Come sapete c’è l’obbligo di assunzione disabili per aziende che rispondono a determinati requisiti per caratteristiche e dimensioni. L’obbligo è stati imposto con la legge numero 68 del 1999 (il decreto legge numero 151 del 2015, ha poi chiarito altri aspetti sulle procedure). Aggiungiti al gruppo Telegram di news su Invalidità e Legge 104 ed Entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su Whatsapp, Telegram, Facebook, Instagram e YouTube.
Assunzione disabili: cosa dice la legge
La questione resta sempre di attualità, anche perché non tutte le aziende che rispondono ai requisiti si mettono in regola.
Ma cosa dice la legge?
La normativa prevede che le aziende siano tenute all’assunzione di disabili per una certa quota (quota di riserva), che è in relazione al numero complessivo di dipendenti. E quindi, più è alto il numero di dipendenti e maggiore sarà il numero di disabili da assumere.
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Assunzione disabili: tre scaglioni
L’obbligo di assunzione disabili scatta quando si superano i 15 dipendenti.
La normativa ha previsto, a partire dal 2017, anche tre scaglioni:
- tra 15 e 35 dipendenti: c’è l’obbligo di assumere un lavoratore con disabilità;
- tra 36 e 50 dipendenti: c’è l’obbligo di assumere due lavoratori con disabilità;
- oltre 50 dipendenti: c’è l’obbligo di assumere il 7% del personale con disabilità.
Assunzione disabili: chi ne ha diritto
Le aziende che sono in situazioni complesse (mobilità, fallimento, e così via), l’obbligo di assunzione disabili può essere sospeso per un certo periodo di tempo.
Le quote per le assunzioni obbligatorie sono destinate a:
- invalidi civili con percentuale di invalidità dal 46 al 100%;
- invalidi del lavoro con percentuale di invalidità superiore al 33%;
- gli invalidi per servizio (ex dipendenti pubblici , compresi i militari);
- invalidi di guerra e civili di guerra con minorazioni dalla prima all’ottava categoria;
- i non vedenti e i sordomuti;
- categorie protette: profughi italiani, orfani e vedove/i di deceduti per causa di lavoro, di guerra o di servizio ed equiparati (sono equiparati alle vedove/i e agli orfani i coniugi e i figli di grandi invalidi del lavoro dichiarati incollocabili, dei grandi invalidi per servizio o di guerra con pensione di prima categoria), vittime del dovere, del terrorismo e della criminalità organizzata.
Assunzione disabili: prospetto informativo
Per non trovarsi in difficoltà rispetto alla norma le aziende con almeno 15 dipendenti devono presentare ogni anno un documento sulla situazione occupazionale (nel caso ci siano state delle modifiche che hanno avuto incidenza sulla quota di riserva).
Questo documento (prospetto informativo disabili) deve fare riferimento alle assunzioni del 31 dicembre dell’anno precedente.
Assunzione disabili: quando inviarlo
Il modello informativo disabili va inviato in via telematica. È necessario accreditarsi con le modalità che sono dettate dalle singole Regioni.
Deve essere compilato un modulo online.
Nel prospetto bisogna indicare:
- il numero complessivo dei lavoratori dipendenti;
- il numero e il nominativo dei lavoratori computabili nella quota di riserva;
- eventuali posti di lavoro e mansioni disponibili per tale categoria di lavoratori.

Assunzione disabili: sanzioni progressive
Questo documento che descrive la situazione dell’azienda dal punto di vista occupazionale, e in particolare riferimento all’assunzione disabili, è ovviamente riferito al 31 dicembre dell’anno precedente.
Dopo aver effettuato l’invio all’imprenditore viene consegnata una ricevuta con data e ora. Quella ricevuta dimostra che l’adempimento è stato portato a termine.
Com’è ovvio ogni pratica avrà il suo codice univoco.
Le aziende che non sono in regole con il prospetto informativo, parte la sanzione.
La sanzione è progressiva: aumenta per ogni giorno di ritardo.
Dal primo gennaio diventeranno anche più dure:
- 702,43 euro per il mancato adempimento;
- 34,02 euro per ogni giorno di ritardo.
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