Assunzioni pubblica amministrazione. Polemica sul decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta: la valutazione dei titoli al posto della preselettiva svantaggia i giovani neo laureati. Cosa cambia. Scopri anche come cambieranno le regole dei concorsi pubblici a causa del covid.
- Assunzioni pubblica amministrazione: cambia la valutazione dei titoli?
- Assunzioni pubblica amministrazione: regole cambiate anche per i concorsi già banditi
- digitalizzazione della prova scritta
- possibilità di svolgere l’orale in videoconferenza
- Due volte al giorno (dopo pranzo e dopo cena) ricevi i link con le news più importanti
- Niente spam o pubblicità
- Puoi uscire in qualsiasi momento: la procedura verrà inviata ogni giorno sul gruppo
- Non è possibile inviare messaggi sul gruppo o agli amministratori
- Il tuo numero di cellulare sarà utilizzato solo per inviarti notizie
Assunzioni pubblica amministrazione: cambia la valutazione dei titoli?
Il decreto legge n. 44 dell’1 aprile 2021 per sbloccare i concorsi pubblici e velocizzare il processo di selezione nei concorsi, firmato dal Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, ha scontentato quasi tutti.
Il nodo più dibattuto riguarda la cancellazione delle prove preselettive, il tanto dibattuto art. 10.
Per chi non disponga di grande familiarità con il mondo dei concorsi pubblici questo passaggio potrebbe risultare “oscuro”. Cos’è una prova preselettiva?
Si tratta di un test a crocette su alcune materie precise definite nel bando di un dato concorso. La preselettiva ha lo scopo principale di ridurre fortemente il numero dei candidati.
Solo i vincitori della preselettiva hanno la possibilità di passare alla seconda fase della selezione, di solito una prova scritta.
Cosa cambia con la valutazione dei titoli? Effettuare il primo grande reclutamento attraverso la sola valutazione dei titoli, secondo i detrattori della misura, rischia di svantaggiare i più giovani che hanno, per forza di cose, meno esperienza e, quindi, meno titoli di servizio.
A dispetto di ciò, altre due importanti novità di questo decreto riguardano la modalità di somministrazione:

Assunzioni pubblica amministrazione: regole cambiate anche per i concorsi già banditi
Altro aspetto cruciale di questa riforma del reclutamento è costituito dal fatto che questa finisce per impattare anche sui concorsi già banditi (quindi con regole di preselezione diverse).
E’ il caso dei concorsi pubblici per docenti banditi dalla Ministra dell’Istruzione espressa dal Governo Conte-bis, Lucia Azzolina.
Ancora nulla è deciso.
Altra novità del nuovo decreto è la discrezionalità della PA di competenza. Come ha spiegato chiaramente nella sua lettera aperta su Huffington Post il Ministro Brunetta:
“per i concorsi già banditi per i quali non sia stata svolta alcuna prova, le amministrazioni possono, non devono, prevedere una fase di valutazione dei titoli di studio legalmente riconosciuti ai fini dell’ammissione alle prove successive e possono prevedere una sola prova scritta e una eventuale prova orale”.
Nel caso specifico dei concorsi per la scuola, la palla passa in mano all’inquilino di viale Trastevere, il Ministro Patrizio Bianchi.
Entra nei gruppi offerte di lavoro, bonus, concorsi e news
Ricevi ogni giorno gratis i migliori articoli su offerte di lavoro, bandi, bonus, agevolazioni e attualità. Scegli il gruppo che ti interessa:
Seguici anche su YouTube | Google | Gruppo Facebook | Instagram