L’Assegno Unico e nuovi nati crea sempre molti dubbi nelle famiglie destinatarie del contributo economico. In questo approfondimento facciamo chiarezza e vediamo cosa fare quando c’è una nuova nascita nel nucleo familiare (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno Unico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Come sappiamo, l’Assegno Unico Universale è un contributo economico rivolto alle famiglie con figli fiscalmente a carico. Da gennaio 2023 sono state introdotte alcune novità sia sugli importi sia sulla domanda del sussidio. Invece, le regole sulla presentazione dell’ISEE sono rimaste le stesse dell’anno scorso.
Nel frattempo, scopri chi deve presentare la domanda dell’Assegno Unico nel 2023 e di quanto aumentano gli importi con le maggiorazioni. Leggi anche quanto costa non rinnovare l’ISEE per l’Assegno Unico 2023 e l’elenco delle novità dell’Assegno Unico 2023 in breve.
Quando in una famiglia c’è una nuova nascita, bisogna sapere cosa fare per non perdere l’importo spettante dell’Assegno Unico. Per questo motivo, nei prossimi paragrafi spieghiamo cosa succede in caso di Assegno Unico e nuovi nati, soprattutto per quanto riguarda le tempistiche di rinnovo dell’ISEE e la presentazione della domanda all’INPS.
Indice
- Assegno Unico e nuovi nati: quando rinnovare l’ISEE?
- Assegno Unico e nuovi nati: come e quando modificare la domanda
- Assegno Unico e nuovi nati: chi deve fare domanda nel 2023
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Assegno Unico e nuovi nati: quando rinnovare l’ISEE?
Per avere accesso alle agevolazioni fiscali ed economiche previste dallo Stato è spesso richiesto l’ISEE aggiornato, ossia l’indicatore della situazione reddituale e patrimoniale di un nucleo familiare. A seconda del tipo di prestazione, l’ISEE deve essere richiesto entro scadenze specifiche.
In linea di massima è necessario aggiornarlo entro il 31 dicembre di ogni anno. Tuttavia, per avere diritto al Rdc, per esempio, bisogna presentare l’attestazione aggiornata entro il 31 gennaio, mentre per l’Assegno Unico la scadenza è il 28 febbraio per ricevere gli importi giusti da marzo in poi.
Ma cosa succede quando con l’Assegno unico e nuovi nati in famiglia? In questo caso, bisogna rinnovare il prima possibile la DSU, ossia la dichiarazione sostitutiva unica per ottenere l’importo dovuto in base al nuovo componente del nucleo.
Ricordiamo che la DSU è un documento che contiene tutte le informazioni di tipo anagrafico, reddituale e patrimoniale necessarie a “fotografare” la situazione economica della famiglia interessata. Questo documento è fondamentale per presentare l’ISEE e avere accesso alle prestazioni sociali agevolate.
Quindi, la prima cosa da fare in caso di nuova nascita è compilare la nuova DSU e presentare al più presto l’ISEE, in quanto tra i componenti del nucleo familiare deve risultare il nuovo nato o la nuova nata. Per farlo, è sufficiente il codice fiscale del nuovo arrivato che viene assegnato all’atto di nascita.
In questo modo, al momento della nascita saranno erogate tre mensilità dell’Assegno Unico: due di queste valgono come premio nascita e una riferita al mese di nascita del nuovo componente.
In assenza di una nuova DSU, correttamente attestata, l’importo dell’Assegno unico e universale sarà calcolato a partire dal mese di marzo 2023 con riferimento agli importi minimi previsti dalla normativa.
Leggi le tabelle con tutti gli importi dell’assegno unico, controlla se ti stanno pagando tutte le maggiorazioni dell’assegno universale, vedi come funziona per chi è disoccupato e come cambiano le cifre dell’assegno unico con i figli con disabilità
Tuttavia, è comunque possibile presentare l’attestazione economica in un secondo momento, e in particolare:
- chi rinnova l’ISEE entro il 30 giugno, ha diritto a tutti gli arretrati a partire dal mese di marzo;
- chi aggiorna l’ISEE dal 1° luglio, ha diritto agli importi adeguati solo da luglio in poi, senza gli arretrati;
- chi non presenta affatto l’ISEE viene equiparato alla fascia più alta di reddito, cioè superiore a 43mila euro nel 2023, e riceverà gli importi minimi previsti dalla legge per quell’anno.
