Assegno Unico ancora non pagato: quando viene sospeso

Cosa fare se l'Assegno Unico viene sospeso? Scopriamo come risolvere il problema.

6' di lettura

Nell’articolo di oggi vedremo cosa fare se l’Assegno Unico viene sospeso e come verificare perché è successo (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno Unico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Cosa fare se l’Assegno Unico viene sospeso: come verificare?

Se per qualche motivo non si ricevono gli importi spettanti di Assegno Unico è possibile che l’erogazione del beneficio sia stata sospesa da parte dell’INPS. In questo caso la prima cosa da fare è verificare se effettivamente è così.

Per farlo è necessario collegarsi al sito dell’INPS quindi effettuare una ricerca utilizzando la barra in alto con le parole “Assegno Unico”. Quando la voce appare tra i risultati è necessario cliccare su “Approfondisci” e poi su “Utilizza servizio” (per due volte di seguito).

In seguito sarà necessario effettuare l’accesso all’area riservata con le proprie credenziali SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi), poi si dovrà cliccare su “Consulta e gestisci le domande presentate”.

Qui, dopo aver inviato la domanda di Assegno Unico, si potrà visualizzare una di queste voci:

  • Domanda in istruttoria – vuol dire che l’INPS ha ricevuto la domanda, ma questa è ancora in lavorazione;
  • Accolta – la domanda è stata accolta e si ha diritto all’Assegno Unico, solo che questo non è ancora stato pagato;
  • In evidenza al cittadino – in questo caso perché l’INPS possa approvare la richiesta il richiedente deve presentare una documentazione aggiuntiva o dare chiarimenti su alcuni punti;
  • Respinta – la richiesta non è stata accolta e non si ha diritto al beneficio;
  • Bloccata – il versamento dell’Assegno Unico è stato sospeso, cosa che può accadere per vari motivi, che ora approfondiremo meglio.

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Cosa fare se l’Assegno Unico viene sospeso: quale può essere la causa?

Il beneficio dell’Assegno Unico può essere sospeso per varie motivazioni. In dettaglio può accadere per una di queste cause:

  • IBAN errato – il richiedente ha diritto al beneficio, che però non può essere erogato perché l’IBAN fornito per il versamento è errato;
  • Figli divenuti maggiorenni – nel caso in cui, quando è stata presentata domanda di Assegno Unico, i figli erano minorenni e solo dopo hanno compiuto 18 anni è necessario presentare una documentazione aggiuntiva, che attesti ad esempio che il figlio maggiorenne segue un percorso di studi;
  • Status di disabilità – c’è una discrepanza tra quanto dichiarato nella domanda in merito alla disabilità di uno dei componenti del nucleo e quanto invece è attestato nell’ISEE;
  • Reddito di cittadinanza – uno dei componenti del nucleo è diventato percettore di Rdc, in questo caso infatti l’Assegno dovrà essere percepito sulla carta del Reddito di cittadinanza.

Cosa fare se l’Assegno Unico viene sospeso: come risolvere il problema?

Nel caso in cui l’INPS sospenda l’erogazione dell’Assegno Unico, per una qualsiasi delle casistiche descritte nell’elenco del precedente paragrafo, eccetto l’ultima, cioè se una dei membri del nucleo è diventato percettore di Rdc, basta modificare la domanda.

Per farlo si deve sempre accedere alla pagina dell’Assegno Unico sul sito dell’INPS, quindi selezionare “Consulta e gestisci le domande presentate” e poi cliccare su “Modifica”. Le modifiche alla domanda possono riguardare tutti questi campi:

  • variazioni attinenti alle modalità di pagamento prescelte dal richiedente e dall’eventuale altro genitore, quindi cambiamento dell’IBAN;
  • variazione o inserimento della condizione di disabilità del figlio;
  • variazioni della dichiarazione relativa alla frequenza scolastica/corso di formazione per il figlio maggiorenne (18-21 anni);
  • modifiche attinenti all’eventuale separazione/coniugio dei genitori;
  • il codice fiscale dell’altro genitore (a condizione che questi non abbia già fornito la propria modalità di pagamento e non abbia già percepito un pagamento);
  • i criteri di ripartizione dell’assegno tra i due genitori sulla base di apposito provvedimento del giudice o dell’accordo tra i genitori;
  • spettanza delle maggiorazioni previste dagli articoli 4 e 5 del decreto legislativo n. 230/2021.

Maggiori informazioni sui campi da modificare sono contenute nel Messaggio INPS n. 1962 del 09-05-2022.

Per quanto riguarda la condizione di disabilità questa deve corrispondere a quanto dichiarato nell’ISEE. Quindi, se l’errore è nell’attestazione ISEE e non nella domanda, va compilata di nuovo la DSU per ottenere una nuova attestazione valida.

Cosa-fare-se-lAssegno-Unico-viene-sospeso-INPS
Il Messaggio INPS n. 1962 del 09-05-2022

Cosa fare se l’Assegno Unico viene sospeso perché si diventa percettori di Rdc?

Nel caso in cui l’Assegno Unico sia stato sospeso perché uno dei membri del nucleo è diventato percettore di Rdc la procedura è diversa. Ricordiamo infatti che i titolari di Rdc sono gli unici a non dover richiedere l’Assegno Unico, poiché questo viene erogato automaticamente dall’INPS, che versa gli importi sulla carta del Reddito di cittadinanza.

In questo caso però non c’è da preoccuparsi poiché tutto quello che bisogna fare è aspettare. Infatti non va modificata la domanda, ma sarà l’INPS che, in modo del tutto automatico, smetterà di versare l’Assegno Unico sull’IBAN selezionato e inizierà a corrispondere gli importi sulla carta Rdc.

A questo scopo ricordiamo che il calendario dei pagamenti dell’Assegno Unico è diverso per i percettori di Reddito di cittadinanza. Questi infatti ricevono gli importi a fine mese, dopo la regolare ricarica, ma le somme sono riferite al pagamento del mese precedente.

Ad ogni modo, è possibile verificare le disposizioni di pagamento dell’Assegno Unico accedendo al fascicolo previdenziale del cittadino. Per farlo basta collegarsi al sito dell’INPS e seguire le istruzioni che vi abbiamo fornito nel nostro articolo che spiega proprio come accedere al fascicolo previdenziale online.

Scopri la pagina dedicata all’Assegno unico per conoscere altri diritti e agevolazioni.

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