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Assegno Unico Marzo, 50 o 100 euro in meno: perché?

Perché ho avuto meno soldi questo mese? Scopri i dettagli sull’Assegno Unico di marzo 2023 e conguagli.

Chiara Del Monaco è una linguista e copywriter specializzata in welfare.
Conoscila meglio

7' di lettura

In questi giorni, molti cittadini stanno riscontrando uno stesso problema: l’Assegno Unico previsto a marzo è più basso di quello atteso. In questo articolo chiariamo il motivo di questi importi ridotto, legato all’Assegno Unico di marzo 2023 e conguagli (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno Unico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Mentre arrivano nuove disposizioni di pagamento sull’Assegno Unico di marzo 2023, molte famiglie si trovano in uno stato di preoccupazione e tensione perché stanno ricevendo degli importi del contributo più bassi rispetto a quelli dovuti.

Prima di andare nel panico, è bene precisare che non si tratta di un errore o di una riduzione degli importi, ma questi pagamenti corrispondo agli arretrati riferiti ai mesi scorsi. Nei prossimi paragrafi facciamo un po’ di chiarezza su questa situazione.

Indice

Assegno Unico di marzo 2023 e conguagli: cosa succede

Se in questi giorni stai ricevendo degli accrediti dell’Assegno Unico un po’ anomali, e soprattutto di importo inferiore rispetto a quello a cui hai diritto, ti informiamo subito che non c’è nulla di cui preoccuparsi.

Al contrario di quello che si possa pensare, l’INPS non sta applicando dei tagli sul contributo economico, ma al contrario, sta portando a termine i conguagli degli arretrati. La maggior parte di questi riguardano le mensilità di gennaio e febbraio 2023 che non erano ancora state adeguate alla rivalutazione e alle novità della legge di bilancio 2023.

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Assegno Unico di marzo 2023 e conguagli: in foto, la risposta dell’INPS a un utente.

Nell’immagine qui sopra, si può notare una risposta fornita dall’INPS a un utente che probabilmente ha chiesto spiegazioni sull’importo ridotto per l’Assegno Unico di marzo. L’Istituto ha spiegato che la somma di denaro ricevuta corrisponde a una maggiorazione compensativa che è stata riconosciuta sulla rata di marzo. Questo significa che non riguarda la mensilità del mese corrente, ma una maggiorazione che spettava prima e che non era stata erogata.

Questa maggiorazione può fare riferimento, per esempio alla maggiorazione transitoria destinata ai nuclei familiari con ISEE inferiore a 25mila euro che percepivano gli ANF e sono stati danneggiati dall’introduzione dell’Assegno Unico.

Allo stesso modo, gli importi ridotti erogati ai cittadini in questi giorni possono fare riferimento alle nuove maggiorazioni della legge di bilancio 2023 oppure agli adeguamenti degli importi dopo la rivalutazione.

Nel prossimi paragrafo, perciò, facciamo un riepilogo generale sugli arretrati relativi a gennaio e febbraio e sulle maggiorazioni applicate sull’Assegno Unico.

Scopri la pagina dedicata all’Assegno unico per conoscere altri diritti e agevolazioni.

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Assegno Unico di marzo 2023 e conguagli: aumenti e maggiorazioni 2023

Come abbiamo accennato nel paragrafo precedente, coloro che hanno ricevuto importi bassi dell’Assegno Unico di marzo non devono allarmarsi. L’INPS ha spiegato che non si tratta degli accrediti relativi alla mensilità di marzo, in arrivo la prossima settimana, ma solo degli arretrati di gennaio e febbraio 2023.

L’Istituto, infatti, si sta occupando dei conguagli per far sì che i cittadini ricevano gli importi non riconosciuti i mesi scorsi. Nella maggiora parte dei casi, gli arretrati riguardano l’aumento dell’Assegno Unico con la rivalutazione degli importi all’8,1% e le maggiorazioni introdotte con la legge di bilancio 2023.

Per quanto riguarda la rivalutazione, gli aumenti hanno interessato sia le quote base sia le maggiorazioni, e inoltre c’è stato un innalzamento della soglia ISEE per calcolare l’importo spettante dell’Assegno Unico.

