Home / Assegno Unico » Bonus e Incentivi » Contributi per famiglie » Reddito di cittadinanza / Assegno Unico su Reddito di cittadinanza: cambiano le regole

Assegno Unico su Reddito di cittadinanza: cambiano le regole

Novità INPS per l'Assegno Unico sul Reddito di cittadinanza: cambiano le regole per ottenerlo.

8' di lettura

Nell’articolo di oggi vedremo quali sono le novità INPS per l’Assegno Unico sul Reddito di cittadinanza, in vista della scadenza di quest’ultimo (scopri le ultime notizie sull’Assegno Unico e sui bonus attivi in Italia. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Quali sono le novità INPS per l’Assegno Unico sul Reddito di cittadinanza?

Il Reddito di cittadinanza finirà molto presto per alcuni percettori per via delle nuove disposizioni di legge. In verità sono in molti i percettori per cui la revoca della misura è iniziata ad agosto, perché a luglio 2023 hanno raggiunto la settima mensilità di Rdc dell’anno.

Intanto l’INPS con il messaggio 2896/2023, che potete scaricare cliccando sul pulsante di download a fine paragrafo, ha chiarito cosa accadrà, in caso di scadenza del Reddito di cittadinanza, ai beneficiari che percepiscono l’Assegno Unico e Universale (AUU) sulla carta del Rdc.

Cosa accade all’Assegno Unico se il Rdc è terminato ad agosto?

Quanti hanno ricevuto a luglio 2023 l’ultima mensilità di Rdc e hanno perso il beneficio ad agosto, se ricevono l’Assegno Unico avranno comunque la quota spettante il 27 agosto 2023 su carta Rdc.

Anche perché, con il pagamento di agosto questi beneficiari riceveranno l’Assegno Unico di luglio 2023, visto che per i percettori di Rdc la prestazione viene pagata con un mese di ritardo.

In pratica, quanti hanno perso il Rdc ad agosto 2023, ma hanno diritto all’Assegno Unico, riceveranno l’ultimo pagamento per quest’ultima prestazione il 27 agosto, sempre sulla carta del Rdc.

Per le mensilità successive di Assegno Unico, a partire da quella di agosto, invece, se si vuole ricevere la prestazione con continuità, bisognerà presentare un’apposita domanda.

Entra nella community, informati e fai le tue domande su Youtube e Instagram.

Quando scade il Reddito di cittadinanza nel 2023?

Attraverso la circolare 61/2023, l’INPS ha fornito chiarimenti riguardo all’implementazione delle scadenze del Reddito di cittadinanza, che, come è noto, cesserà di esistere nel 2024.

È importante ricordare che la legge di bilancio 2023 ha fissato due scadenze distinte per il Rdc. Nel dettaglio, il beneficio sarà concesso per un periodo di 12 mesi nel corso del 2023 unicamente ai nuclei familiari che includono almeno un membro disabile, un minorenne, un individuo ultrasessantenne o che hanno sottoscritto il Patto di inclusione sociale.

Per quanto riguarda gli altri nuclei familiari, il Reddito di cittadinanza nel 2023 avrà una durata di soli 7 mesi. Questo regime si applica ai nuclei composti esclusivamente da adulti di età compresa tra 18 e 59 anni, che non presentano condizioni di disabilità.

Parallelamente alla circolare, è stato emesso il messaggio 2632/2023 dell’Istituto di previdenza, il quale delinea le linee guida per coloro che attualmente percepiscono il Reddito di cittadinanza e ricevono l’Assegno Unico su carta Rdc.

Quando richiedere l’Assegno Unico se il Rdc spetta per 12 mesi

I nuclei familiari beneficiari del Reddito di cittadinanza che includono figli minori, disabili, over 60 o che hanno firmato il Patto di inclusione continueranno a percepire il Rdc fino al 31 dicembre 2023.

Questi nuclei, se hanno diritto anche all’Assegno Unico, continueranno a ricevere regolarmente entrambi i pagamenti fino a dicembre 2023. A gennaio 2024 i pagamenti relativi all’importo del Rdc non saranno più versati, perché la misura sarà cancellata.

Tuttavia, per questi stessi percettori le mensilità di gennaio e febbraio 2024 di Assegno Unico saranno erogate normalmente attraverso l’accredito sulla carta Rdc, sempre se nel frattempo non hanno presentato la domanda per ricevere la prestazione su conto corrente.

Il nuovo messaggio INPS chiarisce però che esiste una scadenza per richiedere l’Assegno Unico anche per quei percettori che hanno diritto al Rdc fino a dicembre 2023.

Tutti i nuclei familiari con figli a carico dal 1° gennaio 2024, se non l’avessero già fatto precedentemente, dovranno presentare la richiesta per l’Assegno Unico al fine di iniziare a ricevere la prestazione a partire dal 1° marzo 2024. A marzo dell’anno prossimo inizierà infatti l’annualità dell’Assegno Unico 2024, che non segue l’anno solare.

In conformità a quanto stabilito dall’articolo 6, comma 2, del decreto legislativo n. 230/2021, è importante sottolineare che solo se la domanda di Assegno Unico viene presentata entro il 30 giugno 2024, saranno corrisposti gli arretrati dalla data del 1° marzo.

Quando richiedere l’Assegno Unico se il Rdc spetta per 7 mesi

Quanti nel 2023 hanno diritto al Rdc per 7 mesi se vogliono ricevere l’Assegno Unico senza interruzioni e pause devono presentare domanda prima della scadenza del Rdc. Si tratta, in pratica, di quei percettori di Rdc che hanno diritto all’Assegno Unico perché hanno figli maggiorenni a carico, ma con meno di 21 anni.

