Negli ultimi giorni si sente parla molto degli aumenti dell’Assegno Unico in arrivo a luglio dovuti alla rivalutazione degli importi. In questo approfondimento facciamo chiarezza e vediamo se sono effettivamente previsti degli aumenti e a chi spettano (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno Unico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Che cosa si intende per aumenti dell’Assegno Unico e perché diverse notizie ne stanno parlando?
Anche se un altro aumento del contributo per famiglie farebbe sicuramente comodo, informiamo i nostri lettori che non è previsto alcun incremento degli importi dell’Assegno Universale per figli a carico.
Nei prossimi paragrafi facciamo chiarezza e vediamo a chi sono rivolti eventuali aumenti degli importi.
Indice
Aumenti dell’Assegno Unico a luglio: ecco la verità
Nelle notizie degli ultimi giorni viene nominato spesso un aumento degli importi dell’Assegno Unico in arrivo a luglio per via della rivalutazione dei costi.
Per quanto possa essere una buona notizia, dobbiamo informare chi ci legge che non sono previsti aumenti dell’Assegno Unico e Universale a luglio 2023. In particolare, le notizie che parlano di aumenti di un Assegno per famiglie non riguardano l’Assegno Unico, entrato in vigore a marzo 2022, ma riguardano l’Assegno al Nucleo Familiare o ANF.
Ricordiamo, a questo proposito, che gli ANF, anche conosciuti come ex assegni familiari, sono stati sostituiti dall’Assegno Unico insieme ad altre prestazioni economiche (per esempio il Bonus mamma domani).
Tuttavia, il contributo viene erogato ancora oggi ad alcune categorie di famiglie che non hanno diritto all’Assegno Unico.
Sia l’Assegno Unico sia l’Assegno al Nucleo Familiare sono soggetti a rivalutazione, quindi gli importi e le fasce ISEE vengono adeguati in base al valore dell’inflazione stabilito dai dati Istat. La differenza, però, è che mentre gli importi dell’Assegno Unico sono rivalutati all’inizio dell’anno, quelli degli ANF vengono adeguati tra giugno e luglio.
Scopri la pagina dedicata all’Assegno unico per conoscere altri diritti e agevolazioni.
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Aumenti dell’Assegno Unico: cos’è la rivalutazione
Ora che abbiamo chiarito che non sono previsti aumenti dell’Assegno Unico a luglio 2023 e che questi riguardano invece gli ex assegni familiari o ANF, potrebbe essere utile ricordare che cos’è la rivalutazione.
Dunque, la rivalutazione consiste nell’adeguamento degli importi di varie prestazioni erogate dallo Stato (pensioni, Assegno Sociale, Assegno Unico) al costo della vita, ossia all’inflazione dei precedenti 12 mesi. In questo modo, le prestazioni economiche non perdono potere d’acquisto e l’aumento dei prezzi non danneggia i beneficiari.
L’ultima inflazione calcolata dall’Istat per il 2023 corrisponde all’8,1% e ha già coinvolto le pensioni, l’Assegno Sociale, l’Assegno Unico e altre forme di sostegno al reddito o previdenziali per i cittadini.
Aumenti dell’Assegno Unico: quale prestazione aumenta
Come anticipato nei paragrafi precedenti, l’Assegno Unico non subirà alcun aumento a luglio 2023; ad aumentare, invece, è l’Assegno al Nucleo Familiare o ANF (ex assegni familiari).
Questa prestazione economica veniva erogata alle famiglie con figli a carico (e non solo) prima dell’introduzione dell’Assegno Unico. Poi, con l’entrata in vigore a marzo 2022 dell’Assegno Universale, gli ANF sono rimasti, ma spettano solo alle famiglie che non hanno diritto all’Assegno Unico, quindi senza figli a carico. Di conseguenza, la platea dei beneficiari degli ANF si è notevolmente ridotta da un anno a questa parte.
Visto che il periodo di fruizione degli Assegni al Nucleo Familiare è compreso tra giugno e luglio dell’anno successivo, a luglio di ogni anno viene pubblicata la tabella con i nuovi importi e le fasce di reddito adeguate all’inflazione. Come ha comunicato l’INPS con la circolare n.55/2023, la rivalutazione degli ANF è applicata a partire da luglio.
Ma chi è interessato dagli aumenti degli ANF a luglio?
Si tratta di tutte le famiglie escluse dall’Assegno Unico Universale, per esempio nuclei familiari in cui sono presenti solo coniugi, fratelli, sorelle o nipoti minorenni oppure inabili al lavoro (ma solo se non coniugati, orfani di entrambi i genitori e non aventi diritto alla pensione ai superstiti).
Chi ha diritto agli ANF e non all’AUU deve presentare una domanda apposita all’INPS ogni anno tra giugno e luglio.

Aumenti dell’Assegno Unico: importi 2023
Come dicevamo, gli importi dell’Assegno Unico non aumenteranno a luglio 2023. Il motivo è che la rivalutazione è stata già applicata a partire da gennaio 2023, quindi questi aumenti si sono verificati diversi mesi fa.
In che modo è aumentato l’Assegno Unico rispetto all’anno scorso?
