Attività didattiche per alunni disabili: cosa stabilisce la nota del MIUR e del Ministero della Salute pubblicata lo scorso 21 gennaio? (entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook)
Ne parleremo in questo articolo, nel quale vedremo insieme cosa accade alle attività didattiche per alunni disabili per le lezioni in presenza o in DAD.
Se sei interessato/a all’argomento e vuoi saperne di più, continua a leggere l’articolo.
Attività didattiche per alunni disabili: la nota di Miur e Ministero della Salute
Il MIUR e il Ministero della Salute hanno pubblicato, congiuntamente, una nota individuando le regole per il perfetto svolgimento delle lezioni in presenza degli alunni disabili o con BES, anche quando il resto della classe è in DAD o in didattica digitale integrata.
Un piano doveroso che serve a evitare i contagi a scuola e, allo stesso tempo, per permettere la corretta integrazione degli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali.
In ogni caso, per entrare a scuola occorre indossare la mascherina FFP2 ed evitare di recarsi con una temperatura corporea superiore ai 37,5°. È necessario sanificare le mani con il gel e areare spesso i locali scolastici.
Deve essere garantito il distanziamento tra gli alunni ed è consigliabile mangiare a distanza di almeno un paio di metri dall’altra persona. Per chi segue le lezioni a distanza deve essere garantito il collegamento telematico, attraverso l’ausilio di computer, tablet, cellulari.
Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube.
Attività didattiche per alunni disabili: indicazioni
Nella nota congiunta di MIUR e Ministero della Salute non ci sono particolari indicazioni per il ritorno in classe degli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali. Deve essere garantita, però, la loro presenza in aula.
Saranno i genitori a dare o meno il loro consenso alla didattica in presenza dei figli con disabilità, che possono frequentare le lezioni in presenza anche quando il resto della classe è in DAD.
In questo modo si favorisce l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità o BES, prevista già nel DPCM del 2 marzo 2021.
Nell’articolo 43 del provvedimento del Governo, si legge: “Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora (…) in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dal decreto del Ministro dell’Istruzione n. 89 del 7 agosto 2020, e dall’ordinanza del Ministro dell’Istruzione n. 134 del 9 ottobre 2020”.
Nel decreto del MIUR del 2020 sono state diffuse anche le linee guida sulla didattica digitale integrata, che prevedono la collaborazione tra docenti e famiglie di alunni con disabilità, i quali decideranno di volta in volta l’utilizzo della didattica digitale integrata.
Successivamente, l’ordinanza del MIUR del 2020, ha disposto che la didattica in presenza debba essere garantita agli alunni con disabilità e BES o con patologie gravi o immunodepressi.