Nel caso in cui si presenti la domanda per l’Assegno Unico, l’INPS effettuerà la liquidazione delle mensilità mancanti sulla carta Rdc e inizierà a erogare l’AUU dal mese successivo alla presentazione della domanda.

Durante il periodo in attesa, dopo la presentazione della domanda, i pagamenti dell’Assegno Unico continueranno senza interruzioni, utilizzando la carta Rdc, che sarà mantenuta attiva.

Esempio di erogazione dell’AUU dopo la presentazione della domanda

Supponiamo che un percettore abbia perso il Rdc ad agosto 2023 e a settembre presenta la domanda per l’Assegno Unico. Il pagamento dell’Assegno Unico sul conto corrente indicato nella domanda avrà luogo da ottobre 2023 in avanti.

Durante questo periodo di transizione, le mensilità di luglio, agosto e settembre saranno ancora accreditate sulla sua carta Rdc.

Per essere più specifici, il 27 agosto 2023 riceverà sulla carta del Rdc solo la quota dell’Assegno Unico relativa a luglio e così anche per gli accrediti di agosto e settembre. Poi a ottobre 2023, l’INPS inizierà invece ad accreditare l’Assegno Unico sul conto corrente.

Cosa succede se il Rdc è scaduto e non si richiede l’Assegno Unico?

Nel caso in cui la famiglia non presenti una richiesta formale per l’Assegno Unico, continuerà comunque a ricevere l’importo spettante tramite la carta Rdc, ma senza soluzione di continuità.

Ovvero, riceverà su carta Rdc le somme spettanti di Assegno Unico e relative a tutti i mesi successivi fino a febbraio 2024, senza subire riduzioni, ma le erogazioni non saranno regolari e non avverranno con cadenza mensile.

In parole povere, chi non presenta domanda non perderà materialmente gli importi, solo che non li riceverà con regolarità ogni mese.

Esempio di erogazione dell’AUU se non si presenta la domanda

Immaginiamo una famiglia che, a partire da agosto 2023, perde il Reddito di cittadinanza. Nel nucleo ci sono figli maggiorenni che stanno ancora studiando e per cui fino adesso la famiglia ha ricevuto l’Assegno Unico tramite la carta Rdc.

In questo caso, se il nucleo non presenta domanda riceverà la quota dell’Assegno Unico di luglio, con il pagamento previsto entro il 27 agosto 2023. Poi non ci sarà continuità nei pagamenti, cioè questi non seguiranno un calendario regolare, ma in ogni caso riceveranno le somme spettanti calcolate fino a febbraio 2024.

Novità INPS per l'Assegno Unico sul Reddito di cittadinanza-news
In foto la scritta “News” e tanti articoli di giornale strappati.

FAQ: Domande frequenti sull’Assegno Unico

Quale IBAN va indicato quando si compila la domanda per l’Assegno Unico?

L’IBAN da indicare deve essere per forza intestato al richiedente dell’Assegno Unico. Nel caso di conto corrente cointestato, il richiedente deve essere uno degli intestatari. Inoltre, si deve fare attenzione al fatto che codice fiscale e nome/cognome del richiedente, indicati nella domanda, corrispondano a quelli registrati dalla banca e associati all’IBAN.

Nel caso la prestazione sia divisa tra i genitori e ognuno riceva il 50% dell’importo, si possono indicare due diversi IBAN. Anche in questo caso però gli IBAN devono corrispondere ad un conto (o una carta) intestato ai rispettivi titolari dell’Assegno Unico, cioè uno a un genitore e uno all’altro.

Solo se si presenta domanda di Assegno Unico in qualità di tutore è possibile indicare un IBAN diverso da quello del richiedente e usarne uno intestato al soggetto tutelato.

Come viene pagato l’Assegno Unico?

L’Assegno Unico può essere pagato su:

Solo i titolari di Reddito di cittadinanza non devono richiedere l’Assegno Unico. Se ne hanno diritto per loro la prestazione scatta in automatico e ricevono il pagamento sulla carta del Rdc.

Se a richiedere l’Assegno Unico è un figlio maggiorenne come avviene il pagamento?

Sempre nelle modalità indicate nella FAQ precedente. L’IBAN però deve per forza essere intestato o cointestato al figlio maggiorenne che richiede l’Assegno Unico.

Se il figlio diventa maggiorenne o supera i 21 anni nel mese di competenza, il mese viene pagato?

Si! Ad esempio, se un figlio compie 22 anni il 1° agosto 2023 e non si ha più diritto all’Assegno Unico per lui, la mensilità di agosto sarà comunque regolarmente pagata.

Quando richiedere l’Assegno Unico per ottenere gli arretrati?

L’Assegno Unico spetta dal mese successivo a quello della presentazione della domanda. Ad esempio, richiedendo l’Assegno Unico ad agosto, la prestazione spetta dal mese di settembre. Solo nel caso in cui si presenti domanda entro il 30 giugno 2023 si potranno ricevere gli arretrati, calcolati a partire da marzo 2023.

Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sull’Assegno unico:

Entra nei gruppi offerte di lavoro, bonus, concorsi e news

Ricevi ogni giorno gratis i migliori articoli su offerte di lavoro, bandi, bonus, agevolazioni e attualità. Scegli il gruppo che ti interessa:

  1. Telegram - Gruppo esclusivo

  2. WhatsApp - Gruppo base

Seguici anche su YouTube | Google | Gruppo Facebook | Instagram



Come funzionano i gruppi?
  1. Due volte al giorno (dopo pranzo e dopo cena) ricevi i link con le news più importanti

  2. Niente spam o pubblicità

  3. Puoi uscire in qualsiasi momento: la procedura verrà inviata ogni giorno sul gruppo

  4. Non è possibile inviare messaggi sul gruppo o agli amministratori

  5. Il tuo numero di cellulare sarà utilizzato solo per inviarti notizie