L’aumento degli importi ha interessato sia le quote base e le maggiorazioni sia le fasce ISEE. Ecco come sono cambiate le fasce minime e massime e i relativi importi per ogni figlio:
- fascia ISEE più bassa 16.215 euro, che dà diritto all’importo massimo di 189,2 euro per figli minorenni e 91,89 euro per figli maggiorenni;
- fascia ISEE più alta 43.240 euro, che dà diritto all’importo minimo di 54 euro per figli minorenni e 27,03 euro per figli maggiorenni fino a 21 anni.
Qui sotto, invece, puoi trovare tutti gli importi, comprese le maggiorazioni, e le relative fasce di reddito condivise dall’INPS.
Nel frattempo, scopri chi deve presentare la domanda dell’Assegno Unico nel 2023 e di quanto aumentano gli importi con le maggiorazioni. Leggi anche quanto costa non rinnovare l’ISEE per l’Assegno Unico 2023 e l’elenco delle novità dell’Assegno Unico 2023 in breve.
Aumenti dell’Assegno Unico: pagamenti di giugno
Visto che il mese di giugno sta per finire, è il caso di fare un riepilogo di tutti i pagamenti dell’Assegno Unico previsti a giugno 2023, che si concluderanno definitivamente domani, 30 giugno.
Ecco le date annunciate dall’INPS per gli accrediti dell’Assegno Unico di giugno 2023:
- 1° giugno 2023: mensilità di maggio 2023;
- 5 giugno 2023: pagamenti arretrati;
- 6 giugno 2023: pagamenti arretrati;
- 9 giugno 2023: pagamenti arretrati;
- giovedì 15 giugno 2023;
- venerdì 16 giugno 2023;
- lunedì 19 giugno 2023;
- martedì 20 giugno 2023;
- giovedì 22 giugno 2023;
- venerdì 23 giugno 2023;
- lunedì 26 giugno 2023;
- martedì 27 giugno 2023;
- mercoledì 28 giugno 2023;
- giovedì 29 giugno 2023.
Queste date appena descritte riguardano solo le famiglie che hanno fatto domanda dell’Assegno Unico. Invece, chi percepisce il Reddito di cittadinanza ha ricevuto l’Assegno Unico su Rdc di giugno secondo queste tempistiche:
- dal 16 giugno 2023: chi era in attesa degli arretrati dei mesi precedenti (non maggio);
- dal 28 al 30 giugno 2023: chi deve ricevere la mensilità di maggio 2023.
Ricordiamo, infatti, che l’Assegno Unico su Rdc fa sempre riferimento al mese precedente. Di conseguenza, l’importo relativo a giugno arriverà sulla Carta Rdc a luglio 2023.
FAQ Aumenti dell’Assegno Unico a luglio?
Cosa sono gli aumenti dell’Assegno Unico di cui si parla tanto?
Nelle ultime notizie, si fa riferimento a possibili aumenti dell’Assegno Unico previsti per luglio a causa di una rivalutazione degli importi. Tuttavia, è importante sottolineare che non è previsto alcun incremento dell’Assegno Unico. Le notizie che parlano di aumenti di un Assegno per le famiglie riguardano l’Assegno al Nucleo Familiare o ANF, e non l’Assegno Unico.
Ci saranno aumenti dell’Assegno Unico a luglio?
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare dalle notizie recenti, non ci saranno aumenti dell’Assegno Unico a luglio 2023. Queste notizie si riferiscono in realtà all’Assegno al Nucleo Familiare o ANF. Ricordiamo che l’Assegno Unico è entrato in vigore a marzo 2022 e ha sostituito gli ANF e altre prestazioni economiche.
Cos’è la rivalutazione dell’Assegno Unico?
La rivalutazione è l’adeguamento degli importi di varie prestazioni erogate dallo Stato, come l’Assegno Sociale e l’Assegno Unico, al costo della vita o all’inflazione dei precedenti 12 mesi. Questo meccanismo garantisce che le prestazioni economiche non perdano potere d’acquisto a causa dell’aumento dei prezzi.
Qual è la prestazione che aumenterà a luglio 2023?
Nonostante si parli molto di “aumenti dell’Assegno Unico”, è l’Assegno al Nucleo Familiare o ANF (ex assegni familiari) che subirà un aumento a luglio 2023. Questa prestazione viene ancora erogata a certe categorie di famiglie che non hanno diritto all’Assegno Unico.
Come sono cambiati gli importi dell’Assegno Unico nel 2023?
Gli importi dell’Assegno Unico non aumenteranno a luglio 2023 poiché la rivalutazione è stata già applicata a partire da gennaio 2023. Le fasce ISEE e i relativi importi per figlio hanno subito delle modifiche. Ad esempio, la fascia ISEE più bassa è di 16.215 euro, che dà diritto all’importo massimo di 189,2 euro per figli minorenni e 91,89 euro per figli maggiorenni, mentre la fascia ISEE più alta è di 43.240 euro, che dà diritto all’importo minimo di 54 euro per figli minorenni e 27,03 euro per figli maggiorenni fino a 21 anni.
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