Home / Assegno Unico » Bonus e Incentivi » Contributi per famiglie / Assegno Unico pagamenti arretrati marzo: cosa sapere

Assegno Unico pagamenti arretrati marzo: cosa sapere

Assegno Unico e pagamenti arretrati di marzo? Ecco a chi spettano.

8' di lettura

Nell’articolo di oggi parleremo di Assegno Unico e pagamenti arretrati di marzo e vedremo quando sono attesi gli accrediti (scopri le ultime notizie sull’Assegno Unico e sui bonus attivi in Italia. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

A chi spettano gli arretrati dell’Assegno Unico 2023?

L’Assegno Unico è una prestazione erogata dall’INPS ai nuclei familiari con figli a carico disabili o di età inferiore ai 21 anni.

Per quanto riguarda gli arretrati dell’Assegno Unico, ci sono essenzialmente tre situazioni in cui i beneficiari hanno diritto a riceverli:

  • Se hanno presentato la domanda per il beneficio entro il 30 giugno 2023, hanno diritto agli arretrati calcolati a partire da marzo dell’anno precedente.
  • Se hanno rinnovato l’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) in ritardo, dopo il 28 febbraio, ma comunque entro il 30 giugno 2023. E se, a causa di questo ritardo, hanno visto una riduzione negli importi hanno diritto agli arretrati che corrispondono alla differenza dovuta.
  • Se ancora stanno aspettando eventuali somme dovute al conguaglio che l’INPS ha effettuato, tenendo conto delle somme erogate a partire da marzo 2022.

Entra nella community, informati e fai le tue domande su Youtube e Instagram.

Assegno Unico e pagamenti arretrati di marzo

Quando arrivano gli arretrati del conguaglio dell’Assegno Unico?

Nel caso specifico della rata di Assegno Unico di agosto 2023, alcuni beneficiari potrebbero ricevere, insieme alla normale ricarica, anche il versamento di alcuni arretrati, senza aver fatto richiesta o rinnovato il beneficio di recente.

Questi arretrati sono dovuti al conguaglio dell’INPS, che rappresenta il ricalcolo degli importi percepiti a partire da marzo 2022. La necessità di effettuare questo conguaglio deriva dal fatto che, dopo l’introduzione dell’Assegno Unico, alcune persone hanno ricevuto importi diversi da quelli che avrebbero dovuto percepire effettivamente.

Per risolvere questa situazione, l’INPS ha avviato dei controlli per individuare coloro che hanno ricevuto somme diverse da quelle spettanti. Ad esempio, alcune persone avrebbero dovuto ottenere una maggiorazione ma non l’hanno ricevuta, e quindi l’INPS sta procedendo con la restituzione delle cifre mancanti come arretrati.

La maggior parte dei beneficiari a cui spettano gli arretrati dovuti al conguaglio ha già ricevuto gli importi a maggio, giugno o luglio. Tuttavia, coloro che sono ancora in attesa potrebbero ricevere questi arretrati con la mensilità di Assegno Unico di agosto 2023.

Quando arrivano gli arretrati di marzo a chi ha fatto domanda di Assegno Unico?

Ogni anno, la domanda di Assegno Unico può essere presentata in qualsiasi momento. Tuttavia, solo coloro, che hanno presentato la domanda entro la scadenza specifica del 30 giugno 2023, hanno diritto agli arretrati calcolati a partire da marzo dello stesso anno.

Pertanto, tutti coloro che hanno presentato la domanda per l’Assegno Unico entro il 30 giugno 2023 dovrebbero aver ricevuto, insieme alla mensilità di luglio 2023, gli arretrati relativi alle rate di marzo, aprile, maggio e giugno di quest’anno. Se così non fosse gli arretrati arriveranno con la mensilità di agosto 2023.

Quando arrivano gli arretrati di marzo a chi ha rinnovato l’Assegno Unico?

