Aumento assegno di invalidità: vediamo insieme se questa prestazione può ricevere gli aumenti della prima rivalutazione a ottobre 2022, grazie all’integrazione al minimo (scopri le ultime notizie sui diritti e le agevolazioni per le persone con disabilità. Leggi su Telegram e WhatsApp tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook e la pagina Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Aumento pensione di invalidità: mentre l’Inps tarda a pubblicare una circolare chiarificatrice, analizziamo la possibilità che l’assegno ordinario di invalidità subisca un primo aumento già da ottobre 2022 grazie all’integrazione al minimo. Vediamo perché e come.
Prima di procedere con la lettura di questo approfondimento, ti consigliamo di dare un’occhiata alle cifre previste per gli aumenti di ottobre. Su TheWam.net abbiamo anche spiegato come aumenterà la pensione minima per effetto della rivalutazione anticipata in autunno e quando si perde la pensione di invalidità.
INDICE:
- Aumento assegno di invalidità e integrazione al minimo
- Aumento assegno di invalidità: requisiti AOI
- Aumento assegno di invalidità: importo base
- Aumento assegno di invalidità: integrazione al minimo assegno di invalidità
- Aumento assegno di invalidità: integrazione al minimo e limiti di reddito
- Aumento assegno di invalidità a ottobre 2022?
- Ricevi tutte le news sempre aggiornate su bonus e lavoro e informati sui diritti delle persone invalide e la Legge 104
Aumento assegno di invalidità e integrazione al minimo
Aumento assegno di invalidità. Iniziamo chiarendo che l’assegno ordinario di invalidità (AOI) è stato introdotto dall’articolo 1 della legge 12 giugno 1984 n. 222 ed è una prestazione economica riconosciuta dall’Inps in favore delle persone con capacità lavorativa ridotta fino a un terzo e in modo permanente.
A differenza della pensione di invalidità, che si basa solo su requisiti reddituali, l’assegno ordinario di invalidità viene calcolato con il sistema misto e contributivo, così come le pensioni.
Per alcune persone, quindi, l’importo è davvero basso a tal punto da non riuscire a sostenerle economicamente. Tuttavia, la stessa legge n. 222 prevede che, tutti gli assegni al di sotto del trattamento minimo, i cui titolari non superano precisi limiti di reddito, abbiano diritto all’integrazione al minimo.
Ma in cosa consiste questo importo aggiuntivo? Quali sono i limiti reddituali per poterlo ottenere? Come incide sull’aumento assegno di invalidità? Scoprilo nei prossimi paragrafi.
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Aumento assegno di invalidità: requisiti AOI
Aumento assegno di invalidità. Vediamo innanzitutto quali sono i requisiti che bisogna avere per richiedere l’AOI, ovvero:
- essere lavoratore dipendente;
- Essere lavoratore autonomo (artigiano, commerciante, coltivatore diretto, colone, mezzadro);
- essere iscritto alla Gestione Separata.
In ogni caso, per richiedere l’AOI devi aver subìto una riduzione della capacità lavorativa di almeno un terzo a causa di un’infermità o difetto fisico o mentale, che ti limita nelle occupazioni confacenti con le tue attitudini.
Ma non solo: devi avere anche maturato almeno 260 contributi settimanali, equivalenti a 5 anni di contribuzione e assicurazione, di cui 156 (3 anni di contribuzione e assicurazione) nei 5 anni precedenti l’invio della domanda per l’assegno ordinario di invalidità.
Ottenendo la prestazione, potrai continuare a lavorare o a cercare un lavoro confacente con le tue possibilità lavorative.
Prima di passare al prossimo paragrafo e capire qual è l’importo dell’AOI, leggi su invaliditaediritti.it come iscriverti alle liste di collocamento mirato e dai un’occhiata ai bandi di concorso pubblici per categorie protette di settembre 2022.
Aumento assegno di invalidità: importo base
Aumento assegno di invalidità. Come ti abbiamo anticipato, il calcolo dell’importo AOI si basa sui contributi versati, quindi viene effettuato con il sistema misto retributivo – contributivo.
Solo se hai iniziato l’attività lavorativa dopo il 31 dicembre 1995, il calcolo avviene esclusivamente con il sistema contributivo.
Questo vuol dire che non c’è un importo base per l’assegno ordinario di invalidità. Tuttavia, per legge, tutte le prestazioni che sono inferiori al trattamento minimo, devono essere integrate per raggiungere l’importo dello stesso.
Ma qual è il trattamento minimo? Si prende a riferimento l’assegno sociale. Vediamo di cosa si tratta.
Come avere le maggiorazioni sociali sulle pensioni 2022? Ne parliamo in questo articolo.
