni di importo dovute a modifiche nell’ISEE o nella composizione del nucleo familiare.

Scendendo più nello specifico di questo mese, ecco il calendario dei pagamenti di luglio 2023:

  • dal 10 al 20 luglio 2023, pagamento dell’Assegno Unico di luglio se NON ci sono stati cambiamenti nell’importo rispetto a giugno;
  • entro il 13 luglio 2023, pagamento dell’Assegno Unico di giugno (in ritardo) insieme agli arretrati del conguaglio;
  • dal 20 al 31 luglio 2023, pagamento dell’Assegno Unico di luglio se ci sono stati cambiamenti nell’importo rispetto a giugno, dovuti a modifiche al nucleo o all’ISEE familiare.

Scopri la pagina dedicata all’Assegno unico per conoscere altri diritti e agevolazioni.

Esempio di calcolo dell’Assegno Unico di luglio 2023 con gli arretrati

Come accennato in precedenza, per alcuni beneficiari il pagamento dell’Assegno Unico di luglio 2023 avverrà in ritardo, ma sarà più sostanzioso a causa degli arretrati.

Per comprendere meglio come vengono calcolati gli importi degli arretrati, è utile fare un esempio pratico. Immaginiamo una famiglia che nel 2023 riceve regolarmente 257,10 euro come Assegno Unico e ha diritto a una maggiorazione a causa della presenza di un figlio minore disabile a carico.

La stessa famiglia avrebbe avuto diritto alla stessa maggiorazione nel 2022, ma per 10 mesi non le è stata corrisposta. Il conguaglio tiene conto anche degli importi mancanti nel 2022, quindi a luglio 2023 la famiglia riceverà un importo totale di 1125,10 euro. La somma comprende 257,10 euro come mensilità regolare e 850 euro (85 euro x 10 mesi) come arretrati relativi alla maggiorazione non corrisposta nel 2022.

È importante ricordare, tuttavia, che l’esito del conguaglio potrebbe anche risultare negativo, ovvero l’INPS potrebbe aver erogato importi superiori a quanto dovuto.

In questa situazione, gli importi non spettanti dovranno essere restituiti e l’INPS dedurrà la cifra dovuta dalla mensilità di luglio. Nel caso in cui il debito sia troppo elevato, l’importo verrà detratto in rate e non prelevato in un’unica soluzione dalla mensilità.

In ogni caso, l’INPS ha chiarito che i casi di conguaglio a debito sono rari, mentre è maggiore il numero di beneficiari che riceverà degli arretrati a luglio 2023.

Come verificare la data di pagamento dell’Assegno Unico

L’INPS paga l’Assegno Unico entro finestre di tempo prestabilite. Tuttavia, la data esatta di accredito può variare da beneficiario a beneficiario all’interno di queste finestre.

Vediamo come controllare il pagamento dell’Assegno Unico. Per verificare il giorno in cui l’INPS effettuerà materialmente il pagamento, è possibile accedere al proprio fascicolo previdenziale e controllare se è presente la disposizione di pagamento.

La disposizione di pagamento viene caricata nel fascicolo previdenziale alcuni giorni prima della data effettiva di accredito. Per verificare eventuali disposizioni di pagamento relative a luglio 2023, è sufficiente visitare la pagina del fascicolo previdenziale sul sito dell’INPS e fare clic sull’opzione “Utilizza lo strumento” in alto a destra.

Pagamento dell'Assegno Unico di luglio 2023-fascicolo
In foto la pagina di accesso al fascicolo previdenziale sul sito dell’INPS.

Successivamente, sarà necessario effettuare l’accesso utilizzando SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

Una volta all’interno del fascicolo, è necessario fare clic sulla sezione “Prestazioni” a sinistra e poi su “Pagamenti“. Successivamente, sarà possibile individuare l’Assegno Unico relativo all’anno 2023 e verificare la presenza di disposizioni di pagamento per il mese di luglio, nonché la relativa data.

FAQ pagamenti dell’Assegno Unico

Quale IBAN va indicato quando si compila la domanda per l’Assegno Unico?

L’IBAN da indicare deve essere per forza intestato al richiedente dell’Assegno Unico. Nel caso di conto corrente cointestato, il richiedente deve essere uno degli intestatari. Inoltre, si deve fare attenzione al fatto che codice fiscale e nome/cognome del richiedente, indicati nella domanda, corrispondano a quelli registrati dalla banca e associati all’IBAN.

Nel caso la prestazione sia divisa tra i genitori e ognuno riceva il 50% dell’importo, si possono indicare due diversi IBAN. Anche in questo caso però gli IBAN devono corrispondere ad un conto (o una carta) intestato ai rispettivi titolari dell’Assegno Unico, cioè uno a un genitore e uno all’altro.

Solo se si presenta domanda di Assegno Unico in qualità di tutore è possibile indicare un IBAN diverso da quello del richiedente e usarne uno intestato al soggetto tutelato.

Come viene pagato l’Assegno Unico?

L’Assegno Unico può essere pagato su:

Solo i titolari di Reddito di cittadinanza non devono richiedere l’Assegno Unico. Se ne hanno diritto per loro la prestazione scatta in automatico e ricevono il pagamento sulla carta del Rdc.

Se a richiedere l’Assegno Unico è un figlio maggiorenne come avviene il pagamento?

Sempre nelle modalità indicate nella FAQ precedente. L’IBAN però deve per forza essere intestato o cointestato al figlio maggiorenne che richiede l’Assegno Unico.

Se il figlio diventa maggiorenne o supera i 21 anni nel mese di competenza, il mese viene pagato?

Si! Ad esempio, se un figlio compie 22 anni il 1° luglio 2023 e non si ha più diritto all’Assegno Unico per lui, la mensilità di luglio sarà comunque regolarmente pagata.

Quando richiedere l’Assegno unico per ottenere gli arretrati?

L’Assegno Unico spetta dal mese successivo a quello della presentazione della domanda. Ad esempio, richiedendo l’Assegno Unico ad agosto, la prestazione spetta dal mese di settembre. Solo nel caso in cui si presenti domanda entro il 30 giugno 2023 si potranno ricevere gli arretrati, calcolati a partire da marzo 2023.

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