Aumentare la pensione con i diritti inespressi

Aumentare la pensione con i diritti inespressi Inps. Cosa sono, come verificarli e come fare richiesta per ottenere il giusto importo della pensione.

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3' di lettura

Aumentare la pensione è possibile. Può suonare insolito, ma non c’è nulla di illegale. Molti pensionati minimi prendono di meno di quanto effettivamente spetta loro (entra nella community di TheWam e ricevi tutte le news su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Con una o più richieste all’Inps si può ottenere la cifra giusta, che può comportare un aumento o, in rari casi, una diminuzione dell’importo.

La strada è una e offre varie alternative che passano tutte per il concesso di «diritti inespressi».

In questo articolo vedremo cosa sono i diritti inespressi, come ottenere i soldi che spettano davvero e come recuperare fino a 5 anni di arretrati.

Aumentare la pensione con i diritti inespressi

I diritti inespressi sono quegli incentivi, sgravi o agevolazioni che spettano possono aumentare la pensione minima, ma che non vengono riconosciuti automaticamente dall’Inps.

Per ottenerli il pensionato deve fare domanda con appositi moduli.

La domanda sorge spontanea: perché non vengono riconosciuti automaticamente dall’ente di previdenza sociale? Per due ragioni, una a carico del pensionato e una a carico dell’Inps.

Quella che riguarda la responsabilità del pensionato si riferisce al modello Red, la dichiarazione della situazione reddituale che va presentata all’Inps ogni anno.

Dopo la presentazione l’importo del trattamento previdenziale dovrebbe essere regolato di conseguenza.

Se il modello non viene presentato, ovviamente, non cambierà nulla.

Per quanto riguarda l’Inps invece la situazione non dipende dalla malizia dell’ente previdenziale, ma dagli errori e dai ritardi nelle comunicazioni e negli aggiornamenti delle banche dati.

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Quali sono i diritti inespressi

I diritti inespressi più comuni che permettono di aumentare la pensione minima riguardano principalmente:

  • le integrazioni al trattamento minimo;
  • le maggiorazioni sociali;
  • l’aumento al milione (per gli invalidi);
  • la quattordicesima;
  • gli assegni al nucleo familiare (pensionati dipendenti);
  • l’assegno familiare (pensionati autonomi);
  • maggiorazione per ex-combattenti.

Si tratta di questioni molto concrete. Qualche esempio pratico, fra i tanti:

  • se si aggiunge una persona fiscalmente a carico del pensionato si ha diritto a un aumento;
  • se si lavora dopo la quiescenza i nuovi contributi possono far aumentare la pensione;
  • un abbassamento improvviso del reddito può far aver diritto alla quattordicesima;

Per ognuna di queste voci ci sono dei moduli appositi da compilare. In caso di approvazione da parte di Inps si passerà alla procedura di ricostituzione della pensione, ossia alla rideterminazione dell’importo.

Se siete sicuri di aver avuto diritto anche in passato ai soldi in più potete fare domanda per recuperare gli arretrati fino a 5 anni.

Aumentare la pensione con i diritti inespressi
Aumentare la pensione con i diritti inespressi

Aumentare la pensione, come verificare le voci della pensione

Per verificare le voci della propria pensione e vedere se si prendono i giusti diritti inespressi bisogna visionare il modello OBIS/M.

Si tratta di una sorta di busta paga del pensionato dove, oltre ai dati anagrafici, ci sono anche tutti quelli matematici che concorrono alla formazione dell’importo totale.

Per verificare l’ultimo OBIS/M disponibili bisogna accedere all’area utente di INPS con SPID, CNS o CIE a questa pagina.

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