Aumento assegno di invalidità: integrazione al minimo assegno di invalidità
Aumento assegno invalidità. È bene comprendere che, quando si parla di integrazione al minimo assegno di invalidità, assume importanza l’importo dell’assegno sociale, ovvero quella prestazione economica riconosciuta dall’Inps alle persone che versano in condizioni economiche disagiate e con redditi inferiori a determinate soglie annualmente previste.
Per l’anno 2022, l’importo dell’assegno è pari a 468,11 euro mensili, erogato per 13 mensilità (6.085,43 euro annui).
Cosa vuol dire tutto questo? Che se, per esempio, percepisci un assegno di invalidità di 300 euro, quindi inferiore al trattamento minimo (articolo 1 comma 3 legge numero 222/1984) hai diritto all’integrazione al minimo, per portarlo allo stesso importo dell’assegno sociale.
Quindi, a 300 euro l’Inps dovrà aggiungere altri 168,11 euro mensili, per un totale, appunto, di 481,11 euro mensili.
Le condizioni da rispettare ai fini dell’applicazione dell’integrazione sono due:
- la somma integrativa non deve essere superiore all’assegno sociale che, come ti abbiamo detto, nel 2022 è pari a 468,11 euro mensili;
- l’ammontare complessivo dell’assegno, comprensivo dell’integrazione, non può eccedere il trattamento minimo, corrispondente nel 2022 a 524,35 euro, come reso noto dall’Inps con la Circolare del 28 febbraio 2022 numero 33.
Per aver diritto all’integrazione al minimo assegno invalidità, poi, è necessario rispettare dei limiti reddituali. Vediamo quali.
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Aumento assegno di invalidità: integrazione al minimo e limiti di reddito
Aumento assegno di invalidità. Per aver diritto all’integrazione al minimo assegno di invalidità devi possedere dei redditi propri, assoggettabili a Irpef, di ammontare non eccedente due volte l’importo annuo dell’assegno sociale.
In sostanza: l’importo annuo dell’assegno sociale è di 6.085,43 euro annui. L’importo annuo del tuo reddito non deve essere superiore a 12.170,86 euro.
Questo se vivi da solo. Se invece sei coniugato e non separato legalmente, l’integrazione ricorre se il reddito sommato a quello del tuo coniuge non eccede tre volte la somma annualmente prevista a titolo di assegno sociale, ovvero 18.256,29 euro.
I redditi da considerare per il calcolo sono quelli assoggettati all’Imposta sul Reddito delle persone Fisiche (Irpef), compreso il Tfr e a esclusione:
- del reddito della casa di abitazione;
- dell’ammontare a calcolo dell’assegno da integrare;
- dei redditi esenti da Irpef.
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Aumento assegno di invalidità a ottobre 2022?
Aumento assegno di invalidità. Lo scorso 9 agosto 2022, il Governo, al fine di contrastare gli effetti dell’inflazione e del caro prezzi, ha varato il Decreto Aiuti bis, che contiene alcune misure economiche destinate a pensionati e a lavoratori dipendenti con reddito fino a 35mila euro.
Il taglio del cuneo fiscale dell’1,2% porterà un leggero aumento delle retribuzioni, mentre l’introduzione di una rivalutazione anticipata del 2% consentirà agli assegni previdenziali, tredicesima compresa, di migliorare, a partire dal mese di ottobre fino a fine dicembre 2022.
Inoltre, alla rivalutazione anticipata del 2% si aggiunge l’incremento dello 0,2% dell’assegno pensionistico, come conguaglio della perequazione del 2021.
Si parla tuttavia di qualche decina di euro lorde in più nei cedolini di ottobre, novembre e dicembre 2022, come ti abbiamo spiegato in questo articolo.
A questa prima e parziale rivalutazione, seguirà poi quella piena che verrà applicata a gennaio 2023, sulla base di una percentuale molto più alta, che al momento si attesta attorno all’8%.
Attenzione, però: non tutte le pensioni beneficeranno dell’aumento da ottobre 2022. Sono esclusi dall’elenco i titolari di assegno sociale e pensioni di invalidità civile, oltre ai pensionati con assegni superiori a 2.602 euro al mese.
Tuttavia, visto che è previsto un aumento di tutte le pensioni al di sotto dei 2.692 euro al mese – anche la pensione minima – pur rientrando l’assegno ordinario di invalidità e l’assegno sociale tra le prestazioni escluse da questi primi aumenti, probabilmente ci dovremo aspettare un possibile aumento anche per questi, per coloro che non superano il limite reddituale previsto dal Decreto Aiuti?
Come abbiamo detto in apertura di questo approfondimento, l’Inps ancora non ha dato alcuna comunicazione in merito.
Non appena chiarirà la questione – ci aspettiamo che lo faccia presto – ti informeremo tempestivamente, quindi continua a seguirci per non perderti nulla.
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