Assegno unico non pagato lo stesso giorno dei mesi precedenti: è normale o bisogna preoccuparsi? In questo articolo illustriamo come funzionano i pagamenti dell’assegno unico e quando sono previste le erogazioni di ottobre (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno Unico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
L’INPS ha annunciato le prime date di pagamento dell’assegno unico relative al mese di ottobre e agli arretrati dei mesi scorsi. In particolare sono stati progrmmati gli accrediti dell’11, 12 e 14 ottobre per chi non riceve il Reddito di cittadinanza. I percettori di Rdc, invece, potrebbero ricevere i primi arretrati dopo la ricarica di metà mese del sussidio.
Ricordiamo che le date di accredito cambiano da persona a persona e vanno controllate periodicamente sul fascicolo previdenziale del cittadino, area riservata del sito INPS, accessibile tramite le credenziali digitali SPID, CIE o CNS.
Indice
- Assegno unico non pagato lo stesso giorno: perché?
- Assegno unico non pagato lo stesso giorno: date pagamenti di ottobre
- Assegno unico non pagato da mesi: cosa fare?
- Assegno unico non pagato: a chi spetta il sussidio
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Assegno unico non pagato lo stesso giorno: perché?
Assegno unico non pagato lo stesso giorno? Fin dalla sua introduzione, l’assegno unico universale è stato pagato sempre seguendo delle finestre temporali, piuttosto che delle date fisse.
Ecco perché ogni volta che ne abbiamo l’occasione ci teniamo a chiarire che le date di accredito cambiano non solo da beneficiario a beneficiario, ma anche di mese in mese. Sapere questo dettaglio è importante perché evita che i cittadini si preoccupino senza motivo.
Per esempio, è il caso di una nostra utente che tramite i canali social di TheWam.net ci ha segnalato che tutti i mesi riceve l’accredito dell’assegno unico nello stesso giorno, e cioè il 16 di ogni mese.
Tuttavia, considerato che il 16 ottobre capita di domenica, la cittadina si chiede se l’assegno unico non pagato lo stesso giorno ogni mese sia un problema oppure se è possibile riceverlo in giorni diversi.
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Come potete immaginare da quanto detto all’inizio del nostro approfondimento, la risposta è “no, non è un problema” se il giorno 16 capita di domenica, vorrà dire che l’assegno unico arriverà qualche giorno prima o qualche giorno dopo il 16.
Solitamente, un modo utile per capire quando è previsto l’accredito è controllare sul fascicolo previdenziale del cittadino. In alternativa, ci si può rivolgere serenamente agli enti di patronato e CAF che lavorano proprio per aiutare i cittadini in queste occasioni.
Ovviamente, per avere la certezza del giorno di pagamento è sempre bene aspettare le lavorazioni, ossia quelle pratiche che precedono sempre il pagamento di una prestazione economica.
Nel prossimo paragrafo vediamo nel dettaglio quali date sono state annunciate finora per l’assegno unico di ottobre e a chi sono rivolte.
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Assegno unico non pagato lo stesso giorno: date pagamenti di ottobre
Assegno unico non pagato lo stesso giorno? Adesso che abbiamo chiarito come funzionano i pagamenti dell’assegno unico universale, e cioè che il sussidio viene erogato in gironi diversi ogni mese, diamo un’occhiata agli accrediti annunciati finora dall’INPS per questo mese.
Dunque, le date di ottobre finora programmate per l’erogazione dell’assegno unico sono le seguenti:
- 11 e 14 ottobre 2022: pagamento relativo agli arretrati dei mesi scorsi e rivolto a coloro che non percepiscono il Reddito di cittadinanza. Tra questi beneficiari c’è anche chi aveva terminato le mensilità del Reddito di cittadinanza e stava aspettando l’importo richiesto;
- 12 e 14 ottobre 2022: in questi giorni partono i primi pagamenti dell’assegno unico per chi ha fatto domanda del contributo economico e attende la mensilità di ottobre;
- sempre il 14 ottobre 2022 potrebbero partire anche le lavorazioni dell’assegno unico su Rdc per chi aspetta gli arretrati dei mesi scorsi, per esempio le famiglie che hanno compilato il modulo Rdc Com Au;
- dal 28 al 31 ottobre 2022: assegno unico su Rdc riferito a settembre e atteso dopo la ricarica ordinaria del Reddito di cittadinanza.
Come si può notare, quella in cui ci troviamo è una settimana decisiva sia per chi ha presentato la domanda dell’assegno unico sia per chi lo riceve in automatico sulla carta Rdc.
Tuttavia, chiariamo ancora una volta che queste date sono solo indicative e in ogni caso l’INPS continuerà ad annunciare nuove finestre di pagamento dell’assegno unico fino al 31 ottobre 2022.
Assegno unico non pagato da mesi: cosa fare?
Accanto a chi si preoccupa per l’assegno unico non pagato lo stesso giorno da un mese all’altro, c’è anche una buona parte di cittadini che si lamenta, giustamente, dell’assegno unico non pagato da mesi e non sa più cosa fare per risolvere la situazione di disagio in cui vive.
Dunque, quando si è certi di avere tutte le carte in regola per ricevere gli importi spettanti dell’assegno unico, ma questo per qualche ragione non è stato ancora pagato, la prima strada da percorrere è avvertire l’INPS utilizzando tutte le modalità a disposizione.
