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Aumenti estivi: che batoste per le famiglie

Aumenti estivi: che batoste per le famiglie, vediamo quanto pesano in termini concreti e come saranno i prossimi mesi. Molti prodotti sono aumentati molto oltre l'inflazione media e si tratta di generi di prima necessità. Per una famiglia media solo la spesa alimentare costa tra 600 e 1000 euro in più ogni anno. Senza dimenticare i rincari di tutto il resto: dai carburanti, ai trasporti, alle vacanze. Una stangata.

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5' di lettura

Aumenti estivi: si parla di percentuali di inflazione, ma per le famiglie cosa significa, qual è la vera conseguenza? (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

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C’è l’inflazione che oscilla intorno all’8%, ma ci chiediamo quanto pesa su ogni famiglia il rincaro dei prezzi. Quanto cala mese dopo mese il potere d’acquisto di uno stipendio o una pensione? Tanto. E molti di voi se ne sono accorti.

Ma proviamo da dare qualche cifra. Considerando anche un dato: dall’inizio dell’estate l’incremento dei prezzi ha subito una ulteriore impennata. Per molti motivi ingiustificata.

Dicevamo i numeri, che raccontano meglio di qualsiasi considerazione:

  • per una coppia senza figli i rincari estivi pesano 564 euro su base annua;
  • per una coppia con un figlio: 694 euro;
  • per una coppia con 2 figli: 769 euro;
  • per una coppia con 3 o più figli: 919 euro.

Aumenti estivi: analisi

Questi dati sono stati elaborati dall’Unione nazionale consumatori. Sono gli effetti dell’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e dell’energia, collegati alla guerra che si sta combattendo in Ucraina. Ma non solo: la spinta inflazionistica era già partita, in molti dimenticano gli effetti dei due anni di pandemia.

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Aumenti estivi: superiori all’inflazione

E comunque i rincari estivi sono molto superiori all’indice di inflazione. Ce ne siamo tutti accorti con il carrello della spesa. Senza dimenticare qualche altro piccolo (si fa per dire) dato: i soli voli internazionali sono aumentati del 160%. Un po’ oltre l’8%…

Per arginare l’inflazione il governo ha intenzione di aumentare gli stipendi con la riduzione del cuneo contributivo e anticipare parte della rivalutazione delle pensioni. Ma nel frattempo per chi ha un po’ di risparmi in banca la domanda è: come salvarli da una inflazione così alta?

Aumenti estivi: tabelle

Ma vediamo cosa viene fuori dalle tabelle elaborate dall’Unione consumatori sulla base dei dati Istat sull’inflazione di luglio. Sono stati scelti i 20 prodotti alimentari che hanno subito i rincari più consistenti

Aumenti estivi: record olio, burro e farina

Il primato tra i prodotti alimentari spetta da mesi all’olio di semi e all’olio di girasole (ma quello di soia non è distante), in questo caso c’è il contatto diretto con la guerra in Ucraina: costano il 66% in più rispetto allo scorso anno.

Al secondo posto un altro prodotto di largo consumo: il burro, che registra un aumento del 31,9%.

Al terzo posto la farina, con un +21,5%.

Aumenti estivi: altri incrementi importanti

Se aumenta la farina non può che aumentare anche la pasta. E infatti:

  • pasta (fresca, secca e preparati di pasta): +21,1%;
  • riso: +18,8%;
  • margarina: +18.7%;
  • pesche: +18,4%;
  • pere: 17,2%;
  • meloni e cocomeri: 16,1%

Al settimo posto uno dei prodotti più consumati d’estate, il gelato: +18,2%.

E poi a seguire:

  • il pollo (che è la carne aumentata in modo più importante): +15,7%;
  • uova: +13.8%.

Insomma, per questi prodotti il tasso di inflazione è molto più alto rispetto a quello complessivo. E come avete notato si tratta spesso di beni di prima necessità. Così alto che il governo ha deciso che era quasi nullo l’effetto dell’azzeramento dell’Iva su questi beni, anche perché in molti casi è del 4%.

È aumentata anche la frutta, ovviamente, ma i rincari sono più in linea con l’inflazione: +8,4%.

Con l’andamento folle dei prezzi l’incremento della frutta può essere definito “lieve”. Lo scorso anno un aumento di queste proporzioni avrebbe suscitato allarme. Sono proprio cambiati i tempi.

Aumenti estivi: spesa complessiva

Una analisi sull’aumento dei costi è stato effettuato anche dal Codacons sulla base del tasso di inflazione calcolato dall’Istat (6,7%). Ovvero: quanto pesa sulle famiglie?

Il calcolo è semplice: a parità di consumi c’è un aumento della spesa che supera i 53 miliardi di euro rispetto allo scorso anno.

Per la sola spesa alimentare l’inflazione è parti al 7,5%, in pratica le famiglie spenderanno 11 miliardi di euro in più.

Aumenti estivi: turismo

I rincari più alti si sono registrati nel settore turismo. Se n’è accorto chi è andato in vacanza.

Solo l’aumento delle tariffe per i trasporti è stato del 13,9% su base annua (quasi il doppio dell’inflazione)

È anche vero che rispetto al 2021, la benzina è aumentata del 22,3% e il gasolio del 30,9%.

Ma come detto, il costo di un biglietto aereo internazionale è aumentato del 160%, mentre quello dei traghetti del 9,1%.

Rincarati anche i pacchetti vacanza (5,7%), mentre gli alberghi costano il 22.8% in più rispetto allo scorso anno, le pensioni +11,2%. Aumento anche in bar, ristoranti e pizzerie, ma nell’ordine del 5, 6%.

Aumenti estivi: previsioni

Il quadro che viene fuori è particolarmente complesso. Anche perché la crisi non sembra avere una via d’uscita a breve. Anzi: l’autunno e l’inverno potrebbero aggravare alcune difficoltà, mentre sembra probabile un nuovo rialzo dei prezzi dell’energia (se non si corre subito ai ripari imponendo un tetto agli aumenti) che potrebbe spingere ancora più in alto l’inflazione.

Senza dimenticare un altro dato, non irrilevante: la siccità che sta caratterizzando questa estate si riverbererà su molti prodotti alimentari. Inevitabilmente.

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