L’annualità dell’Assegno Unico non segue l’anno solare, ma va da marzo a marzo dell’anno successivo. Nel caso dell’Assegno Unico 2023, l’annualità va da marzo 2023 a marzo 2024.

I percettori di Assegno Unico non devono presentare una nuova domanda ogni anno per rinnovare la prestazione. È sufficiente aggiornare l’ISEE entro il 28 febbraio di ogni anno. Chi non rinnova l’ISEE non perde il beneficio, ma subisce un taglio negli importi, poiché gli vengono assegnati in automatico gli importi minimi, senza maggiorazioni.

Tuttavia, c’è sempre tempo fino al 30 giugno di ogni anno per aggiornare l’ISEE e ricevere gli arretrati delle somme mancanti non percepite, calcolati sempre a partire da marzo dello stesso anno. L’ISEE aggiornato dopo il 30 giugno non darà più diritto agli arretrati.

Nel caso specifico di quest’anno, coloro che hanno rinnovato l’ISEE entro giugno, con l’Assegno Unico di luglio 2023, dovrebbero aver ricevuto gli arretrati relativi alla riduzione degli importi. Tuttavia, capita di frequente che l’INPS sia in ritardo nei pagamenti, in questo caso ci sono buone probabilità che gli arretrati arrivino con l’accredito di agosto 2023.

Le possibili date di pagamento degli arretrati di marzo dell’Assegno Unico

Secondo il comunicato stampa del 10/07/2023 dell’INPS, il nuovo calendario dei pagamenti dell’Assegno Unico prevede che eventuali arretrati, inclusi quelli dovuti al conguaglio, siano accreditati insieme alla regolare mensilità, nello stesso giorno stabilito.

Ciò significa che l’importo degli arretrati sarà sempre erogato contemporaneamente alla mensilità regolare, semplificando il processo per i beneficiari. Nel caso di quanti aspettano gli arretrati ad agosto, potrebbero ricevere l’accredito in queste date.

Date di pagamento per chi NON ha subito variazioni nell’importo rispetto al mese precedenteDate di pagamento per chi ha subito variazioni nell’importo rispetto al mese precedente
18, 21, 22 agosto 2023dal 20 al 31 agosto 2023
15, 18, 19 settembre 2023dal 20 al 30 settembre 2023
17, 18, 19 ottobredal 20 al 31 ottobre 2023
16, 17, 20 novembre 2023dal 20 al 30 novembre 2023
18, 19, 20 dicembre 2023dal 20 al 31 dicembre 2023
Possibili date di pagamento degli arretrati di marzo dell’Assegno Unico: la tabella

Gli arretrati dell’Assegno Unico vanno richiesti?

Gli arretrati dell’Assegno Unico non richiedono un’apposita domanda da parte del beneficiario. Se si è inviata la domanda per il beneficio o si è aggiornato l’ISEE per il rinnovo entro il 30 giugno, l’INPS calcola ed eroga automaticamente gli arretrati.

Anche l’erogazione degli arretrati dovuti al conguaglio dell’Assegno Unico avviene senza che il beneficiario debba fare alcuna richiesta, ma sono calcolati in automatico dall’Istituto di previdenza.

Come capire se l’accredito dell’Assegno Unico si riferisce agli arretrati?

Per capire se l’accredito dell’Assegno Unico si riferisce agli arretrati basta consultare la disposizione di pagamento di agosto 2023 nel fascicolo previdenziale sul sito dell’INPS, effettuando questi passaggi:

  • collegatevi al sito dell’INPS, nella pagina del fascicolo previdenziale;
  • selezionate l’opzione “Utilizza lo strumento” per accedere al fascicolo;
  • utilizzate le credenziali SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi) per accedere;
  • all’interno del fascicolo, selezionate la sezione “Prestazioni” e poi “Pagamenti” dal menu laterale;
  • qui troverete lo storico dei pagamenti dell’Assegno Unico per l’anno 2023. Verificate se sono presenti disposizioni di pagamento per il mese di interesse, ad esempio agosto 2023, e controllate la relativa data.