In particolare, per segnalare un problema all’INPS è possibile:
- contattare il numero verde dell’INPS e cioè il numero 803 164 da rete fissa oppure 06 164 164 da rete mobile;
- chiamare il Contact Center dell’Inps dall’estero, digitando i numeri di riferimento in base alla Nazione in cui ti trovi;
- chiamare l’INPS da internet attraverso il servizio VoIP Parla con noi. In questo caso, parlerai con un operatore INPS direttamente dal PC;
- utilizzare il servizio INPS Risponde dalla tua area personale del sito INPS;
- scrivere una e-mail alla PEC Inps. Qui trovi tutti gli indirizzi in base alla sede interessata;
- contattare l’Istituto sulle pagine social, come la pagina Facebook Inps per la famiglia;
- in ultima analisi, andare in sede territoriale dell’INPS. Puoi decidere di recarti direttamente in sede oppure prenotare un appuntamento chiamando i numeri del Contact Center.
Tuttavia, se queste modalità per contattare l’Istituto non bastano, bisogna passare alle azioni più concrete e procedere tramite le vie legali.
Per fare ciò è necessario ponderare bene la situazione e soprattutto capire quanto ti verrebbe a costare. Infatti, per fare causa all’Istituto dovrai rivolgerti a un professionista legale come un avvocato di fiducia oppure un avvocato di un ente di Patronato o Caf.
Dal punto di vista dei costi, l’ideale sarebbe rivolgersi all’avvocato di un patronato, poiché fornisce un servizio più economico. In ogni caso, il consiglio è di chiedere un preventivo a entrambe le figure professionali e valutare in termini di costi e tempistiche cosa sia meglio.
In alcuni casi, quando si subisce una garve mancanza da parte dall’INPS è necessario ricorrere all’ultima delle alternative, e cioè il ricorso amministrativo, il quale porterà direttamente alla causa contro l’Istituto di previdena sociale.
Per fare causa all’INPS si intraprende il cosiddetto ricorso giudiziale, il quale va inoltrato a seconda dei casi:
- al Giudice previdenziale (si tratta del Tribunale in funzione di giudice unico di primo grado del lavoro, che applica il rito del lavoro con alcune particolarità collegate alla specialità della materia), per le controversie in materia di:assicurazioni sociali a favore di lavoratori dipendenti e di lavoratori autonomi e professionisti (incluse le casse professionali);
- infortuni sul lavoro e malattie professionali;
- assegni per il nucleo familiare e assegni familiari;
- qualsiasi prestazione di previdenza ed assistenza obbligatoria (ad esempio disoccupazione, mobilità o maternità);
- inosservanza degli obblighi del datore di lavoro di assistenza e previdenza derivanti da contratti e accordi collettivi;
- risarcimento danni per errore dell’Inps nella comunicazione delle informazioni sulla posizione contributiva: è il caso in cui il dipendente viene indotto a dimettersi prima della maturazione del diritto alla pensione a causa di informazioni sbagliate dell’Inps;
- costituzione forzosa di una rendita vitalizia (per mancato pagamento dei contributi da parte del datore di lavoro);
- alla Corte dei conti, per le controversie in materia di:
- pensioni;
- assegni o indennità civili, militari o di guerra;
- al Tribunale ordinario, per le controversie in materia di previdenza complementare;
- al Giudice di Pace, per le controversie in materia di interessi e accessori;
- al Tar, per le controversie in materia di interessi legittimi.
In caso di prestazioni come l’assegno unico, la competenza di riferimento è il Giudice previdenziale, il quale si occupa degli assegni per il nucleo familiare e degli assegni familiari.
Leggi le tabelle con tutti gli importi dell’assegno unico, controlla se ti stanno pagando tutte le maggiorazioni dell’assegno universale, vedi come funziona per chi è disoccupato e come cambiano le cifre dell’assegno unico con i figli con disabilità

Assegno unico non pagato: a chi spetta il sussidio
Assegno unico non pagato lo stesso giorno? Concludiamo questo approfondimento sull’assegno unico non pagato lo stesso giorno ricordando brevemente a chi spetta il sussidio per famiglie.
Come saprai, l’assegno unico universale è entrato in vigore il 1° marzo 2022 a favore di tutte le famiglie residenti in Italia con figli a carico.
Il motivo per cui si chiama “universale” è che non fa distinzioni di reddito tra i nuclei familiari, ma spetta ugualmente anche a chi possiede un’ISEE alto. Ciò che cambia in base alla fascia ISEE di appartenenza, invece, è l’importo spettante per ogni figlio o figlia a carico.
In base alla normativa che disciplina questo contributo economioc, (dl 230/2021), l’assegno unico spetta in caso di:
- un figlio minorenne tra dal settimo mese di garvidanza fino a 18 anni;
- un figlio maggiorenne tra i 18 e i 21 anni, ma solo in alcune condizioni specifiche;
- un figlio con disabilità senza limiti di età.
Per saperne di più, scopri come fare domanda per l’assegno unico, come controllare pagamento e stato della richiesta dell’assegno universale, quali sono i documenti da presentare e come comportarsi quando scade il reddito di cittadinanza.
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