Scopri tutto quello che c’è da sapere sull’Assicurazione per casalinghe nel 2023 (scopri le ultime notizie su agevolazioni economiche e diritti per la famiglia. Leggi su Telegram le novità su educazione, cura e salute dei figli, gravidanza, consigli per neo-mamme e relazioni familiari. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Assicurazione per casalinghe: che cos’è?
- Assicurazione per casalinghe: chi deve sottoscriverla?
- Assicurazione per casalinghe: quanto costa?
- Assicurazione per casalinghe: come iscriversi e quali sono le sanzioni per chi non lo fa?
- Assicurazione per casalinghe: dove si paga?
- Assicurazione per casalinghe: quanto spetta di rendita in caso di inabilità?
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Assicurazione per casalinghe: che cos’è?
La legge 493/1999, con la creazione dell’Assicurazione infortuni domestici INAIL, ha cercato di dare una maggiore tutela a casalinghe e casalinghi.
In questa categoria rientrano uomini e donne che svolgono un lavoro domestico non retribuito, per la cura della casa e del nucleo familiare.
Si tratta di una polizza assicurativa contro gli infortuni domestici, per la quale nel caso in cui, in seguito ad un incidente domestico, una persona risulti inabile al lavoro in via permanente, può ottenere una somma mensile dall’INAIL.
Attenzione però perché l’assicurazione è un diritto/dovere dei cittadini. Ovvero, per quanti si trovano nella condizione di non lavorare e accudire esclusivamente la casa e la famiglia, sottoscrivere la polizza assicurativa è obbligatorio.
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Assicurazione per casalinghe: chi deve sottoscriverla?
Nello specifico devono, per obbligo di legge, iscriversi tutte le persone che hanno i seguenti requisiti:
- hanno un’età compresa tra i 18 e i 67 anni compiuti;
- svolgono gratuitamente il lavoro per la cura dei componenti della famiglia e della casa;
- non sono legati da vincoli di subordinazione;
- prestano lavoro domestico in modo abituale ed esclusivo.
L’INAIL precisa anche che l’obbligo di sottoscrivere la polizza non spetta solo alle casalinghe e i casalinghi nel senso classico del termine, ma anche a:
- gli studenti anche se studiano e dimorano in una località diversa dalla città di residenza e che si occupano dell’ambiente in cui abitano;
- tutti coloro che, avendo già compiuto i 18 anni, lavorano esclusivamente in casa per la cura dei componenti della famiglia (ad esempio ragazzi e ragazze in attesa di prima occupazione);
- i titolari di pensione che non hanno superato i 67 anni;
- i cittadini stranieri che soggiornano regolarmente in Italia e non hanno altra occupazione;
- i lavoratori in mobilità, i lavoratori in cassa integrazione guadagni o beneficiari di prestazioni a carico dei Fondi di integrazione salariale e i lavoratori che percepiscono indennità di disoccupazione previste dalle leggi vigenti a seguito della perdita involontaria dell’occupazione;
- i soggetti che svolgono un’attività lavorativa che non copre l’intero anno (lavoratori stagionali, lavoratori temporanei, lavoratori a tempo determinato); l’assicurazione, in questo caso, copre solo i periodi in cui non è svolta attività lavorativa, tuttavia il premio assicurativo non essendo frazionabile va versato per intero.
Assicurazione per casalinghe: quanto costa?
L’assicurazione ha un costo di 24 euro (fiscalmente deducibili) all’anno, da pagarsi ogni anno entro il 31 gennaio. Tuttavia, non sono tenuti al pagamento della somma quanti:
- hanno un reddito personale complessivo lordo fino a 4.648,11 euro annui;
- fanno parte di un nucleo familiare il cui reddito complessivo lordo non supera i 9.296,22 euro annui.
Per chi è in queste condizioni il premio assicurativo viene pagato dalla Stato e per identificare i requisiti di reddito non si usa l’ISEE.
L’assicurazione INAIL non tiene infatti conto dell’ISEE familiare, che è del tutto irrilevante, ma solo del reddito lordo dichiarato ai fini Irpef, cioè della dichiarazione dei redditi.
Perciò non è necessario compilare la DSU e ottenere l’attestazione iSEE per avere l’esonero dal pagamento del premio assicurativo.
Per conoscere altre agevolazioni dedicate a chi svolge lavoro domestico a titolo gratuito potete consultare il nostro articolo Aiuti e bonus per casalinghe nel 2023: cosa esiste davvero.

Assicurazione per casalinghe: come iscriversi e quali sono le sanzioni per chi non lo fa?
La domanda di iscrizione va presentata online, in qualsiasi momento dell’anno, collegandosi a questa pagina sito dell’INAIL ed effettuando l’accesso con SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica), CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o credenziali INAIL.
Per le istruzioni dettagliate si può fare riferimento all’opuscolo ufficiale redatto dall’INAIL.
Dopo essersi iscritti, per rinnovare l’assicurazione, ogni anno è necessario scaricare l’avviso di pagamento sul sito dell’INAIL e pagare l’importo del premio, con le modalità che vedremo meglio nel prossimo paragrafo.
Come abbiamo ripetuto più volte per chi ha i requisiti assicurarsi è obbligatorio e chi non lo fa può essere multato dall’INAIL. Nello specifico si applica una sanzione calibrata in base al periodo di tempo in cui non si è pagato, ma che comunque non può superare l’importo annuo del premio, cioè 24 euro.
Scopri la pagina dedicata all’invalidità civile e ai diritti e le agevolazioni collegati.

Assicurazione per casalinghe: dove si paga?
Il premio per la polizza assicurativa, che costa 24 euro all’anno, deve essere pagato ogni anno entro il 31 gennaio. Poiché si tratta di un semplicissimo bollettino postale, si può pagare online tramite il sistema PagoPa, usando direttamente il sito dell’INAIL, l’app Io o anche applicazioni e siti web di banche e Poste, insomma chiunque aderisca a PagoPA.
In alternativa, si può pagare l’importo di persona presso gli uffici postali, le banche, i tabaccai e i negozi abilitati al servizio e persino semplicemente usando il Bancomat.
Potreste trovare utili i nostri articoli su Come pagare un bollettino postale online e Contributi Inps, i nuovi servizi di pagamento con App Io.
Assicurazione per casalinghe: quanto spetta di rendita in caso di inabilità?
La polizza garantisce un sostegno economico mensile se chi la sottoscrive diventa inabile al lavoro permanentemente, in questa percentuale:
- pari o superiore al 16%, per gli infortuni occorsi a partire dal 1° gennaio 2019;
- pari o superiore al 27%, per gli infortuni occorsi a partire dal 1° gennaio 2007 fino al 31 dicembre 2018;
- pari o superiore al 33%, per gli infortuni occorsi a partire dal 1° marzo 2001 fino al 31 dicembre 2006.
In base alla percentuale di inabilità si percepisce un importo diverso mensile che va da un minimo di 119,23 euro, per inabilità del 16%, fino ad un massimo di 1.454,07 euro, per inabilità del 100%.
Se invece l’inabilità è permanente e compresa tra il 6% e il 15%, spettano 337,41 euro all’anno.
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