In particolare, la soglia minima per avere l’importo massimo dell’Assegno è passata da 15.000 euro a 16.215 euro, mentre il tetto massimo si è alzato da 40.000 euro a 43.240 euro. Allo stesso modo, l’importo massimo per figli minorenni nel 2023 è di 189 euro con (contro i 175 euro del 2022), mentre quello minimo è di 54 euro (contro i 50 euro del 2022).

Leggi questa guida dettagliata sugli aumenti dell’Assegno Unico e maggiorazioni nel 2023.

Per avere un’idea più chiara, ecco qui sotto la tabella ufficiale con gli importi riconosciuti in seguito alla rivalutazione.

Invece, per quanto riguarda le maggiorazioni destinate ai cittadini sull’importo base, ecco quali sono previste nel 2023:

  • per ogni figlio fiscalmente a carico successivo al secondo spetta una somma da 16,20 euro a 91,90 euro, in base alla fascia ISEE;
  • per figli con invalidità minorenni, spettano:
    • 91,90 euro con disabilità media;
    • 102,70 euro con disabilità grave;
    • 113,50 euro in caso di non autosufficienza;
  • per figli con disabilità maggiorenni, invece, con l’approvazione del Decreto Semplificazioni, spettano gli stessi importi previsti per i figli minorenni, ma senza maggiorazioni;
  • se entrambi i genitori producono un reddito da lavoro, viene erogata una maggiorazione di massimo 32,40 euro  per ISEE bassi. L’importo si riduce progressivamente, a partire dai 16.215 euro, fino a che si azzera oltre la soglia più alta;
  • a famiglie con quattro o più figli vengono erogati 150 euro di maggiorazione forfettaria;
  • alle famiglie con madre con meno di 21 anni di età, vengono erogati 21,60 euro in più al mese;
  • alle famiglie che hanno un reddito ISEE inferiore a 25mila euro e che nel 2021 percepivano gli ANF, viene riconosciuta una cifra integrativa che si riduce di anno in anno, fino a sparire nel 2025. Inoltre, in caso di figlio con disabilità, la maggiorazione arriva a 120 euro mensili.

Infine, la legge di bilancio 2023 ha introdotto nuove maggiorazioni, in vigore da gennaio 2023, soprattutto per famiglie con figli appena nati e famiglie numerose:

  • aumento dell’importo del 50% per il primo anno di vita del figlio a carico per tutti i nuclei familiari;
  • aumento dell’importo del 50% fino al compimento dei tre anni di età per famiglie con tre o più figli a carico e ISEE non superiore a 40mila euro;
  • aumento della maggiorazione forfettaria per famiglie con 4 o più figli, da 100 a 150 euro.

Nel frattempo, scopri chi deve presentare la domanda dell’Assegno Unico nel 2023 e di quanto aumentano gli importi con le maggiorazioni. Leggi anche quanto costa non rinnovare l’ISEE per l’Assegno Unico 2023 e l’elenco delle novità dell’Assegno Unico 2023 in breve.

Assegno Unico di marzo 2023 e conguagli: in foto, una ragazza con espressione perplessa.

Assegno Unico di marzo 2023 e conguagli: le date di accredito di questo mese

Nei paragrafi precedenti abbiamo spiegato i motivi dell’Assegno Unico di marzo 2023 più basso, in quanto l’INPS sta corrispondendo i conguagli di gennaio e febbraio 2023.

Visto che nei prossimi giorni arriveranno tutti i pagamenti dell’Assegno Universale riferiti alla mensilità di marzo, potrebbe essere utile fare un riepilogo delle date annunciate finora dall’INPS.

L’Assegno Unico sarà erogato ai cittadini che hanno fatto domanda in queste date di marzo 2023:

Ricordiamo che le date di accredito cambiano da persona a persona e vanno controllate periodicamente sul fascicolo previdenziale del cittadino, area riservata del sito INPS, accessibile tramite le credenziali digitali SPID, CIE o CNS.

Invece, i percettori di Reddito di cittadinanza riceveranno i loro accrediti dopo la ricarica ordinaria del contributo per famiglie di marzo, e cioè dal 28 marzo 2023.

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