Ma non finisce qui.
Dopo aver aggiornato la DSU e l’ISEE per aggiungere un nuovo componente al nucleo familiare, è anche necessario modificare la domanda dell’Assegno Unico. Nel prossimo paragrafo spieghiamo i dettagli.
Scopri la pagina dedicata all’Assegno unico per conoscere altri diritti e agevolazioni.
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Assegno Unico e nuovi nati: come e quando modificare la domanda
Nel paragrafo precedente abbiamo visto il primo passaggio essenziale in caso di Assegno Unico e nuovi nati, e cioè aggiornare la DSU collegata all’ISEE per ricevere l’importo adeguato dell’Assegno Universale.
Tuttavia, un altro passaggio importante quando c’è una nuova nascita in famiglia è modificare la domanda o farne una nuova all’INPS. Secondo la normativa, in caso di figlio successivo al secondo non è necessario inoltrare una nuova richiesta dell’Assegno Unico, ma è sufficiente modificare quella già inviata.
In particolare, bisogna modificare la composizione familiare entro 120 giorni dalla nascita del nuovo figlio. Per procedere, bisogna accedere alla propria area personale del sito INPS tramite le credenziali digitali SPID, CIE o CNS ed entrare nella stessa sezione in cui è stata inviata la domanda la prima volta.
Una volta dentro la pagina della domanda, bisogna cliccare su Modifica e aggiungere i dati del nuovo nato, per esempio il codice fiscale rilasciato nell’atto di nascita. Questa stessa procedura può essere utilizzata anche quando sono stati inseriti dei dati non corretti nella scheda figlio.
Invece, se la nuova nascita all’interno del nucleo familiare riguarda il primo figlio in assoluto, allora è necessario inviare da capo una domanda all’INPS per l’Assegno Unico Universale. La richiesta può essere presentata seguendo queste modalità:
- portale web INPS, utilizzando l’apposito servizio raggiungibile direttamente dalla home page del sito INPS, se si è in possesso di SPID di livello 2 o superiore o di una Carta di identità elettronica (CIE) o di una Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
- Contact Center Integrato INPS, contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);
- Istituti di Patronato, utilizzando i servizi offerti gratuitamente dagli stessi.
Per saperne di più, scopri come fare domanda per l’assegno unico, come controllare pagamento e stato della richiesta dell’assegno universale, quali sono i documenti da presentare e come comportarsi quando scade il reddito di cittadinanza.

Assegno Unico e nuovi nati: chi deve fare domanda nel 2023
In presenza di Assegno Unico e nuovi nati, è necessario agire al più presto per fare due operazioni: presentare la nuova DSU e modificare la domanda dell’Assegno Unico o inviarne una nuova in caso di primo figlio.
A proposito di nuove domande dell’Assegno per famiglie, ti interesserà sapere che dal 2023 sono state introdotte alcune novità sulla necessità di presentare la richiesta. Fino all’anno scorso, infatti, la legge prevedeva di presentare la domanda dell’Assegno Unico ogni anno dal mese di gennaio, per usufruire del contributo economico a partire da marzo.
Da gennaio 2023, invece, la circolare n.132/2022 dell’INPS ha spiegato che la procedura è stata semplificata. In particolare, per le famiglie che hanno già fatto richiesta dell’Assegno nel corso del 2022 e questa è stata accolta ed è in corso di validità, non è più necessario inviare una nuova richiesta, in quanto hanno diritto alla prestazione in automatico.
Resta comunque obbligatoria la presentazione dell’ISEE e della DSU con i dati aggiornati all’inizio dell’anno.
Invece, sono tenuti a richiedere l’Assegno Unico questi nuclei familiari:
- coloro che non hanno mai percepito l’Assegno Unico nel 2022;
- coloro che hanno presentato la domanda nel corso dell’anno, ma questa non è stata accolta o non è più attiva.
In questo modo, il Governo ha voluto rendere la procedura di rinnovo delle domande più semplice e veloce.
Leggi di più su chi deve fare domanda dell’Assegno Unico e chi invece non deve richiederlo nel 2023.
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