Le disposizioni di pagamento saranno presentate come una tabella, contenente colonne con l’importo spettante e la data in cui l’INPS elaborerà il pagamento. Nella colonna Note è possibile vedere a che periodo si riferisce il pagamento, ad esempio se si riferisce a mesi passati vuol dire che si tratta di arretrati.

È importante sottolineare che le disposizioni di pagamento sono caricate nel fascicolo previdenziale qualche giorno prima dell’elaborazione del versamento. Quelle di agosto 2023 saranno perciò caricate a ridosso della data di pagamento della mensilità.

Assegno-Unico-e-pagamenti-arretrati-di-marzo-fascicolo
In foto, lo screen del fascicolo previdenziale sul sito dell’INPS.

FAQ: Domande frequenti sull’Assegno Unico

Quale IBAN va indicato quando si compila la domanda per l’Assegno Unico?

L’IBAN da indicare deve essere per forza intestato al richiedente dell’Assegno Unico. Nel caso di conto corrente cointestato, il richiedente deve essere uno degli intestatari. Inoltre, si deve fare attenzione al fatto che codice fiscale e nome/cognome del richiedente, indicati nella domanda, corrispondano a quelli registrati dalla banca e associati all’IBAN.

Nel caso la prestazione sia divisa tra i genitori e ognuno riceva il 50% dell’importo, si possono indicare due diversi IBAN. Anche in questo caso però gli IBAN devono corrispondere ad un conto (o una carta) intestato ai rispettivi titolari dell’Assegno Unico, cioè uno a un genitore e uno all’altro.

Solo se si presenta domanda di Assegno Unico in qualità di tutore è possibile indicare un IBAN diverso da quello del richiedente e usarne uno intestato al soggetto tutelato.

Come viene pagato l’Assegno Unico?

L’Assegno Unico può essere pagato su:

Solo i titolari di Reddito di cittadinanza non devono richiedere l’Assegno Unico. Se ne hanno diritto per loro la prestazione scatta in automatico e ricevono il pagamento sulla carta del Rdc.

Se a richiedere l’Assegno Unico è un figlio maggiorenne come avviene il pagamento?

Sempre nelle modalità indicate nella FAQ precedente. L’IBAN però deve per forza essere intestato o cointestato al figlio maggiorenne che richiede l’Assegno Unico.

Se il figlio diventa maggiorenne o supera i 21 anni nel mese di competenza, il mese viene pagato?

Si! Ad esempio, se un figlio compie 22 anni il 1° agosto 2023 e non si ha più diritto all’Assegno Unico per lui, la mensilità di agosto sarà comunque regolarmente pagata.

Quando richiedere l’Assegno Unico per ottenere gli arretrati?

L’Assegno Unico spetta dal mese successivo a quello della presentazione della domanda. Ad esempio, richiedendo l’Assegno Unico ad agosto, la prestazione spetta dal mese di settembre. Solo nel caso in cui si presenti domanda entro il 30 giugno 2023 si potranno ricevere gli arretrati, calcolati a partire da marzo 2023.

Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sull’Assegno unico:

Entra nei gruppi offerte di lavoro, bonus, concorsi e news

Ricevi ogni giorno gratis i migliori articoli su offerte di lavoro, bandi, bonus, agevolazioni e attualità. Scegli il gruppo che ti interessa:

  1. Telegram - Gruppo esclusivo

  2. WhatsApp - Gruppo base

Seguici anche su YouTube | Google | Gruppo Facebook | Instagram



Come funzionano i gruppi?
  1. Due volte al giorno (dopo pranzo e dopo cena) ricevi i link con le news più importanti

  2. Niente spam o pubblicità

  3. Puoi uscire in qualsiasi momento: la procedura verrà inviata ogni giorno sul gruppo

  4. Non è possibile inviare messaggi sul gruppo o agli amministratori

  5. Il tuo numero di cellulare sarà utilizzato solo per inviarti notizie